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La Toscana dei cammini

Temi: La Toscana dei cammini newsletter numero 20

Lungo la Via di Francesco, sulle tracce del grande artista Michelangelo

Il 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti offre l’ispirazione per mettersi in cammino. Scultore, architetto, pittore di opere che rappresentano l’apice della creatività rinascimentale, per questo motivo il percorso non può che iniziare da Firenze, prima tappa della Via di Francesco lungo la quale non solo si seguono le orme del santo, ma si ripercorrono alcune tappe fondamentali della vita del genio rinascimentale. Il cammino parte dalla Basilica di Santa Croce: la chiesa francescana più grande del mondo custodisce veri e propri tesori artistici, tra cui opere di Brunelleschi, Giotto e Donatello. Questo luogo simbolo dell’arte è anche l’ultimo riposo di Michelangelo che vi fu tumulato per “esser quivi la sepoltura de’ suoi antichi”. Davanti al secondo altare della navata destra si trova infatti la tomba della famiglia Buonarroti Simoni; fino al 1858, ben oltre sessanta membri della famiglia sono stati sepolti all’interno della basilica, prima che la stirpe si estinguesse.

Proseguendo il cammino si intercettano due località che si contesero il titolo di suo luogo natale: Chiusi della Verna e Caprese Michelangelo. Dopo accese dispute, quest’ultima nel 1875 ebbe la meglio. Il castello medievale ad oggi ospita la Casa Natale di Michelangelo, un percorso museale che offre una preziosa collezione di calchi in gesso e opere di artisti contemporanei.

La storia di Michelangelo qui si intreccia con la bellezza naturale della Toscana; Caprese Michelangelo, immersa nei paesaggi mozzafiato della Valtiberina, è nota anche come la “piccola valle di Dio” per la tranquillità e intimità che pervade ogni suo angolo, offrendo un’occasione unica tra arte e natura per riscoprire le radici di un genio senza tempo e lasciarsi ispirare dalla stessa terra che lo ha visto nascere.

Lungo la Via di Francesco è possibile ammirare anche capolavori di altri grandi artisti del Rinascimento, come le terrecotte invetriate dei Della Robbia: Sansepolcro ad esempio, nel Museo Civico, ne custodisce la Natività con l’Annuncio ai pastori e l’Annunciazione. Oppure gli affreschi di Piero della Francesca nella Basilica di San Francesco di Arezzo e nella cappella di Santa Maria a Momentana di Monterchi, piccolo borgo dove si conserva una preziosa opera dell’artista, la Madonna del Parto.

Grandi artisti sulla Via di Francesco >

Via di Francesco in Toscana >

Caprese Michelangelo >

(In foto Caprese Michelangelo)

Vetrina Toscana

Temi: newsletter numero 20 Vetrina Toscana

La cultura nel piatto: Boccaccio e l’arte del convivio

Un viaggio gastronomico nella letteratura dove i sapori della tradizione toscana incontrano le pagine immortali del Decamerone. Vetrina Toscana rende omaggio a Giovanni Boccaccio, a 650 anni dalla sua scomparsa. Lo fa raccontando alcune delle vivaci descrizioni gastronomiche disseminate nell’opera , dove il convito assume un ruolo cardine nella tessitura narrativa e sociale.

Un posto di rilievo lo occupa la cipolla di Certaldo, un prodotto che nel Medioevo aveva già conquistato tale prestigio da meritare un posto nello stemma dei conti Alberti. Non è un caso che lo stesso Boccaccio, nel VI libro del Decamerone, ne tessesse le lodi attraverso il personaggio di frate Cipolla, in un passaggio che celebra questo ortaggio come vanto del territorio toscano. Questo prezioso bulbo, oggi Presidio Slow Food, deve il suo caratteristico bouquet aromatico ai terreni sulfurei della Val d’Elsa.

Nel ricco tessuto narrativo del Decamerone, Boccaccio intreccia con maestria i piaceri della tavola con quelli dell’amore, creando un linguaggio metaforico tanto raffinato quanto popolare. Lo scrittore certaldese si rivela un virtuoso nell’arte di trasformare il lessico gastronomico in un codice suggestivo per narrare le vicende amorose dei suoi personaggi. La dimensione alimentare diventa così chiave di lettura privilegiata per accedere ai significati più maliziosi del testo. Il “digiuno” e la “dieta” si caricano di sensi nascosti, alludendo alle privazioni della carne in tutte le sue accezioni. Come anche il testo allusivo dedicato ad un altro ortaggio del genere Allium, il porro, che diventa simbolo dell’amore senile.

