Sede

Via Vittorio Emanuele II, 62-64
50134 Firenze

Scrivici

info@toscanapromozione.it

PEC

toscanapromozione@postacert.toscana.it

Newsletter

La Toscana dei cammini

A piedi tra gli eremi più suggestivi della Toscana

Tra sacro e natura, le foreste toscane custodiscono luoghi dove la fede pervade bellissimi paesaggi indomiti, lontani dal ritmo di vita più condiviso, più vicino all’anima. La Via di Francesco in particolare intercetta molti affascinanti romiti, caricando di spiritualità ogni passo compiuto lungo il cammino; difatti è stata definita la via degli eremi più suggestivi d’Italia.

Si susseguono il santuario francescano della Verna, arroccato su di un masso nella splendida natura del Casentino e citato da Dante nel Paradiso, canto XI (106 – 108), il monastero ed eremo di Camaldoli, circondato dalle foreste sacre dei monaci, l’abbazia di Vallombrosa anch’essa abbracciata dai boschi secolari reggellesi.

Questi sono solo i più noti, il santuario di Santa Maria del Sasso, l’impervio eremo di Cerbaiolo, il convento di Montecasale e il cortonese eremo francescano Le Celle, non sono meno affascinanti e custodi di opere d’arte di particolare pregio.

La Via di Francesco in Toscana

https://www.visittuscany.com/it/itinerari/via-francesco-d-assisi-toscana/

https://www.visittuscany.com/en/itineraries/way-of-saint-francis-tuscany/

I sacri eremi lungo la Via di Francesco

https://www.visittuscany.com/en/ideas/sacred-hermitages-along-the-via-di-francesco-in-tuscany/

https://www.visittuscany.com/it/idee/i-sacri-eremi-lungo-la-via-di-francesco-in-toscana/

Vetrina Toscana

Alla ricerca dell’oro verde

Così come l’olio in Toscana è alla base della cucina, l’olivo è un elemento essenziale dell’iconico paesaggio regionale.

Promuovere la cultura dell’olio di qualità significa, al contempo, tutelare le radici identitarie e prendersi cura del territorio. Valorizzando l’olivicoltura, infatti, si combatte il rischio dell’abbandono degli oliveti che sono non solo un patrimonio estetico, ma anche una fondamentale risorsa per la biodiversità. Inoltre, riconoscere il giusto valore all’olio di qualità, permette anche la sostenibilità economica, oltre che quella ambientale. Toscana Promozione turistica e Associazione nazionale “Città dell’olio” si uniscono per promuovere il turismo dell’olio. L’accordo dà il via a un progetto pilota strettamente connesso con “Vetrina Toscana” che consente di sviluppare un’offerta turistica collegata alla tradizione culinaria e alle eccellenze delle produzione regionale. Si punta sul rilancio delle produzioni e sulla conoscenza della qualità dell’olio extravergine di oliva, con i suoi benefici per la salute e il suo corretto uso in cucina, con l’introduzione anche di carte dell’olio nei menù dei ristoranti. L’oleoturismo consente di allungare la stagionalità e di incrementare l’appeal di zone meno note, delocalizzando i flussi turistici.

L’accordo-quadro prevede azioni di co-branding da realizzare presso ristoranti, botteghe, aziende di produzione e trasformazione, creando efficaci sinergie in comunicazione e puntando alla creazione di un modello di “turismo dell’olio” poi replicabile per il mercato nazionale e internazionale come, ad esempio, l’itinerario, tra gli olivi delle mura di Siena: gli stessi visibili nell’affresco del Buongoverno del Lorenzetti.

www.vetrina.toscana.it

https://www.cittadellolio.it

Cicloturismo

Si prepara la valigia per vivere la bicicletta tra le montagne Toscane

Sentirsi parte della montagna in Toscana con un’esperienza totalizzante, energizzante, rigenerante grazie al benessere spirituale che l’ambiente naturale riesce a trasmettere.

Pedalare con le temperature più fresche nei luoghi remoti e silenziosi della Toscana rivela colori, suoni, profumi inediti, che solo autunno e inverno preservano per i ciclisti.

