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Eventi

Gli eventi del 2024 in Toscana

Sono centinaia gli eventi e le manifestazioni che costelleranno il 2024 in Toscana. Per restituirne una visione d’insieme, abbiamo deciso di raccoglierli all’interno del documento allegato e che abbiamo suddiviso, per quanto possibile, per categorie.

EVENTI TOSCANA 2024

Ciascun evento riporta le date effettive o indicative del suo svolgimento, la sua localizzazione e un rimando al sito di riferimento.

Ma non ci siamo limitati a questo. Nell’ottica di fornire spunti, curiosità, informazioni utili, abbiamo aggiunto altri generi di indicazioni che esulano da quelle che ricadono nel campo degli eventi e delle manifestazioni.

Ecco, di seguito, le categorie che potete trovare all’interno del documento scorrendo le differenti pagine di cui si compone ed i cui titoli sono visibili nella parte inferiore del file.

MANIFESTAZIONI SPORTIVE

EVENTI RICORRENTI – FOLCLORE

CANTIERI VISITABILI OPERE D’ARTE

EVENTY FANTASY

EVENTI MUSICALI – ARTE

EVENTI ENOGASTRONOMICI

MOSTRE MERCATO E FIERE

EXPERIENCES

EVENTI BtoB

VOLI

MUSEI

MOSTRE

ANNIVERSARI E CELEBRAZIONI

HOTEL

RISTORANTI

GELATERIE

CENTRI INTERNAZIONALI FISLOSOFICI

CANTINE VINI

La ricerca e la raccolta di tutte le informazioni è stata curata da Ilaria Crescioli

(In foto: Scoppio del carro, Firenze)

La Toscana dei cammini

Itinerari, barche ed eventi a Livorno

Trekking e cammini inaspettati, eventi imperdibili a Livorno, tra le città di mare più vive e animate della Toscana. Tuttavia, il viaggio verso il centro storico labronico può iniziare dalla celebre rivalità con un’altra città marinara dalla quale è divisa da una proverbiale rivalità. Inizia infatti da Pisa l’ultima lunga tappa del Cammino di San Jacopo che conduce, non prima di aver attraversato la magnifica macchia mediterranea del Parco Regionale di Migliarino, fino a Livorno, dove il consiglio è quello di dirigersi per un ristoro al Mercato delle Vettovaglie, storica architettura di fine Ottocento e luogo ideale per scoprire autentici sapori di mare. Un altro spunto per continuare all’insegna della bellezza architettonica e dell’outdoor è il trekking alla scoperta dell’Acquedotto di Leopoldino, monumentale opera ingegneristica tardo settecentesca, che da un’area naturale avvolta tra i boschi si dirama per 18 km in direzione della città.

L’attività in cammino continua con delle piacevoli passeggiate tra il Fosso Reale e il lungomare di Livorno, perché il mare è un grande protagonista della vita cittadina, in particolare durante i seguitissimi eventi estivi. Giugno è il mese di ben tre Gare Remiere, le tradizionali sfide marittime durante le quali i rioni della città si affrontano sui gozzi, le tipiche imbarcazioni a dieci remi. Vivere queste giornate di festa non potrà che far entrare in contatto con la storia e soprattutto con lo spirito dei livornesi.

Altro evento, che combina arte, spettacoli, animazione e buon cibo è Effetto Venezia: un festival molto popolare che si svolge a cavallo di luglio e agosto tra i suggestivi canali e le fortezze dell’antico quartiere mercantile chiamato “Venezia” per la similitudine con la Serenissima; appuntamento imperdibile per ogni livornese e per i turisti. Consigliati anche i tour in battello che accompagnano alla scoperta della città lungo i “fossi”, i canali cittadini costruiti dai Medici.