Anche un’espressione che ancora oggi colora il nostro linguaggio quotidiano: “Rendere pan per focaccia”, trova in Boccaccio una delle sue più raffinate declinazioni letterarie. Il modo di dire, che allude alla restituzione di un torto subito con una beffa ancora più sottile, si radica nella cultura medievale dove pane e focaccia, pur simili, non erano considerati equivalenti: la focaccia, più elaborata e saporita, rappresentava infatti un “contraccambio” che superava in raffinatezza l’offesa originale. Il modo di dire è certamente antichissimo e se ne trova la prima traccia scritta nell’ottava novella dell’ottavo giorno del Decamerone, laddove il Boccaccio fa dire dalla moglie di Zeppa alla moglie di Spinelloccio: «Madonna, voi m’ avete renduto pan per focaccia.»

Cicloturismo

Temi: Cicloturismo newsletter numero 20

Un viaggio a pedali sulle tracce di Michelangelo: 550 anni dalla nascita del Genio

Il prossimo 6 marzo si celebra il 550° anniversario della nascita di Michelangelo Buonarroti, uno dei più grandi geni della storia dell’arte. Per onorare la sua eredità, abbiamo selezionato tre itinerari attraverso la Toscana, alla scoperta dei luoghi che hanno segnato la sua vita e ispirato le sue opere immortali. Un viaggio tra natura, arte e storia, immersi nei paesaggi rinascimentali e nei siti che hanno visto nascere e crescere il talento del maestro.

  • Nei luoghi dell’infanzia di Michelangelo, tra natura incontaminata e storia rinascimentale

Da Caprese Michelangelo, il borgo della Valtiberina ricco di storia, arte e armoniosi paesaggi che deve il suo nome a Michelangelo Buonarroti che qui nacque il 6 marzo 1475, si parte per l’itinerario L’Intrepida, percorso segnalato in maniera permanente su strade bianche, carrarecce, strade campestri, tratti asfaltati. Ogni anno, in autunno, si tiene una grande ciclostorica, richiamando ciclisti da tutta Italia per vivere un’esperienza autentica nel cuore della tradizione.

https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/lintrepida-percorso-corto/

  • Nel cuore del marmo di Carrara: la materia prima dei capolavori

Nella Riviera Apuana dove Michelangelo sceglieva personalmente i blocchi di marmo bianco destinati a diventare capolavori senza tempo. Pedalare tra le imponenti montagne di marmo e le strade bianche dei bacini marmiferi significa immergersi in un paesaggio straordinario, dove arte e natura si fondono in un’esperienza unica.

https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/riviera-apuana-in-bici/

  • Nella Culla del Genio: Firenze, tra piazze e capolavori

Un itinerario ad anello per scoprire le piazze più belle, le vedute più incantevoli e i monumenti più importanti. Con piacere si scende dalla bicicletta per visitare la Galleria dell’Accademia per il magnifico David, la Chiesa di Santo Spirito per le opere di un giovane Michelangelo, una tappa agli Uffizi e a Palazzo Vecchio, una passeggiata alla Chiesa di San Lorenzo e al Duomo.

https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/in-bici-alla-scoperta-di-firenze/

Questi itinerari sono un omaggio a Michelangelo e alla Toscana che lo ha visto nascere e crescere. Pedalare attraverso questi luoghi significa immergersi nella sua arte, nelle sue ispirazioni e nelle sue creazioni, celebrando il 550° anniversario della sua nascita in un modo originale e suggestivo.

Made in Tuscany

Temi: Made in Tuscany newsletter numero 20

Le produzioni artigiane, sulle orme di Boccaccio

Sulle orme di Boccaccio si può andare alla scoperta delle produzioni che caratterizzano le maggiori cittadine dell’Empolese e della Val d’Elsa, lungo la Francigena o su altre storiche vie commerciali.

