L’artigianato, quando incontra la tecnologia e il design, in Toscana produce eccellenze. È il caso delle strepitose macchine da caffè La Marzocco, considerate le Rolls Royce del settore. Sono quelle che, ad esempio, Starbucks ha utilizzato in tutto il mondo dalle origini al 2006, quando la multinazionale americana ha scelto di usare macchine automatiche. A quel punto l’azienda fiorentina, fondata nel 1927 dai fratelli Bambi, ha abbandonato la collaborazione per non rinunciare ai propri standard di qualità: inarrivabili.
In oltre novant’anni La Marzocco si è costruita una reputazione attraverso la grande attenzione alla qualità, al risultato in tazza ed allo stile, a una serie di tecnologie e brevetti rivoluzionari. Tutti i modelli, compresi gli ultimi nati per il consumatore finale, sono realizzati a mano ed esportati nelle migliori caffetterie, nei più raffinati ristoranti e nelle case in più di cento paesi del mondo. Una produzione così prestigiosa meritava un luogo di formazione, conoscenza e innovazione come l’Accademia del caffè espresso: un hub culturale dedicato ad analisi, ricerca e divulgazione sul caffè espresso e, al tempo stesso, un modello umanistico e punto di riferimento per la cultura italiana realizzato sulle colline di Fiesole, nelle vecchie officine. Manco a dirlo, i dipendenti dispongono, all’interno del luogo di produzione attuale, spazi per godersi un caffè: sarà anche per questo che La Marzocco ha raggiunto, per l’anno 2024-2025, gli standard che la certificano Great place To work.