Nei mesi più freddi le montagne toscane accolgono gli ospiti mostrandosi appieno, senza distrazioni, in una nuova empatia e sintonia.

Pedalare nella faggeta più grande d’Europa e tra i boschi di castagni del Monte Amiata con l’Anello del Vulcano è un toccasana per l’anima, ascoltando il solo rumore delle ruote sulle foglie croccanti o sentendo la sofficità del primo manto di neve.
Sul sedime di una antica linea ferroviaria di servizio che trasportava il legname all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi si può fermare il tempo, rallentando il proprio ritmo, scendendo per qualche minuto dalla bicicletta per abbracciare gli alberi della Pista forestale più bella d’Italia.

L’ Anello di Abetone, sport e cultura in un viaggio silenzioso nella storia e nelle tradizioni, il Museo della Linea Gotica ed il Museo della Gente dell’Appennino arricchiscono il viaggio con autenticità e memoria, la foresta di abeti racconta la montagna accompagnando fino ai punti di osservazione panoramici.

(Foto di Mario Llorca)

Toscana Sostenibile

L’Itinerario Naturalistico Toscano, una rete di percorsi slow per pianificare le tue vacanze a bassissima impronta ecologica

L’Itinerario Naturalistico Toscano è una rete di itinerari tematici di collegamento tra le diverse riserve naturali regionali, che permette al visitatore di viaggiare lentamente alla scoperta dei 3 parchi regionali, dei 4 parchi nazionali e di attraversare le oltre 70 riserve e aree di interesse dove l’uomo è stato in grado di vivere in armonia con le singolari emergenze naturalistiche.

Per fartele conoscere, la Regione Toscana ha creato quattro itinerari divisi per aree geografiche (colline, coste, appennino e fiumi) e li ha connessi tra di loro tramite una rete sentieristica e stradale. Ogni itinerario è diviso in tappe che ripercorrono uno o più tematismi favorendo l’incontro con attività economiche locali, flora e fauna tipici dei microclimi nativi, e la scoperta di luoghi simbolici della storia, dell’arte e della spiritualità. Gli itinerari possono essere esplorati a piedi (trekking), in Mountain bike o in auto (meglio ancora, in treno) e per ogni tappa percorsa a piedi o in bicicletta sono state dettagliate le informazioni pratiche per la percorribilità del sentiero. Per pianificare il viaggio a piedi o in bicicletta è possibile consultare la scheda tecnica e gli approfondimenti sul percorso, scaricare lo schema dell’itinerario e salvare il percorso in formato KMZ. Sul sito sono inoltre presenti informazioni relative al livello di difficoltà, ai dislivelli, ai tempi di percorrenza oltre a numerosi consigli utili per affrontare il viaggio in sicurezza e rispettando l’ambiente.

Puoi informarti oltre su Itinerario naturalistico toscano

(Foto di Mario Llorca)

Cultura enogastronomica e artigianato

Tecnologico e sostenibile: il frantoio di Fiesole

Immerso tra gli oliveti di Fiesole, antica città etrusca, in un contesto mozzafiato che domina dall’alto delle colline l’odierna Firenze, il nuovo frantoio Buonamici è un valido esempio di una nuova tendenza che privilegia tecnologia, design e accoglienza dei turisti. Questa struttura, in particolare, è tra le più innovative in Italia: unisce innovazione e sostenibilità, è il terminale di una produzione biologica. Realizzato a fine 2022 grazie ai contributi della Regione Toscana e al sostegno del Comune di Fiesole (e inaugurato lo scorso maggio) il frantoio Buonamici permette di innalzare la qualità dell’olio extravergine di oliva grazie al controllo delle temperature durante tutto il processo estrattivo, alla riduzione degli impatti ossidativi con la tecnologia del vuoto, agli scambiatori termici e all’utilizzo degli ultrasuoni; al tempo stesso, consente di mantenere sostanze salutari come i biofenoli, i tocoferoli e l’oleuropeina. Collocato nel sottosuolo, il frantoio può trasformare cinquemila chili di olive all’ora in olio extra vergine di oliva biologico, che viene immediatamente filtrato e stoccato in contenitori di acciaio inox a temperatura controllata di 15 gradi, sotto battente di azoto, così da preservare qualità organolettiche e salutari per l’intero periodo di conservazione. Soprattutto, questo frantoio è un luogo di aggregazione e giovialità: il visitatore intraprende un percorso attraverso l’olio extra vergine di oliva biologico Toscano Igp, prosegue con una visita al parco della biodiversità e alla fattoria didattica. Altre esperienze si aggiungono alla vendita diretta: visite guidate, degustazioni, picnic tra gli olivi e corsi intensivi di degustazione. L’azienda Buonamici è biologica, certificata per l’etica ambientale, ed è stata premiata dalla Regione Toscana come impresa eco-efficiente, per il risparmio energetico ottenuto con l’impianto termico a biomasse.