CAMMINO DI SAN JACOPO

TREKKING ACQUEDOTTO LEOPOLDINO

GARE REMIERE di LIVORNO

Coppa Risiatori – domenica 2 giugno
Coppa Barontini – sabato 15 giugno
Palio Marinaro – sabato 29 giugno

EFFETTO VENEZIA – 31 Luglio / 4 Agosto

Vetrina Toscana

Giovanni da Verrazzano e le sue “scoperte”

Cinquecento anni fa Giovanni da Verrazzano fu il primo europeo ad esplorare la costa atlantica degli stati uniti d’America ed entrare nella baia di NewYork che, molti anni dopo per riconoscenza, gli dedicò il celeberrimo ponte sull’Hudson. Perfetta incarnazione del Rinascimento fiorentino Giovanni ha una curiosità innata e una passione per la conoscenza. Si deve a lui la prima straordinaria descrizione della vite “Vitis labrusca”, la più antica specie americana introdotta in Europa nella prima metà del 1800, tuttora usata in alcune sue varietà per il frutto, detto uva americana, o uva fragola, o uva Isabella. Pianta fondamentale nella storia della vitivinicoltura moderna, perché costituisce il “piede americano” che ha permesso di superare la calamità della filossera. Dal brano di seguito riportato traspare anche il valore economico e culturale che la vite aveva nell’esperienza personale dell’esploratore, quanto questa fosse da lui ritenuta importante e strategica per il benessere economico e per l’identità della sua civiltà che ancora oggi i suoi discendenti portano avanti.

“…La terra del sito, bontà, et belleza è come l’altra, le selve rare, di vario genere d’alberi piena, ma non di tanto odore, per esser più semptemtrionali et fredda. Vedemmo in quella molte vite da la natura prodotte, qualj alzando, s’avvoltano a lj alberi, come ne la Cisalpina Gallia costumano, quali se agli agricultori havessino el perfetto  ordine di  cultura,  sanza  dubio,  produrrebbono  optimi  vini,  perché più volte il frutto di quelle secco veggiendo, suave et dolce, non dal nostro  differente;  sono  da loro  tenute in stimatione,  impero  ché  per tutto dove nascono lievano li arbucellj circustanti a causa il frutto possino germinare, et trovarne rose silvestre, viole et lilij et molte sorte d’herbe et fiori odoriferj da nostrj  differenti. Le habitationj loro non conoscemmo per essere drento in fra terra et stimiamo per molti segni vedemo sieno di legno et di herbe composte, credendo ancora per varie coniecture et segni molti di quellj dormendo a la campagna altro che il cielo non habbino per copertura…”

Giovanni da Verrazzano, documento, custodito alla Morgan Library di New York

Si ringrazia la Fondazione Giovanni da Verrazzano, Castello da Verrazzano

(Photo credits  Fondazione Giovanni da Verrazzano, Castello da Verrazzano)

Il “Sor Giacomo” e i piatti della tradizione

L’anniversario dei 100 anni dalla morte di Giacomo Puccini offrono l’occasione per approfondire, aldilà del suo celeberrimo repertorio musicale, alcune suoi altri interessi. Il Maestro, infatti, come tutti i grandi geni, era estremamente curioso e cultore di differenti passioni: la fotografia, le macchine, la caccia e il sigaro toscano. Quella per la buona tavola, era sicuramente, tra le principali. Il “Sor Giacomo”, così si rivolgeva a lui la sua cuoca Isola Nencetti Vallini, era molto legato alla cucina del suo territorio e ai prodotti tipici, in particolare uno dei suoi piatti preferiti erano i fagioli, talmente amati da scriverne la ricetta al su  editore Giulio Ricordi.  “Carissimo Signor Giulio, riceverà un poco di fagiuoli; sono di quelli straordinari e si cuociono così: si mettono al fuoco in acqua fredda (l’acqua deve essere una dose giusta, né troppa, né poca), devono bollire due ore a fuoco lento e quando sono cotti non devono restarci che tre o quattro cucchiai di brodo. Ergo, attenzione alla dose dell’acqua. N.B. Quando si mettono al fuoco bisogna aggiungere quattro o cinque foglie di salvia, due o tre teste d’aglio intere, sale e pepe e quando sono (i fagiuoli) a mezza cottura, metterci un poco d’olio a bollire insieme”. Anche il suo dolce più amato è un emblema della cucina toscana:  il latte alla portoghese che, si dice, un nobile di Lisbona importò a Casciana, luogo di provenienza della cuoca, preparato con latte, uova e zucchero caramellato. Quando da ragazzo frequentava il conservatorio a Milano e i soldi erano scarsi, si dilettava a creare lui stesso ricette come  la “pasta con le anguille” o le “aringhe coi ravanelli”. L’importante per il maestro era condividere la gioia del pasto con gli amici e l’elemento della convivialità ricorre come una costante nella vita dell’artista.

