Eventi
A maggio la Toscana celebra la grande musica
Il Maggio Musicale Fiorentino è il più antico festival musicale d’Italia, nato nel 1933 su iniziativa del mecenate Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano è diventato un vero e proprio centro nevralgico di divulgazione musicale. Le scelte inedite, i componimenti contemporanei, la particolare attenzione all’opera lirica hanno fatto spiccare questo festival, fino a farlo diventare uno dei più importanti d’Europa.
La sua ragion d’essere si ispira alla tradizione fiorentina e toscana del Calendimaggio, una ricorrenza che cadeva il primo giorno di maggio e prevedeva sfilate, cortei e banchetti per le strade, in segno di ringraziamento per l’arrivo della bella stagione. Canzoni, dette “maggi”, venivano intonate da gruppi di bambini, di giovani e di ragazze che per l’occasione indossavano ornamenti floreali per festeggiare l’antica gioia di vivere ed omaggiare una stagione spensierata.
Ai giorni nostri, “il Maggio” si celebra ad altissimo livello con spettacoli nei maggiori teatri di Firenze. Quartier generale è però il Teatro del Maggio Musicale che propone un ricco cartellone di spettacoli, sino a inizio luglio, con tre opere liriche, un balletto inedito di Roberto Bolle su Caravaggio, e grandissimi concerti, ad esempio quello affidato alla direzione di Antonio Pappano con la London Symphony Orchestra.
https://www.maggiofiorentino.com/event_season/87%C2%B0-festival-del-maggio-musicale-fiorentino
In Maremma si inaugura un nuovo parco di arte contemporanea
Nell’entroterra maremmano, in quella parte definita il “Triangolo del tufo in Maremma” con i borghi di Pitigliano, Sovana e Sorano, è nato un progetto di land art che desidera porre in dialogo questa terra carica di storia e di cultura che affonda le proprie radici in un passato lontano con le creazioni di artisti contemporanei in grado di rinnovare e reinventare un’eredità costituita da: necropoli etrusche, insediamenti rupestri, borghi medioevali, città scavate nel tufo, testimonianze di una ricchezza senza pari.
Un giardino di due ettari, nei pressi di Sovana, dove 22 artisti contemporanei di rilevanza sia nazionale che internazionale, hanno realizzato sculture in dialogo tra di loro e con il paesaggio. Non solo, le opere interpretano ed elaborano le tracce del passato, trasformandole in nuove visioni artistiche che evocano i miti, le leggende e la memoria storica del territorio, in un’esperienza che coniuga l’estetica dell’arte contemporanea con il fascino senza tempo del luogo.
La Maremma si conferma terra di ispirazione per gli artisti del contemporaneo, qui la bellezza della natura si trasforma in spazio espositivo. I suoi paesaggi, dalle colline al mare, sono abitati da presenze artistiche in molti parchi di arte contemporanea come il Giardino dei Suoni di Paul Fuchs a Boccheggiano, Il Giardino di Daniel Spoerri a Seggiano, Il Giardino Viaggio di Ritorno nei pressi di Castiglione della Pescaia, e il Giardino dei Tarocchi di Niki de Sain Phalle a Capalbio. A questi si aggiunge il festival Hypermaremma, la manifestazione giunta alla sesta edizione, che arricchisce, da aprile ad ottobre, il territorio della Maremma con nuovi interventi artistici site specific, alcuni dei quali divenuti permanenti.
La Toscana dei cammini
Camminare sui colli di Firenze sulle tracce di “Camera con Vista”
Gite fuori porta e passeggiate che diventano veri e propri trekking sulle orme di un film premio Oscar.
Numerose strade e piazze monumentali del centro storico di Firenze sono state lo scenario di importanti film d’autore. Proprio tra i suoi palazzi dorati e la luce che accarezza il fiume Arno, ha preso vita Camera con Vista, celebre romanzo di E.M. Forster e poi indimenticabile film diretto da James Ivory. Ma l’incanto non finisce tra gli edifici storici e le mura della città: la vera magia si svela uscendo a piedi del centro, camminando verso i colli, là dove la protagonista Lucy Honeychurch si perde, si ritrova… e forse si innamora.