La secolare tradizione dei contenitori di vino e olio

L’olio di oliva e il vino si vendono in bottiglie scure, legate a una città che produce, da sempre, manufatti in vetro così famosi da essere connotati con il “verde Empoli” (come documentato nel Museo del vetro locale).  L’attività vetraria si è sviluppata in Toscana come indotto del vino nel Chianti, che ebbe come simbolo il celebre fiasco al quale gli artigiani si ingegnarono nell’aggiungere una copertura in paglia, utile per il trasporto. Questa manualità si estese ad altri oggetti di uso quotidiano o a creazioni artistiche, con radici fino all’alto Medioevo. Basti pensare che la cittadina di Gambassi, sempre in Val d’Elsa, era particolarmente rinomata sin dal XIII secolo per il “gambassino”, il bicchiere più diffuso (e rappresentato nei dipinti) in Germania, Svizzera, Olanda e nell’area mediterranea. Ciò grazie al lavoro di chonpagnie di bichierarii (presenti anche nella vicina Montaione) i quali, nel corso del XIV e del XV secolo avevano avviato attività in Italia e Ungheria. A Gambassi, un museo racconta questa storia avvincente, mentre a San Gimignano sei rarissimi gambassini trecenteschi, ancora intatti, sono conservati nel Museo archeologico. Quasi scontato aggiungere che, a Colle di Val d’Elsa, si colloca una delle più importanti produzioni di cristallo a livello mondiale. Si inseriscono in questo contesto altre realtà come l’Industria vetraria valdarnese (Ivv), nata come cooperativa nel 1952. Se poi guardiamo ai grandi contenitori per la conservazione di olio e vino, prima ancora delle botti in legno o dell’acciaio era la terracotta il materiale di riferimento. Gli orci, manco a dirlo, venivano prodotti contestualmente alle vigne e agli oliveti: una ricca tradizione è ancora testimoniata (oltre agli spazi espositivi e di “narrazione”) dalle aziende di Impruneta (Firenze) e Petroio (Siena). Intanto si assiste a una riscoperta della terracotta per le bottiglie per l’olio, talvolta decorate da artisti.