Santa Croce è famosa per la produzione di cuoio; Fucecchio, per le scarpe e le borse in pelle ma anche per la produzione artigianale di sedie e altri manufatti. Empoli vanta una storica produzione di vetro (testimoniata dal museo), e in particolare quello di colore verde, utilizzato per le bottiglie. A Capraia Fiorentina c’è la più antica associazione italiana canottieri (1861), legata alla costruzione di barche, come dimostra il locale museo; qui, nella storica Fornace Pasquinucci, l’argilla viene trasformata in stoviglie.  Montelupo Fiorentino è famoso per la produzione di ceramica e maioliche: iniziata nel medioevo, raccontata al Museo della ceramica (celebrata anche in un festival annuale). Montespertoli si trova lungo la Strada della ceramica (con vari laboratori lungo il percorso). Seguendo la Francigena, Montaione si caratterizza per le pietre semi preziose (un ultimo laboratorio le utilizza per mobili) senza dimenticare un’antica produzione di cristallo. Certaldo, dove si trova la casa di Boccaccio, è famosa per la lavorazione del legno di belle cornici. Proseguendo si incontrano altri centri che si identificano con il cristallo: Gambassi (con un museo e il famoso il bicchiere medievale “gambassino”) e Colle di Val d’Elsa, dove si è sviluppata un’industria rilevante a livello mondiale accanto ai laboratori artigiani (un museo rinnovato racconta questa storia).

Toscana Sostenibile

Temi: newsletter numero 20 Toscana sostenibile

Sostenibilità sociale. La Toscana a portata di tutti: itinerari culturali per un viaggio indimenticabile.

I territori della Toscana costiera, nelle province di Grosseto, Livorno, Pisa, Lucca e Massa carrara, hanno realizzato – insieme ad altre località marittime in Corsica, Sardegna e Liguria – il progetto strategico per l’accessibilità “AccessIt” con l’obiettivo di ampliare il pubblico di fruitori dei beni culturali. Troppo spesso, infatti, gli spazi dedicati alla cultura non garantiscono piena accessibilità alle strutture fisiche e alle informazioni culturali, oltre che ai beni di fruizione pubblica.

Il progetto AccessIt mira a rendere l’esperienza della visita inclusiva, sicura e confortevole per un pubblico ampio e diverso di beneficiari. Il progetto agisce essenzialmente su tre aspetti: l’abbattimento delle barriere architettoniche e fisiche, l’accessibilità e fruibilità dell’allestimento e dei percorsi di visita e la fruibilità delle informazioni, della comunicazione e delle conoscenze.

Le organizzazioni impegnate nel progetto hanno reso i loro spazi più accessibili, eliminando barriere architettoniche e facilitando la comprensione delle opere intellettuali e artistiche. Inoltre, il personale è stato appositamente formato per accogliere tutti i visitatori, garantendo un’esperienza culturale inclusiva in tutte le aree espositive dei siti culturali.

Le strutture Toscane che garantiscono accessibilità ai beni culturali sono:

  • Lucca: Area archeologica di Massaciuccoli romana, Comune di Massarosa; Porcari di Lucca, Area archeologica delle 100 fattorie romane;
  • Livorno: Sistema dei Parchi Val di Cornia – Parco archeologico di Baratti e Populonia, Comune di Piombino; Museo di Storia Naturale di Livorno; Rocca S. Silvestro a Campiglia Marittima;
  • Massa Carrara: Museo delle Statue Stele della Lunigiana, Comune di Pontremoli.

Per maggiori informazioni visitare la pagina di Toscana Accessibile.

(In foto, Rocca San Silvetro a Campiglia Marittima)

Cultura

Temi: Cultura newsletter numero 20

I luoghi di Michelangelo

Esistono a Firenze delle vere e proprie “tappe obbligate” per chi desideri conoscere, attraverso i suoi capolavori, il genio di Michelangelo. Il museo dell’Accademia conserva il David l’emblema della scultura rinascimentale, e i Prigioni; agli Uffizi è esposto il meraviglioso Tondo Doni, l’unica opera pittorica certa, non a fresco, del Buonarroti; all’Opera del Duomo si ammira la Pietà Bandini, gruppo marmoreo sublime, capolavoro della vecchiaia; il Bargello conserva tantissime opere oltre il Tondo Pitti o il Bacco. E poi le realizzazioni architettoniche a San Lorenzo con la Sagrestia Nuova, lo scalone e la biblioteca Laurenziana, Le Cappelle Medicee con le tombe dei Medici. Altri luoghi, meno noti, sanno tuttavia raccontare Michelangelo attraverso un’altra narrazione, più personale: sono i luoghi dove visse, dove lavorò o che elesse come punti di riferimento della sua ricerca artistica.