Dalla vivace Piazza della Signoria, passando per il Ponte Vecchio e la mistica Basilica di Santa Croce, si può intraprendere un viaggio lento che conduce oltre la città, verso la campagna fiorentina che tanto ha affascinato la protagonista inglese (e la comunità di britannici di ieri e di oggi). I primi passi possono portarci sulla tappa della Via degli Dei che si snoda verso Fiesole. Salendo dolcemente tra ville, cipressi e silenzi, si arriva su uno dei balconi naturali più belli d’Italia, dove lo sguardo abbraccia interamente Firenze. Questo scenario campestre è indimenticabile tanto nel libro quanto nel film.
Un altro percorso suggestivo si trova a sud, lungo la Via Romea Sanese, attraverso antichi camminamenti, come la ripida e nascosta Via Erta Canina, fino ad Arcetri. Tra vigne, oliveti e dimore storiche, s’innalza la Torre del Gallo, punto di riferimento per il camminatore moderno come lo era per Lucy, affascinata da ogni scorcio. La Via Romea Sanese continua poi nel tripudio di colline del Chianti fino a Siena.
Queste due direttive suggeriscono delle lunghe passeggiate e gite fuori porta che diventano veri e propri trekking grazie alla sentieristica CAI (Club Alpino Italiano) che si ramifica tra le strade, le ville, gli uliveti delle colline attorno al centro storico. Escursioni da vivere portando con sé il libro Camera con vista e leggendo qualche pagina fermandosi negli scorci più panoramici.
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In foto: Firenze vista da Fiesole
Vetrina Toscana
Il buon gusto della settima arte
Per i cinefili che amano visitare il luoghi dove sono stati girati film memorabili, la Toscana offre molte possibilità anche di abbinamento a prodotti del territorio, per rendere l’esperienza ancora più indimenticabile. Noi vi suggeriamo un “menù” con alcuni “pairing” tutti da provare.
A Pienza sono stati girati due grandi cult: “Il Gladiatore” di Ridley Scott e a Sant’anna in Camprena “Il paziente inglese” di Anthony Minghella. Dopo la visita dei set suggeriamo di abbinare un sostanzioso piatto di Pici e un calice di Brunello di Montalcino DOCG. Per chi ha amato “Miracle in St. Anna” di Spike Lee suggeriamo di ripercorrere gli scenari delle colline lucchesi. Un’immersione nella natura con magari un picnic e una bruschetta con l’olio extravergine di oliva Lucca DOP e un bicchiere di Montecarlo DOC. Consigliamo una sosta a Lucca dove è stato girato il film, a breve in uscita, “Tower Stories- Lucca Mortis” di Peter Greenaway e la degustazione del dolce tipico: il buccellato. Una sosta in Casentino per ripercorrere i luoghi de “Il ciclone” di Leonardo Pieraccioni da vedere e rivedere gustandosi uno street food caratteristico della zona: il tortello alla lastra. Come resistere alle curve sinuose del Romito che corre lungo la scogliera di Castiglioncello: qui fu girata la celebre pellicola di Dino Risi “Il sorpasso” da gustare con un cacciucco o un bel trancio di palamita. Per chiudere a Firenze dove è stato girato integralmente “Caruso Pascoski di padre polacco” di Francesco Nuti, dove il cibo è protagonista anche nella pellicola nella celeberrima sequenza in cui il regista e attore toscano attribuisce ai salumi della tradizione delle preferenze politiche: “La mortadella è buonissima, non c’è niente da fare, è proprio buona. La mortadella è comunista. Il salame socialista. Il prosciutto è democristiano. La coppa…liberale. Le salcicce, repubblicane. Il prosciutto cotto è fascista!….La finocchiona è radicale”. Da assaporare rigorosamente con un panino al lampredotto e salsa verde oppure con la finocchiona IGP.