L’extravergine di oliva e i sapori dell’autunno toscano

Mentre le foglie, nei boschi, si colorano di arancione, giallo, rosso e marrone, le olive vengono trasformate in olio extravergine, che subito viene celebrato da feste, occasioni di incontro e di assaggio. L’Associazione nazionale Città dell’olio dà vita all’annuale “Camminata” tra gli olivi, domenica 28 ottobre, che vede numerosi Comuni toscani protagonisti. In ogni caso, fino a dicembre è tutto un pullulare di feste dedicate all’olio novo. Sono appuntamenti rituali, molto attesi. Si comincia con gli appuntamenti di Castelmuzio e del suo capoluogo Trequanda (Siena), tra il 10 e il 20 ottobre. A ruota, eventi si svolgono nell’attigua San Giovanni d’Asso, a Civitella Val di Chiana (Arezzo) oppure a Reggello (Firenze). A San Quirico d’Orcia (sempre in provincia di Siena) la popolare manifestazione della Festa dell’olio, durante il ponte dell’Immacolata (dall’8 al 10 dicembre) compie 30 anni e chiude idealmente un ricco cartellone. Feste dedicate all’olio nuovo (talvolta in abbinamento ad altri prodotti locali) si svolgono tradizionalmente a San Miniato (Pisa), Sesto Fiorentino (Firenze), Grosseto, Vinci (Firenze), Cetona (Siena), Manciano (Grosseto), Fiesole (Firenze), Pergine Val d’Arno (Arezzo), Civitella Paganico (Grosseto), Calenzano (Firenze), Montecarlo (Lucca), Stia (Arezzo), Montemurlo (Prato), Bagno a Ripoli (Firenze), Camaiore (Lucca), Castiglion Fiorentino (Arezzo), Montespertoli (Firenze), Suvereto (Pisa), Cerreto Guidi (Firenze). Tuttavia, questo è solo un “assaggio” delle numerose iniziative che si svolgono in Toscana, dedicate all’olio extravergine di oliva. Più in generale, l’autunno è il momento magico per le produzioni simbolo della Toscana: la raccolta delle olive viene preceduta di poco dalla vendemmia mentre a novembre esplode il profumo del tartufo bianco, quello più pregiato, che ha delle “capitali” a San Miniato e nelle Crete senesi. Anche in questi casi, non mancano eventi a supporto.

In foto: La “Camminata” delle Città dell’olio in una oliveta toscana

Il viaggio d’istruzione

In Toscana si impara il valore della scrittura

Bambini e ragazzi sono tornati in classe, per i più piccoli si apre un mondo fatto di tratti, di segni che con la pratica diventeranno lettere, parole e poi scritti…e quindi la possibilità di esprimersi, la capacità di spiegare, raccontare, ricordare!

In Toscana esistono luoghi dove l’importanza della parola scritta viene trasmessa alle giovani generazioni, piccoli musei e grandi istituzioni che aprono le loro porte alle classi e propongono attività laboratoriali mirate e coinvolgenti, per avvicinare gli studenti al mondo della scrittura.

Dedicato in generale alla scrittura e pensato per la scuola d’infanzia, per le elementari e le medie, Il Museo della Scrittura di San Miniato ( https://www.valdarnomusei.it/museo-scrittura-san-miniato-2/), si occupa di diffondere la conoscenza della storia della scrittura -e dei numeri- in modo moderno e interattivo. I bambini sono invitati a sperimentare usando i diversi supporti utilizzati nel passato: dall’antichità egizia, sino al computer.  Invece, presso il Gabinetto Vieusseux di Firenze, storica istituzione letteraria italiana, prendendo come spunto i danneggiamenti subiti dal patrimonio librario nazionale durante la storica alluvione dell’Arno del 1966, si organizzano laboratori per le scuole medie, sul restauro dei libri. (https://www.vieusseux.it/attivita-culturali/didattica.html).

In provincia di Arezzo, precisamente a Pieve Santo Stefano, esiste il prezioso Piccolo Museo del Diario, uno scrigno di tesori dedicato alla memoria racchiusa nelle pagine dei diari. Da quarant’anni, in questo straordinario luogo, si conservano gli scritti autobiografici della gente comune. Tutti possono portare qui il loro diario; unica richiesta è che sia redatto in prima persona, che racconti di sé. Un luogo incredibile, dove i testi sono a disposizione di tutti: storici, ricercatori, scrittori, registi sono passati a leggere le memorie degli altri. Il diario più strano? Quello che racconta un’intera vita, scritta su un lenzuolo…

Qui le scuole vengono accolte con laboratori e visite a tema, molto coinvolgenti e suggestivi. (https://www.piccolomuseodeldiario.it/dicono-di-noi/).