Si ringraziano: Puccini Museum – Casa natale e Fondazione Giacomo Puccini

Foto: Lucca, statua di G. Puccini – photo by R. Giomi

Cicloturismo

Toscana in e-bike: sostenibilità, accessibilità e il fascino di pedalare sulle strade dei campioni

La Toscana si conferma meta ideale per gli amanti del cicloturismo, offrendo un’esperienza unica che coniuga sostenibilità, accessibilità e il fascino di pedalare sulle strade dei campioni. Esplorare i paesaggi mozzafiato della regione in e-bike è un modo perfetto per immergersi nella natura, apprezzare i borghi storici e vivere la cultura locale in modo ecocompatibile.

Sulle strade dei campioni

Quest’anno, gli appassionati di ciclismo potranno vivere un’esperienza ancora più emozionante: pedalare sulle stesse strade dei campioni del Giro d’Italia e del Tour de France. Il Giro E, la versione elettrica della corsa rosa, si svolgerà da Massa a Lucca e da Siena a Rapolano Terme, offrendo un’occasione unica per pedalare il territorio toscano poco prima dei grandi campioni. Per gli amanti del Tour de France, invece, il percorso In bici alla scoperta di Firenze, permette di attraversare i luoghi simbolo del Grand Départ,

(Ph. Francesco Lasca)

Made in Tuscany

Bianca e pura, la tovaglia medievale

La tovaglia bianca è una presenza costante, nelle rarissime scene di banchetto dei dipinti medievali. Lo dimostra la predella dedicata alle nozze di Cana di Duccio da Buoninsegna, a corredo della Maestà realizzata per la Cattedrale di Siena, ora all’Opera del Duomo. Dunque, niente tavolacci e bicchieri di terracotta, come verrebbe da immaginare, ma candide stoffe e bicchieri di vetro. Il motivo è semplice: il banco era il colore della purezza, e si pensava che questo colore giovasse all’assunzione dei cibi (specie ad inizio pasto); tant’è che con il nome “biancomangiare” si indicavano ricette a base di pollo, pesce e riso, mandorle e latte. Non a caso, ancora oggi si giudica come salutare il “mangiare in bianco”.

Tornando alla tovaglia del dipinto, si notano i caratteristici fregi a contrasto (bianco e nero sono i colori di Siena) e una particolare lavorazione che forma una decorazione a rombi, tono su tono, in leggero rilievo: quella che oggi è conosciuta come “tela di Pienza”. Non che ci siano particolari manifatture nella città di Pio II; piuttosto, si può parlare di una tradizione diffusa: stoffe di disegno raffinato, come anche lavorazioni in lino, seta e lana resero famosa Lucca a partire dal Duecento e, specie nel Rinascimento, Firenze. Nel Settecento c’erano cinquanta telai solo a Siena, ma ben presto la meccanizzazione trasformò il settore, tant’è che ai primi del Novecento i telai manuali erano scomparsi.