Per ristoranti, botteghe e esperienze enogastronomiche da abbinare www.vetrina.toscana.it
Cicloturismo
Ciak si pedala: itinerari Cicloturistici sulle Orme del Cinema
La Toscana, terra di artisti, poeti e registi, è da sempre una musa ispiratrice e un set cinematografico d’eccezione. Ma in sella a una bicicletta, questa regione non è solo sfondo: diventa protagonista assoluta di un viaggio emozionante tra colline, vigneti e borghi da sogno.
Abbiamo selezionato quattro itinerari cicloturistici per scoprire le location più iconiche del grande schermo, pedalando tra arte, natura e cinema. Un’occasione unica per vivere la magia dei film da protagonista!
Io Ballo Sola (Stealing Beauty)
Tra le vigne del Chianti per celebrare il premio oscar Bernardo Bertolucci, che scelse il casolare “Podernovi”, all’interno dell’omonimo e scenografico vigneto a Brolio nella Tenuta Ricasoli. Da Castello di Brolio a Gaiole si prosegue inseguendo le scene del film su strade bianche che conducono in località Pianella, nel magnifico scenario della Villa di Geggiano Bianchi Bandinelli, nel comune di Castelnuovo Berardenga, e poi ancora alle sorgenti termali Acqua Borra a Monteaperti
Il Gladiatore
La Val d’Orcia, con i suoi cipressi solitari, le crete sinuose e i borghi medievali di Pienza e San Quirico d’Orcia, è stata la scenografia naturale di questo capolavoro di Ridley Scott premiato con cinque premi oscar. Indimenticabile la scena finale in cui l’attore cammina negli immaginari Campi Elisi girata a Pienza nei campi dell’antica Pieve di Corsignano, mentre il casolare del generale si trova nei pressi di San Quirico d’Orcia ed è facilmente riconoscibile il viale con i cipressi che appare nel film e conduce al luogo da cui arrivano i soldati. Entrambi i luoghi sono facilmente raggiungibili e ormai meta di “pellegrinaggio” per i numerosi fan, ma raggiungerli in bicicletta all’interno di un percorso che condivide anche la storia di altri personaggi famosi come Federico Barbarossa e Papa Pio II rende tutto più epico.
https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/barbarossa-tour/
Under the Tuscan sun
Cortona con il film basato sul libro autobiografico di Frances Mayes ha mostrato al mondo i luoghi a lei cari, ispirando migliaia di persone a trasferirsi in Toscana. Pedalare da piazza Signorelli a Piazza della Repubblica, attraversare i giardini del Parterre per raggiungere Villa Bramasole per sentirsi protagonisti del film e vivere appieno la dolce vita. Da qui partire per il percorso delle Bonifiche della Valdichiana, per vivere atmosfere bucoliche in un’alternanza di fattorie, campi di girasole, borghi e arte.
https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/percorso-delle-bonifiche-della-valdichiana/
007 Quantum of Solace
Il 22º capitolo della serie di James Bond ha scelto la Toscana e in particolare Piazza del Campo a Siena con il Palio come sfondo di scene adrenaliniche ma anche Talamone in cui Daniel Craig ritrova Giancarlo Giannini e poi ancora le cave di Carrara. Il percorso consigliato per vivere le atmosfere e i momenti concitati in cui Palio e cavalli sono in primo piano
https://www.visittuscany.com/it/itinerari-bike/siena-anello-fuori-le-mura/
Made in Tuscany
L’artigianato toscano, “star” nascosta del cinema
Se pensiamo a film come Il diavolo veste Prada, o altri che hanno la Toscana nel titolo (quasi una serie, da Under the Tuscan Sun in poi), risulta palese il fascino che questa regione o le sue aziende esercitano nel mondo del cinema. Un fascino esteso a tante competenze (sarti, costumisti, truccatori, esperti di racconto per immagini…), che possono usufruire di un’offerta formativa ed entrare a far parte del processo della realizzazione di un prodotto audiovisivo grazie a Manifatture digitali cinema, soggetto di Toscana Film Commission e dei Comuni di Prato e Pistoia.