-Caprese Michelangelo, in provincia di Arezzo, è il luogo dove Michelangelo nacque nel 1475. Compaesano. Il Museo Casa Natale di Michelangelo propone un percorso tra le sue più importanti opere scultoree, qui visibili grazie ad una collezione di calchi in gesso di grande valore storico. Anni di infanzia il cui ricordo è fissato nei paesaggi di sfondo di opere come il Tondo Doni, dove si riconosce la massa petrosa della Verna, un paesaggio che domina questa zona dell’aretino.

-Casa Buonarroti a Firenze celebra il genio assoluto di Michelangelo. Sono stati i primi discendenti dell’artista a dar vita alla collezione di meravigliose opere giovanili preziosissime come i due rilievi marmorei la Madonna della Scala e la Battaglia dei Centauri ai quali si deve aggiungere la prestigiosa collezione di disegni, la più consistente al mondo, composta da 205 fogli autografi.

-Sempre a Firenze, è unica la visita alla Stanza segreta di Michelangelo: un piccolo ambiente, scoperto per caso nel 1975, al quale si accede dalla Sagrestia Nuova della Basilica di san Lorenzo. Qui il maestro si rifugiò per un paio di mesi nel 1530, utilizzando i muri come una sorta di sketchbook, per “abbozzare” alcune sue idee per le opere della Sagrestia Nuova.

-A Carrara esiste il CARMI, un museo che racconta il rapporto tra Michelangelo e la terra di origine del materiale più nobile in assoluto per la scultura: il marmo.  Nel 1497 Michelangelo intraprese il suo primo viaggio a Carrara e dopo la visita alle cave di marmo decise di dedicarsi alla sua vocazione: la scultura. Implicazioni biografiche e professionali, testimoniate anche dalla carta geografica che dà conto dei viaggi continui di Michelangelo a Carrara, vengono declinate nelle sale attraverso il ‘paragone delle arti’, pittura, scultura e architettura. Il percorso espositivo si estende lungo sei sale tematiche dove si trovano riproduzioni dei capolavori, ologrammi di opere come il David oltre che video, fotografie, stampe e documenti storici.

Le Alpi Apuane Qui si trovano di fatto le cave, la seconda casa di Michelangelo, dove lo scultore sceglieva personalmente i blocchi di pietra per le sue opere. Un lavoro di selezione ed estrazione che impiegava molti mesi, sino ad otto, e che costrinse Michelangelo addirittura a progettare una strada, ancora esistente, per il trasporto a valle dei marmi. Una visita a questi luoghi lunari, pieni di fascino, consente di connettersi con l’energia di questi spazi e di comprendere appieno l’idea di Michelangelo che il marmo contenesse già in sé le figure e che compito dell’artista fosse quello di liberarle dalle costrizioni della materia.

(In foto MURALES DAVID di KOBRA – Foto di Maura Crudeli)

Terme toscane

Temi: newsletter numero 20 Terme toscane

Le terme di Boccaccio

Nel 2025 si celebrano i 650 anni dalla morte dello scrittore di Giovanni Boccaccio, insieme a Dante e Petrarca uno dei padri della lingua italiana. Il suo Decameron, ambientato ai tempi della peste del 1384, racconta di 10 giovani che riparano in una villa dove passano il tempo raccontandosi storie. Cento novelle raccontate per “rigenerarsi”, allontanando la paura dal contagio. Un rifugio che può essere idealmente paragonato ad un soggiorno termale, ai suoi effetti benefici sia per la salute che per lo spirito. Ed il paragone non è azzardato poiché in una delle novelle più famose, vengono citate le terme di San Casciano dei Bagni. Qui si stava infatti recando l’Abate di Cluny, percorrendo la Via Francigena, per curare un forte mal di stomaco, prima di essere rapito da Ghino di Tacco, il Robin Hood italiano.

Famose nel Medioevo, ma frequentate da etruschi e romani, come testimoniano i continui ritrovamenti archeologici, oggi le acque a 42° del Fonteverde Thermal Retreat garantiscono bagni rigeneranti, immersi nelle spettacolari piscine panoramiche aperte sul paesaggio collinare. Nel Centro spa, trattamenti beauty di ultima generazione e percorsi personalizzati di medicina estetica. (https://www.fonteverdespa.com/holistic-wellness-retreat/equilibrium-medical-spa-diet/).