(Immagine di L. Burroni cortesia de Piccolo Museo del Diario)

Terme toscane

Alle terme toscane i benefici della vinoterapia

La Toscana è la terra del vino per eccellenza, dai filari delle sue dolci colline nascono gioielli preziosi come il Chianti, il Brunello, il Nobile di Montepulciano per nominare solo i più noti… quello che forse non tutti sanno è che il prezioso nettare degli dei, non solo si presta ad essere degustato, assaporandone i mille profumi dai calici, ma in Toscana viene impiegato come vero e proprio elisir di bellezza. Si chiama Vinoterapia e sfrutta le proprietà dei frutti della vite, come l’acido linoleico, i polifenoli e i bioflavonoidi contenuti nelle bucce e nei semi dell’uva, che grazie al loro alto potere antiossidante assicurano immediati effetti antiage. Inoltre stimola il microcircolo e rinforza le pareti dei capillari; è proprio grazie a queste caratteristiche che viene utilizzato per trattamenti sia al viso che al corpo.

I protagonisti nei trattamenti di bellezza e benessere sono i vinaccioli (i semini dell’uva) spremuti sotto forma di olio. Questa fonte di benessere si ricava principalmente dalle uve rosse, dove è presente il resveratrolo: un polifenolo in grado di contrastare i radicali liberi e rafforzare le pareti capillari, dai potenti effetti antinfiammatori.

Rituali di bellezza conosciuti e praticati sin dall’antichità che oggi rivivono nelle migliori spa di istituti termali e resort che punteggiano il paesaggio della Toscana, e danno la possibilità a chi desidera concedersi un trattamento di-vino, di scegliere la location più adatta alle proprie esigenze.

Un viaggio alla scoperta dei benefici del vino può senz’altro partire da uno dei più celebri borghi termali toscani: Bagno Vignoni. Siamo nella splendida Val d’Orcia, alle pendici del Monte Amiata, vulcano ormai spento che ha reso speciali le acque che qui fuoriescono caldissime dal sottosuolo e ricche di potenti elementi benefici e curativi. Oltre a sfruttare le potenzialità dell’acqua termale, Adler Thermae riconosciuta nel 2022 come miglior Wine spa del mondo, offre rituali multisensoriali che congiungono ai trattamenti beauty eseguiti con gli esclusivi prodotti a base di vino della linea cosmetica delle terme, un momento di degustazione dell’etichetta legata al resort, che cresce proprio dalle vigne della… Bagni nel vino Nobile, massaggi, e tanti altri trattamenti dagli effetti rilassanti, rigeneranti e antiossidanti.

Si possono unire lunghi bagni termali caldi e trattamenti di vinoterapia anche alle Terme di Saturnia, acque preziose conosciute sin dall’antichità, la cui origine viene avvolta dalla leggenda che vuole siano state mandate dagli dei come dono agli uomini. Il rituale “idravitis” propone una serie di trattamenti a base di pepite e olio estratti dai vinaccioli che donano idratazione e lucentezza alla pelle.

Oltre alle terme anche diversi wine resort offrono ai propri ospiti angoli di paradiso dove godere di degustazioni di vino, esperienze di alta cucina e pernottamenti tra i vigneti e “coccole” di benessere a base di nettare di Bacco.

(Foto: Terme di Saturnia, trattamento ai vinaccioli)

Mostre

Vernici di ottobre

NICO VASCELLARI

Dal 4 ottobre

LUOGO: Museo del Novecento e altre sedi in Firenze

Nico Vascellari ha ideato per la città di Firenze diversi interventi site-specific in alcuni dei luoghi più prestigiosi del patrimonio storico-artistico. Una serie di opere, tra cui “Alessio” una perfomance ideata dall’artista per il Salone dei Cinquecento, “Fioretti” per Piazza della Signoria e una serie di lavori nella sede delle ex-Leopoldine che tengono conto del peculiare rapporto tra Rinascimento e contemporaneità. Infine, il 4 ottobre al Museo Novecento, sarà presentata una selezione di video realizzati dall’artista negli ultimi anni.

NATHANIEL MARY QUINN. SPLIT FACE

Dal 7 ottobre

LUOGO: Museo Bardini e Museo del Novecento, Firenze

Prima personale italiana dell’artista noto per i suoi ritratti tra scomposizioni e collages tipici delle avanguardie, posti in dialogo con i maestri del Rinascimento e del Novecento italiano, a creare dialoghi ricchi di forza ed energia.