Il coinvolgimento degli artigiani è a Prato, altre sedi stanno sviluppando ulteriori specializzazioni: a Pistoia ci si occupa di scenografia; a Siena di composizione ed esecuzione di musica per il cinema grazie all’Accademia Chigiana; a Pisa di tecnologie digitali avanzate e della ricerca scientifica.
Il rapporto tra la manualità e l’inventiva toscane si alimenta di infiniti esempi. Caso emblematico quello del piccolo produttore di cappelli, Bertacchi, che partendo da Siena ha aperto punti vendita anche a Lucca e a Vancouver e, proprio in Canada, sta spopolando con le sue realizzazioni nelle serie televisive e nei film. A proposito di cappelli, quelli di paglia di Firenze (per la verità realizzati a Signa) sono stati utilizzati in decine di film dalle più grandi star internazionali (rimanendo al femminile, da Catherine Denevue a Penélope Cruz da Meryl Streep a Sofia Loren come anche da Julia Roberts in Pretty Woman o da Madonna in Evita. Analogo successo hanno avuto i capi realizzati con il panno del Casentino. E ancora: in Blade Runner Harrison Ford sorseggia un whisky nel bicchiere disegnato da Cini Boeri per Arnoldo di Cambio, azienda di Colle di Val d’Elsa. Clint Eastwood nei western ha sempre in bocca un sigaro toscano. Poi, cosa sarebbe Vacanze romane senza Gegory Peck e Audrey Hepburn sulla Vespa della Piaggio di Pontedera (Pisa)?
Toscana Sostenibile
Sulle tracce de Il paziente inglese
Chi ha amato Il paziente inglese, capolavoro di Anthony Minghella vincitore di 9 Oscar, ricorderà la potenza visiva delle sue ambientazioni: colline dorate, silenzi avvolgenti, cipressi che punteggiano il paesaggio. Gran parte delle scene italiane è stata girata in Val d’Orcia, nel sud della Toscana, una terra che ha saputo conservare nel tempo la sua bellezza autentica.
Tra i luoghi più iconici del film c’è il Monastero di Sant’Anna in Camprena, poco fuori da Pienza. Questo ex convento benedettino, oggi struttura ricettiva sostenibile, è immerso in una campagna che sembra fuori dal tempo. Usato nel film come ospedale militare, oggi accoglie viaggiatori in cerca di silenzio, paesaggi e autenticità.
Ma ripercorrere le tracce del film è anche un invito a vivere la Toscana con lentezza, scegliendo un approccio di turismo consapevole, che privilegia le esperienze genuine e il contatto con le comunità locali.
Turismo lento tra le colline del cinema
Viaggiare in Val d’Orcia sulle orme del film significa:
– Camminare o pedalare lungo i sentieri tra Pienza, Monticchiello e San Quirico d’Orcia, immersi in scenari che sembrano sospesi;
– Dormire in agriturismi biologici e piccoli borghi dove il tempo ha un ritmo diverso;
– Assaporare la cucina locale con calma, nei mercati contadini o sulle terrazze delle trattorie con vista;
– Partecipare a laboratori artigianali, mostre, eventi culturali e dialogare con chi vive e lavora questo territorio ogni giorno.
La bellezza raccontata dal film è ancora lì, intatta. E invita chi arriva a non guardare solo, ma vivere: respirare, ascoltare, rallentare. Come in un’inquadratura che cattura ogni dettaglio.