Oggi si sta riscoprendo l’antica manualità per prodotti (e clienti) di nicchia, accanto alle aziende con telai semi meccanici e all’industria del tessile (con Prato come riferimento). Il ricamo è un’altra tradizione che, nel Quattrocento, era affidata agli uomini (nel Senese a vedove e ragazze madri). Nelle città d’arte toscane sarà facile trovare almeno un negozio con stoffe e tovaglie artigianali.

Toscana Sostenibile

Viaggiare in Camper o Van on the road in Toscana

Aprile è il mese perfetto per partire in Van o Camper alla scoperta della Toscana, senza dover prenotare nulla (o quasi). L’arrivo della bella stagione e di alcuni giorni di vacanza in prossimità della festa del 1° Maggio rendono questo il periodo ideale per partire in famiglia, da soli o con amici per un’avventura on the road e passare tempo all’aria aperta.

In Toscana sono tanti gli itinerari pensati per chi decide di spostarsi con un mezzo proprio, o noleggiato, come camper e van, anche elettrici, che conferiscono un’ampia autonomia di spostamento e flessibilità nella programmazione delle tappe. Scegliere di viaggiare in van o in camper in Toscana permette di godere appieno dei paesaggi mozzafiato dell’entroterra o costieri e dei piccoli borghi e cittadine storiche lungo la strada, di fermarsi per conoscere meglio un territorio o di proseguire verso la prossima meta. I colori primaverili e la bassa stagione del mese di aprile faranno vivere a tutti i visitatori emozioni uniche e creare ricordi indelebili. In tutta la regione sono presenti aree di sosta e aree attrezzate per camper e van dove poter scaricare i liquidi e differenziare i rifiuti. Sono molti anche gli agriturismi e aziende agricole che offrono piazzole di sosta per camperisti che desiderano accostarsi in aree immerse nel verde dove poter, inoltre, gustare prodotti tipici locali e conoscere i proprietari e cittadini del luogo. Tra gli itinerari più consigliati troviamo il percorso panoramico nelle terre del Rinascimento, il viaggio tra borghi e pievi delle colline Lucchesi, il tratto tra Arezzo e Cortona alla scoperta degli Etruschi, il percorso nelle campagne di Volterra tra land art, borghi e natura, l’itinerario naturalistico lugo la costa e tanti altri.

Non tutti sanno che la regione Toscana ha dedicato particolare attenzione a tutti i viaggiatori on the road, impegnandosi e scrivendo un manifesto apposta per loro per garantire il miglior benvenuto e servizio. Toscana en Plain Air è il patto siglato dagli operatori aderenti al progetto che incarnano i valori di autenticità, genuinità dei sapori, sostenibilità e sicurezza, da offrire a tutti i viaggiatori e viaggiatrici che decideranno di andare a conoscerli. Per scoprire di più visita il sito con le proposte di itinerario e la pagina dedicata ai viaggiatori in camper e van.

Terme toscane

Il wellness in Toscana si arricchisce di due nuove gemme

Una trentina di stabilimenti termali, che costituiscono un quarto di tutte le sorgenti termali italiane, fanno della Toscana il luogo ideale per “disconnettersi” e ricongiungersi con la propria parte più intima e profonda, dedicando tempo ad una rigenerazione dell’animo che, oltre all’esperienza wellness, include meraviglie naturalistiche, arte, prelibatezze gastronomiche, buon vivere e ospitalità.

Da pochissimo si sono aggiunte due nuove “bandierine” alla già punteggiatissima mappa dei siti termali toscani, sulla quale veri e propri itinerari del benessere ridisegnano la regione e consentono, a chi sceglie la Toscana come luogo di relax e remise en forme, di scovare la tipologia di soggiorno più adatto alle proprie esigenze ed ai propri interessi.