ANISH KAPOOR – UNTRUE UNREAL

Dal 7 ottobre sino al 4 febbraio 2024

LUOGO: Palazzo Strozzi, Firenze.

Una grande mostra ideata e realizzata insieme al celebre maestro che ha rivoluzionato l’idea di scultura nell’arte contemporanea. Istallazioni monumentali, ambienti intimi e sculture in dialogo con il palazzo ed il pubblico al quale è richiesto di mettere in discussione i propri sensi, attraverso l’esperienza di irreale ed inverosimile, che per Kapoor sono in grado di trasformare e negare la comune percezione di realtà.

FLORENCE BIENNALE. MOSTRA INTERNAZIONALE D’ARTE CONTEMPORANEA E DESIGN. XIV EDIZIONE

Dal 14 al 22 ottobre 2023.

LUOGO: Fortezza D’Abbasso, Firenze.

I Am You – Individual and Collective Identities in Contemporary Art and Design, è il tema proposto agli artisti partecipanti per riflettere sui concetti di identità individuale e collettiva nel mondo contemporaneo.

ALPHONSE MUCHA. LA SEDUZIONE DELL’ART NOUVEAU

Dal 27 ottobre sino al7 aprile 2024

LUOGO: Museo degli Innocenti, Firenze

Per la prima volta a Firenze un’esposizione interamente dedicata ad Alphonse Mucha, il più importante artista ceco, padre dell’Art Nouveau e creatore di immagini iconiche. Oltre 200 lavori tra affiches e illustrazioni per il teatro e la pubblicità che durante gli anni della belle époque popolarono le strade di Parigi, diventando le immagini iconiche di un’intera epoca; quello “Stile Mucha” reso celebre ed imitatissimo in tutto il mondo, elegante connubio tra bellezza muliebre e delicate ispirazioni naturalistiche.

(In foto:Alphonse Mucha, Le stagioni: Calendario per i negozi Dewez Enseignes, Parigi 1903. Litografia a colori, 49×66 cm
© Mucha Trust 2023)

Le mostre in corso a ottobre

FIRENZE

PALAZZO PITTI: Wang Guangyi. Obscured existence. Sino al 10 dicembre. Prima esposizione in Italia del pittore cinese che dialoga con i lati oscuri della quotidianità.

UFFIZI: Camera con vista. Aby Warburg, Firenze e il laboratorio delle immagini. Sino al 10 dicembre. L’Atlante Memosyne, vero e proprio ‘atlante figurativo’ formato da una serie di tavole costituite da montaggi fotografici di opere diverse che hanno caratterizzato un approccio di ricerca anticonvenzionale e moderno, e dato vita al rivoluzionario metodo comparativo.

VILLA BARDINI: Lisetta Carmi. Suonare Forte. Sino all’8 ottobre. Gli scatti sociali della celebre fotografa italiana inaugurano il ciclo dal titolo “La grande fotografia italiana”, nato dalla collaborazione tra il museo fiorentino e Gallerie d’Italia.

AREZZO

GALLERIA COMUNALE ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA: Afro. Dalla meditazione su Piero della Francesca all’Informale. Sino al 22 ottobre. Inedita indagine incentrata sulle opere giovanili degli anni Trenta quando, il figurativismo dei suoi murali era la via per lo studio e l’analisi dei classici.

CASA MUSEO IVAN BRUSCHI: La sottilità dell’aria. Arezzo e il suo territorio negli archivi Alinari. Sino al 31 ottobre. Cento anni di storia del territorio aretino, attraverso gli scatti Alinari.

CARRARA

MUDAC: Scoprire il vento. Un progetto di Francesco Bartolini. Sino al 8 ottobre. Una poetica esplorazione del territorio naturale ed antropologico delle Apuane.

PALAZZO CUCCHIARI. Novecento a Carrara. Avanguardie artistiche tra le due guerre. Sino al 29 ottobre. A Carrara non c’è solo la scultura come ben testimoniano le oltre 120 opere che testimoniano i fecondi scambi tra scultori e pittori del primo Novecento, avvenuti nella terra del marmo.