Foto: Ph Gabriele Forti – Proprietario: Società Agricola Utopia
Cultura
Carrara, una meta da film
C’è un legame profondo che unisce Carrara, e in particolare le sue cave di marmo, al cinema quasi dalle sue origini. Furono i fratelli Lumiere nel 1897 i primi a trasformarle in un set realizzando un cortometraggio dal titolo “Train sortant d’un tunnel” (Treno che esce da un tunnel) che riprendeva la locomotiva della ferrovia marmifera, segnando una delle prime apparizioni di questo luogo sul grande schermo. Nel 2025 il film “the brutalist “firmato Brady Corbet e vincitore di 3 premio Oscar, ha trasformato in epicentro visivo ancora la potenza scultorea delle cave di marmo di Carrara. Ma il viaggio narrativo e visivo del film non si è ferma qui, snodandosi attraverso altre location legate alla città di Carrara. Le riprese del film, in collaborazione con Toscana film Commission, si sono svolte a Carrara nel 2023, tra il centro storico della città, Corso Rosselli, la Drogheria Riacci e la Cava Corsi a Colonnata. Le cave di marmo non sono semplicemente un luogo di estrazione, ma rappresentano un paesaggio imponente, una testimonianza millenaria della forza della natura e dell’ingegno umano. Le profonde incisioni nella montagna, le bianche pareti rocciose che guardano il cielo, creano una scenografia naturale di una bellezza aspra e monumentale, che rispecchia l’estetica brutalista che dà il titolo al film.
The Brutalist è la storia dell’architetto brutalità ebreo László Tóth emigrato dall’Ungheria negli Stati Uniti nel 1947. L’architettura brutalista, fiorita tra gli anni ’50 e ’70, celebra l’onestà dei materiali, spesso lasciati a vista nella loro forma grezza, come il cemento a vista o la pietra naturale. Sebbene il marmo di Carrara non sia il materiale “povero” tipicamente associato al brutalismo, la sua presenza scultorea e la diretta provenienza dalla montagna trovano una risonanza con alcuni principi fondamentali di questa corrente. Tra il cortometraggio dei Lumière e il film da Oscar di Corbet, Carrara è stata set cinematografico privilegiato di una correlata di altri film, alcuni dei quali dedicati a Michelangelo, che proprio nelle cave apuane si procurava il marmo per le sue opere. Michelangelo Infinito (2018), film – documentario su Michelangelo Buonarroti, diretto da Emanuele Imbucci, Il peccato – Il furore di Michelangelo (2019), diretto da Andrej Konncalovskij, sempre dedicato al grande artista. Ma le cave hanno ospitato anche le riprese di Quantum of Solace (2008), il ventiduesimo film della saga di James Bond. Non sono mancate le commedie come Al lupo al lupo (1992), di Carlo Verdone girato nella città e il drammatico Doppio passo (2022) di Lorenzo Borghini. Andando più indietro nel tempo I figli di nessuno (1951), un dramma con Amedeo Nazzari e La fossa degli angeli (1937), un dramma diretto da Carlo Ludovico Bragaglia e interamente ambientato nelle cave di marmo di Carrara, il suo titolo originario era non a caso “Marmo”.
Terme toscane
Le terme toscane: location per film da oscar
La Toscana ha sempre affascinato i grandi registi, anche internazionali, che spesso e volentieri l’hanno scelta come set cinematografico. Con i suoi panorami mozzafiato, le città d’arte, il mare, la storia e cultura, i film girati in Toscana non si contano e praticamente in ogni angolo della regione è stato immortalato in qualche pellicola. Tra tutti i film ambientati in Toscana, ce ne sono però alcuni che hanno scelto l’eleganza degli ambienti termali fin de siècle di Montecatini, l’atmosfera a tutto relax di Chianciano Terme, l’unicità di borghi termali come Bagno Vignoni o la spettacolarità degli ambienti naturali come la Grotta Giusti a Monsummano Terme.
8 e Mezzo, il capolavoro del maestro del cinema italiano Federico Fellini, vincitore di due Oscar, è stato girato in un palazzo ispirato alle Terme di Chianciano, il luogo della “dolce vita” della Valdichiana, frequentato abitualmente dal regista. Altre scene sono state girate nella magnifica location del padiglione regina delle Terme Tamerici di Montecatini. Sempre a Montecatini, che nel 2021 è entrata nella lista Patrimonio Mondiale Unesco come una delle città termali europee del circuito “The Great Spa Towns of Europe”, è stato girato il film Oci ciornie di Nikita Michalkov,
tra le architetture marmoree e i parchi all’italiana delle Terme Tettuccio e delle Terme Leopoldine. Il film italiano La felicità è un sistema complesso, di Gianni Zanasi, ha sfruttato le ambientazioni uniche della Grotta Giusti, la grotta naturale a Monsummano Terme riconosciuta come ovvero la migliore Grotta Termale Naturale al mondo, all’interno dei World Spa Awards 2024.