Ad esempio, chi non vuole rinunciare agli effetti curativi del mare, prolungando la stagione dei bagni anche nei mesi più rigidi, o iniziando in anticipo rispetto al calendario un’estate rivitalizzante, ha a disposizione le piscine ed i trattamenti talassoterapici offerti dal Tombolo talasso & beach resort che sorge a Marina di Castagneto Carducci, di fronte al mare della Costa degli Etruschi. Rituali e offerte benessere che sfruttano la potente azione dell’acqua marina con effetti detox, relax o energy. Proposte wellness legate ai prodotti del territorio anche al Castello di Velona che domina la Val d’Orcia guardando Montalcino dall’alto di una collina con il suo paesaggio tipico di olivi e vigneti da cui si produce il famoso Brunello.

Mostre

Vernici di maggio 2024

UZBEKISTAN: L’AVANGUARDIA NEL DESERTO. LA LUCE E IL COLORE

Dal 16 aprile – 30 giugno 2024

LUOGO: Firenze – Palazzo Pitti

Per la prima volta una grande mostra consente di conoscere in modo realmente organico una delle più originali Avanguardie europee, quella fiorita in Uzbekistan nei primi decenni del ‘900. 150 opere, soprattutto dipinti su tela, affiancati da una selezione di testimonianze della tradizione tessile uzbeka. Un mondo incantato, pieno di colori, luce, osservazioni vivide e connotazioni simboliche, che derivano da tradizioni occidentali, russe e orientali.

BANKSY. REALISMO CAPITALISTA

Sino al 3 novembre 2024

LUOGO: Volterra – Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena

Oltre cento opere tra serigrafie, video, stampe e sculture, che raccontano l’arte dello street artist britannico noto per il suo stile sarcastico e beffardo. Opere che arrivano da importanti collezioni per dare testimonianza delle principali tematiche affrontate da Banksy: migrazione, diritti dei popoli, disuguaglianze sociali, crisi climatica, tutti elementi che animano il dibattito artistico e culturale dell’intero pianeta.

ALEARDO PAOLUCCI: TRA PIENZA, SIENA E ROMA SULLE TRACCE DI PIO II

Dal 12 aprile al 9 giugno 2024

LUOGO: Siena – Complesso Museale di Santa Maria della Scala

Paolucci ha improntato la sua esistenza di artista alla celebrazione della sua terra, adoperandosi a ritrarre le tradizioni, la storia ed i paesaggi a lui cari attraverso tecniche pittoriche di diversa natura come olii, tempere, sabbia e graffiti.

LA FABBRICA DEL BELLO. LA MANIFATTURA DI FOLLONICA E LA CULTURA ARTISTICA NELLA TOSCANA GRANDUCALE

Sino al 30 giugno 2024.

LUOGO: Follonica – fonderia uno | area ex-Ilva

Inserita nel progetto ‘Terre degli Uffizi’, l ’esposizione mette al centro il “sogno” di Leopoldo II di Lorena di creare in Maremma una manifattura artistica e produttiva basata sulla ghisa. Un materiale “nuovo”, figlio della rivoluzione industriale, eletto come “materia prima” della Toscana. Disegni, progetti, ma anche pitture, sculture e fusioni che permettono di ricostruire l’idea di fabbrica come fucina di creatività, luogo di ricerca e produzione artistica.

IL SASSETTA E IL SUO TEMPO

Sino al 14 luglio 2024

LUOGO: Massa Marittima – Museo di San Pietro all’Orto

Uno sguardo sull’arte senese del primo quattrocento grazie alla presenza di circa cinquanta opere del maestro senese e di altri artisti attivi nel medesimo contesto. Sassetta, attivo a Siena dal 1423 al 1450, è l’artista che immise i fermenti del Rinascimento nella grande tradizione trecentesca senese, diventando così un originale interprete della pittura senese fra Gotico e Rinascimento.

(Foto: mostra “Banksy. Realismo capitalista. Volterra)

Arezzo. La città di Vasari

Da maggio 2024 a febbraio 2025 ad Arezzo, la città di origine di Vasari, un fitto calendario di mostre, nuovi allestimenti tematici, eventi collaterali e itinerari sul territorio, oltre a una grande esposizione internazionale, per comporre il quadro della vita e dell’attività artistica del pittore, architetto e storico dell’arte divenuto emblema del genio poliedrico tardo rinascimentale.