CORTONA

MAEC e sedi varie: Signorelli 500. Maestro Luca da Cortona. Pittore di Luce e Poesia. Prorogata sino al 22 ottobre. Straordinario successo per la grande esposizione che coinvolge l’intero territorio della Valdichiana rileggendo l’intera opera del “Maestro dei Maestri”.

LEVIGLIANI e SERAVEZZA

VARIE SEDI: Filadelfo Simi. Parigi, Firenze e la Versilia. Il viaggio della Vita.  Sino al 22 ottobre. Intimismo lirico e tracce dei sui viaggi nella Capitale francese, nelle opere del maestro dell’Ottocento toscano tanto apprezzato da Annigoni.

LIVORNO

MUSEO DELLA CITTA’: Sognando i Corsari. Sino al 8 ottobre. Le immagini storiche dell’archivio Alinari, raccontano Livorno ed il suo contesto sociale e territoriale.

MONTESPERTOLI:

MUSEO DI SAN PIETRO IN MERCATO: Filippo Lippi in Valdelsa. Sino al 29 ottobre. La “Predella Barbadori” in prestito dagli Uffizi per dialogare con la “Madonna con Bambino” conservato nella collezione del museo di Montespertoli.

PIENZA

PALAZZO PICCOLOMINI: Da Palizzi a Severini. Pittori italiani tra Ottocento e Novecento nella raccolta Bologna Buonsignori. Sino al 29 ottobre. Uno spaccato della cultura figurativa italiana dall’Unità al secondo dopoguerra, e permette di conoscere le scelte collezionistiche, volte soprattutto a testimoniare l’attività di pittori operanti nelle terre della Val d’Orcia e della bassa Maremma.

PISTOIA

PALAZZO DE’ ROSSI: In visita. Giorgio De Chirico. Sino al 22 ottobre. Dialogo tra uno dei celebri Manichini del maestro della Metafisica, “Manichini in riva al mare” 1926, ed un’opera classica la “Testa di Faustina” del II sec d.C., da sempre conservata a Pistoia.

PRATO

CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA PECCI: Lina Pallotta. Volevo vedermi negli occhi. Sino al 15 ottobre. Le fotografie del “Progetto Porpora” per riflettere su identità e diritti.

SARTEANO

ROCCA MANENTI: Cromatismi d’autunno. Sino all’ 8 gennaio 2024. Immagini che raccontano la meraviglia dei colori dell’autunno, scatti dei fotografi Alessandrini e Soriente ne boschi dell’Amiata.

OCA – Oasi Contemporary Art: l’incontro tra natura e arte

L’ arte contemporanea arriva in alta quota nel cuore della Toscana, dove raggiunge i 1.100 metri di altitudine dell’appennino Pistoiese. Più precisamente nello splendido contesto naturalistico di Oasi Dynamo, a San Marcello Piteglio, un tempo riserva di caccia e dal 2006 preziosa riserva naturale, affiliata al WWF, territorio boschivo ricco di piante rare, diverse specie di animali selvatici e spazio dedicato all’eco turismo e alla cultura sostenibile. La nuova nata del progetto Dynamo, abbraccia l’arte contemporanea e si chiama OCA, ovvero Oasy Contemporary Art, propone al pubblico un percorso esperienziale nella natura nel quale la fruizione del paesaggio si arricchisce grazie a mostre e installazioni ambientali. OCA si raggiunge dopo 45 minuti di cammino a piedi attraverso il bosco sino alla radura che ospita, all’interno di una ex stalla ristrutturata all’uopo, lo spazio espositivo. Per quest’anno, sino al 5 novembre, è presentata la mostra fotografica di Massimo Vitali, uno degli artisti italiani più internazionalmente noti. In “The way we live, now”, l’artista lascia il suo tradizionale punto di vista rialzato a 5 metri di altezza, e privilegia un punto di ripresa a equa distanza, attraverso il quale si vuole sviluppare un dialogo diretto tra uomo e natura.