Bagno Vignoni è stata scelta dal regista Andrej Tarkovskij per le ambientazioni di Nostalghia film che ha contribuito ad incrementare la fama del gioiello termale della Val d’Orcia, così come la serie TV I Medici con Dustin Hoffman. L’ultima produzione ad innamorarsi della grande vasca termale al centro del borgo, è stata quella di La dolce vita, commedia romantica di Netflix del 2024.
(Ph. Nicola Santini)
Mostre
Vernici di maggio in Toscana
RAZZA UMANA
Dal 17 Aprile al 29 Giugno 2025
LUOGO: PALAZZO BLU – Pisa
Le sale di Palazzo Blu aprono ad una moltitudine di ritratti fotografici raccolti negli anni dal grande maestro della fotografia e dal suo Studio. Più di 500 immagini, in varie dimensioni, oggi vengono esposte a Palazzo Blu per la prima volta e sono parte del percorso della mostra che, ai volti ‘locali’, affianca i tanti volti raccolti nel mondo. Completa il progetto, il racconto di alcune tra le immagini iconiche di cui Toscani è stato autore e che hanno contrassegnato la sua straordinaria carriera. Toscani sosteneva che “l’unico vero obiettivo dell’arte è testimoniare la condizione umana”, per questo ha girato il mondo ritraendo esseri umani, allestendo di volta in volta uno studio fotografico itinerante. Da questa modalità di lavoro è nato un progetto /mostra che è passato per molti luoghi, ogni volta aprendo un set per poter aggiungere nuovi volti agli scatti già esistenti, “mi commuovo di fronte all’unicità di ogni individuo e per questo fotografo gli esseri umani nelle molteplici espressioni”.
PATRIZIO FRACASSI
Sino al 2 giugno 2025
LUOGO: Magazzini del Sale – Siena
Morto a soli 28 anni nel 1903, lo scultore Patrizio Fracassi esprime nelle sue opere tutta l’inquietudine e l’intensità della sua generazione. Con una ricerca profonda e personale, riuscì ad esprimersi in tematiche universali anche usando, per le sue indagini, mezzi all’epoca all’avanguardia come la fotografia.
ANDREA SALVATORI. UNA FRAGILE ARMONIA
Sino al 13 luglio 2025
LUOGO: Il Cassero per la scultura italiana dell’Ottocento e del Novecento – Museo Civico di Montevarchi
Le ironiche e raffinate ceramiche di Salvadori sono poste in dialogo con la collezione permanente del museo per riflettere tra continuità ed innovazione. Attraverso il ready made, statuine kitsch, oggetti di recupero e icone dell’arte si trasformano in nuove narrazioni colte e sovvertitrici.
GIANNI BERENGO GARDIN. LE FOTO COMMENTATE
Sino al 30 settembre 2025
LUOGO: Centro Studi Espositivo Santa Maria Maddalena – Volterra
Oltre ottant’anni di storia, filtrati dallo sguardo di Gianni Berengo Gardin, maestro della fotografia italiana e reinterpretati dalle parole di personalità che con lui hanno condiviso percorsi, visioni e amicizie. Le sue immagini sempre in bianco e nero, documenti di realtà rigorosi ed umani, sono entrati a far parte dell’immaginario collettivo e della memoria visiva italiana.
GEOGRAFIE IMMAGINARIE. HUGO PRATT
Sino al 18 ottobre 2025
LUOGO: Palazzo delle Papesse -Siena
La mostra celebra il trentesimo anniversario dalla scomparsa di Hugo Pratt, riconosciuto globalmente come uno dei più influenti disegnatori di fumetti, il visionario creatore di Corto Maltese. Il suo stile narrativo unico è raccontato dall’esposizione attraverso una vasta collezione di strisce a fumetti, opere grafiche e acquerelli.