Una fitta mappa di luoghi che definiscono una geografia artistica capace di rievocare il contesto in cui visse e operò uno dei massimi protagonisti del Cinquecento, nella città che lo vide nascere e dove scelse di stabilirsi. Da qui il progetto di collegare i tanti siti culturali della città e del territorio, per dare nuovo rilievo alle opere e ai documenti vasariani conservati nelle diverse sedi attraverso segnalazioni mirate e mostre dossier. Fulcro dell’iniziativa, a cui si affiancheranno itinerari sul territorio ed eventi collaterali, sarà una grande mostra internazionale che vedrà arrivare – o tornare – ad Arezzo opere da importanti collezioni internazionali, con l’obiettivo di porre l’accento sul patrimonio di invenzioni sacre e profane messe a profitto da Vasari per la gloria del granduca Cosimo I. La grande esposizione, dal titolo “Giorgio Vasari. Il teatro delle Virtù”, si terrà presso la Galleria Comunale d’Arte Moderna e Contemporanea ed inaugurerà ad ottobre. Per l’occasione tornerà in città anche il capolavoro assoluto dell’arte etrusca: la Chimera, straordinario bronzo rinvenuto nel 1535 ad Arezzo e normalmente conservato al Museo Archeologico Nazionale di Firenze.

Le iniziative di “Arezzo. La città di Vasari” partono già a maggio 2024 con una esposizione negli spazi della Biblioteca Comunale “Per gloria dell’arte et honor degli Artefici: Vasari scrittore e artista immortale”. Altre inaugurazioni a giugno, al Museo Archeologico Nazionale e presso la Fraternita dei Laici e in luglio presso il Museo di Arte Sacra. Altre mostre a settembre, all’Archivio di Stato e al Museo Nazionale d’arte Medievale e Moderna, per finire a gennaio con il Museo Orodautore. Il calendario dettagliato su www.discoverarezzo.com e www.fondazioneguidodarezzo.com .

Peccioli: laboratorio d’arte contemporanea a cielo aperto

L’importante riconoscimento che ogni anno premia una piccola perla, tra le tantissime nascoste lungo la penisola, nel 2024 ha scelto Peccioli. Il comune della Valdera dagli anni Novanta è stato trasformato in laboratorio artistico a cielo aperto grazie alle installazioni urbane di artisti contemporanei italiani e internazionali. Questi hanno reinventato il centro e alcune frazioni, in un felice connubio tra arte e progetto urbano, trasformandolo di fatto in un comune in cui convivono cultura, tradizione, innovazione e sostenibilità.

Così, sotto la Rocca Longobarda, tra i monumenti da visitare oltre la Pieve di San Verano c’è il Palazzo Senza Tempo: uno spazio di incontro per la comunità che offre una vista mozzafiato sulle colline della valle dell’Era e raduna parte dei lavori degli artisti che negli anni hanno lasciato a Peccioli traccia della loro arte.

Ad oggi sfiorano la settantina le installazioni site specific che caratterizzano in modo unico il territorio, rendendolo di fatto un museo diffuso in grado di raccontare il luogo ed i suoi abitanti.

Nel 2023 nasce il primo museo italiano d’arte contemporanea a cielo aperto, il MACCA. Caratterizzato ormai da opere iconiche come i giganti di Naturaliter Snc all’Anfiteatro di Fonte Mazzola e all’impianto di smaltimento rifiuti di Legoli, come gli interventi nella frazione di Ghizzano – primo tra tutti la riqualificazione di Via di Mezzo ad opera di David Tramlett – MACCA è un museo senza orari e senza biglietto, perfettamente integrato con l’abitato e la natura circostante, da visitare perdendosi nel territorio.

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