A soli 10 km da Certaldo, il prezioso borgo medievale che ha dato i natali a Boccaccio, a Gambassi Terme, si trovano le Terme della Via Francigena, immerse nel paesaggio di colline e uliveti attraversato dai pellegrini medievali e dai moderni escursionisti. Un parco secolare accoglie il centro benessere i cui trattamenti sfruttano le proprietà e le potenzialità dell’Acqua Salsa di Pillo, rinomata per i suoi effetti benefici sull’intero organismo.  Oltre alle cure idropiniche, la zona vapore offre percorsi olistici pensati per il riassetto di corpo e mente e percorsi emozionali con docce aromatiche e cromoterapiche. Il Parco Benestare, che accoglie lo stabilimento termale,  è un’area naturale immersa nel verde, costellata di fonti, polle e affioramenti di acqua liberamente visitabili.

(In foto, Certaldo, ph. Guido Cozzi)

Mostre

Temi: Mostre newsletter numero 20

Vernici di marzo in toscana

MADE IN ITALY. DESTINAZIONE AMERICA 1945-1954

Dal 5 aprile al 29 giugno 2025

LUOGO: Fondazione Ragghianti – Lucca

Un viaggio nel design e nella creatività italiani del dopoguerra che documenta l’evoluzione della produzione artistica, artigianale e industriale italiana negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, evidenziando l’importanza del rapporto con gli Stati Uniti nel favorire lo sviluppo e la promozione del designed and made in Italy. Dai vetri Venini alle ceramiche di Giò Ponti, Lucio Fontana e Fausto Melotti, passando per le calzature di Salvatore Ferragamo, la mostra racconta, con un forte taglio interdisciplinare, un periodo di grande fermento creativo e di rilancio internazionale attraverso opere pittoriche, scultoree e grafiche, oggetti d’arte applicata e di design, accessori di moda, disegni di allestimenti, prodotti e documentazioni.

DANIEL BUREN – FARE, DISFARE, RIFARE

Dall’ 8 marzo al 27 luglio 2025

LUOGO: Palazzo Buontalenti – Pistoia

Una mostra antologica su una delle personalità più autorevoli del contemporaneo. L’esposizione si concentra, in particolare, sul legame di Daniel Buren con l’Italia e la Toscana con opere storiche e pensate site specific. Si esplorano i temi principali della ricerca dell’artista francese, come il rapporto tra arte e ambiente esplorato attraverso l’uso di forme, colori, materiali diversi.

THOMAS J PRICE IN FLORENCE

Dal 14 marzo al 11 giugno 2025.

LUOGO: Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria, Museo del Novecento – Firenze

Celebre per le sue sculture figurative di grandi dimensioni che mettendo in risalto il valore intrinseco dell’individuo, le opere sono sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva. La mostra progettata per le sale di Palazzo Vecchio presenta opere scultoree di varia scala allestite all’interno della collezione permanente del museo civico.  Completano due bronzi all’aperto, uno nel cortile del Museo Novecento e una scultura dorata di 3,6 metri di altezza che dialoga con le opere storiche in Piazza della Signoria.

 

TRACEY EMIN. SEX AND SOLITUDE

Dal 16 marzo al 20 luglio 2025

LUOGO: Palazzo Strozzi – Firenze

Oltre 60 opere dell’artista inglese che spaziando tra le tecniche (pittura, scultura, video, fotografia) ed i materiali, che con una modalità diretta e cruda, esplorano i temi della sessualità, della solitudine, che da momenti di vulnerabilità e intimità, si fanno metafora dell’esistenza. La mostra include anche nuove produzioni, realizzate specificamente per l’evento espositivo, evidenziando la capacità di Emin di trasformare esperienze personali ed intime, in opere potenti.

FEDERICO GALEOTTI – MURBLE DUST: FROM THE SPACE

VINCENZO MARSIGLIA. STARS AND DUST

Dal 29 marzo al 1 giugno e dal 29 marzo al 28 settembre

LUOGO: MudaC – Carrara

Due artisti in contemporanea che lavorano con la polvere di marmo, simbolo della tradizione di Carrara e della sua identità, che diventa per Galeotti il mezzo attraverso cui l’artista esplora il concetto di memoria, non solo memoria fisica, ma anche simbolica. U viaggio che collega lo spazio fisico e quello simbolico, unendo la memoria storica delle impronte lasciate dall’uomo sulla Luna con il segno che ognuno di noi imprime nel proprio ambiente, nella propria vita. Marmo che si fa polvere e diventa tessuto particolarissimo per l’opera Wrapped Marble di Marsiglia.

(In foto, Radiana Sangiorgi, Formella a rilievo in ceramica con caravella, s.d., Liceo artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino)

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