Oltre allo spazio museo, tra la radura ed il bosco, è presentata l’istallazione “Home of the world” dell’artista svedese David Svensson, un grande collage di bandiere di tutto il mondo ricostruite e indistinguibili come a mettere in discussione le distinzioni in chiave nazionale.

Ad OCA l’arte si integra con la natura, con il luogo che la ospita, ed attende il visitatore alla fine del suo viaggio, per proporgli un mondo nuovo, da scoprire e creare insieme.

La prima stagione termina il 5 novembre ma il curatore Montibellier ha già invitato per il futuro a sviluppare il tema della convivenza uomo e natura, un gran numero di architetti, tra cui Michele De Lucchi, artisti diversi come Diana Scherer o Davide Quayola e fotografi.

Eventi

Tunnel farm: la prima vertical farm pubblica realizzata in un ex rifugio antiaereo

Nel cuore della Valdichiana, sotto le secolari mura di Torrita di Siena, riapre un tunnel misterioso che nasconde una storia dimenticata. Un’audace visione dell’Amministrazione Comunale è diventata realtà.

La “Tunnel Farm”, un progetto all’avanguardia sostenuto dal Ministero della Cultura, dal Demanio e dalla Soprintendenza, ha trasformato questo luogo in una meraviglia sotterranea. Progettato dall’ingegner Matteo Benvenuti e Vertical Farm Italia, è nato così il primo impianto di vertical farming sotterraneo pubblico d’Italia: una produzione agricola condotta in ambiente controllato, dove le specie vegetali sono disposte in pareti complete di luce e irrigazione e possono così crescere e fornire ortaggi.

È possibile gestire l’orto verticale da remoto grazie a un accurato corredo tecnologico; tuttavia, dei volontari preparati a svolgere il compito saranno presenti periodicamente per mettere a dimora le piante, raccogliere i prodotti e accompagnare i visitatori lungo tutto il tunnel, lungo 186 metri, largo 3 e profondo fino a 23 nel punto più basso.

I prodotti, in questo caso, saranno destinati alla mensa comunale. Finora sono state coltivate piantine di insalata, radicchio, finocchi, pomodori, basilico e prezzemolo ma poi. Il resto del tunnel ospiterà anche un percorso espositivo dedicato alla trasformazione del territorio torritese, storicamente legato all’agricoltura, attraverso l’esposizione di manufatti, utensili e fotografie.

Il nuovo percorso di uscita dallo scrigno d’arte delle Cappelle Medicee

Rappresenta uno dei luoghi più importanti dell’arte occidentale di tutti i tempi: il Museo delle Cappelle Medicee, scrigno di alcune delle più note sculture di Michelangelo, da oggi presenta un nuovo percorso di uscita per il pubblico dei visitatori.

Il complesso cantiere di realizzazione ha dovuto adeguare il percorso di visita alle nuove norme per il deflusso dei visitatori e all’accessibilità per i disabili, sottoponendo a manutenzione straordinaria e restauro diverse parti della struttura. Sono stati così recuperati nuovi spazi di visita come la Cripta lorenese, chiusa da anni, e le mura medievali riemerse proprio durante i lavori e ora visibili al pubblico.

Paolo Zermani, dello studio di architettura Zermani e associati curatore del progetto, definisce il nuovo percorso di uscita come un passaggio dalle tenebre alla luce, dalla morte alla vita, dal sottosuolo alla città.

Sono stati creati nuovi servizi, un bookshop e una nuova piazzetta al di sopra della cripta. Qui i visitatori riemergeranno salendo una scalinata e potranno riposarsi su sedute realizzate in Travertino di Rapolano.

A partire da novembre, sarà possibile visitare la “Stanza segreta di Michelangelo”. Questa contiene una serie di schizzi, riemersi durante un restauro nel 1975, che lo scultore fiorentino realizzò sui muri del piccolo ambiente in cui restò rinchiuso alcuni mesi nel 1530 per sfuggire alle persecuzioni medicee.

Newsletter

Toscana Promozione Turistica

Via Vittorio Emanuele II, 62/64 5013 Firenze Italia

a cura di

redazione@toscanapromozione.it