JACOB HASHIMOTO “PATH TO THE SKY”
Dal 22 maggio al 28 settembre 2025
LUOGO: Santa Maria Della Scala – Siena
Nella Corticella e nella Strada Interna, al terzo livello del museo, una cascata di piccoli aquiloni di stoffa “creata appositamente per l’architettura museale e sarà un omaggio alla città, alla sua gente è al suo cammino verso il futuro”.
COSTRUIRE COMUNITÀ
Dal 30 maggio all’autunno
LUOGO: Centro Pecci di Prato
Un tris di mostre che comincerà con “Smisurata Opere XXL dalla collezione del Centro Pecci” (sino all’8 settembre) un’esposizione dedicata alle opere di grande formato. Stessa data per l’opening della prima personale dell’artista contemporaneo Davide Stucchi dal titolo “Light Lights”, in mostra grandi sculture luminose che trasformeranno la percezione dello spazio espositivo e del corpo dei visitatori (sino al 2 novembre). Il 30 maggio sarà presentata anche una nuova acquisizione: l’opera video “La marcia dell’uomo” di Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi, che ha come oggetto le repressioni culturali e i grandi rimossi della storia come il colonialismo italiano in Africa, un viaggio dalla fine dell’800 agli anni Sessanta.
LORENZO BONECHI. CITTÀ CELESTI
LUOGO: Museo Novecento – Firenze
Il Museo Novecento chiude le celebrazioni per i dieci anni dalla propria inaugurazione con una retrospettiva dedicata a Lorenzo Bonechi artista toscano, prematuramente scomparso, profondamente legato alla sua terra della quale esplora, nei suoi lavori, l’imprescindibile tradizione artistica pittorica e scultorea.
Crediti immagine di copertina: Razza Umana- Oliviero Toscani Studio
Vernissage di aprile in Toscana
PER FORZA DI LEVARE. MICHELANGELO SCULTORE NELLE FOTOGRAFIE DEGLI ARCHIVI ALINARI
Dal 18 aprile al 26 ottobre 2025
LUOGO: CARMI – Carrara (Massa Carrara)
Dedicata all’opera artistica di Michelangelo Buonarroti, icona indiscussa dell’arte nel Rinascimento, nell’anno in cui la Regione Toscana celebra i 550 anni dalla sua nascita. L’esposizione davvero notevole, realizzata in collaborazione con Fondazione Alinari per la fotografia, ripercorre le tappe fondamentali dell’impegno dei Fratelli Alinari nella documentazione dell’opera scultorea di Michelangelo attraverso i capolavori di Firenze, Roma, Milano e Parigi, presentando immagini realizzate a partire dagli anni Cinquanta dell’Ottocento. Emerge la sfida, affrontata dai grandi fotografi, di immortalare i capolavori del “Divin Artista”, traducendo con il mezzo fotografico la tridimensionalità della scultura. Un’esposizione unica, che mette in luce sguardi particolari e interpretazioni visive sorprendenti, risultato dell’incontro del genio di Michelangelo con quello dei fotografi, impegnati nella mappatura e nella trasmissione del patrimonio storico-artistico italiano.
(Per l’immagine di copertina: Anderson, Michelangelo Buonarroti, David, Galleria dell’Accademia, Firenze, 1890-1900, stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze.)
TIME FOR WOMEN! EMPOWERING VISIONS IN 20 YEARS OF THE MAX MARA ART PRIZE FOR WOMEN
Dal 17 aprile al 31 agosto 2025.
LUOGO: Strozzina di Palazzo Strozzi – Firenze
Pittura, video, scultura, installazione si alterneranno in un percorso di riflessione su temi come l’identità, la memoria, il corpo, la società e la politica. Due decenni di innovazione artistica e creatività al femminile presentano, per la prima volta tutti insieme, i progetti delle nove artiste vincitrici del Max Mara art Prize for women, opere concepite in seguito alle loro residenze artistiche in Italia, passaggio centrale del premio.
GIOVAN BATTISTA FOGGINI (1652-1725). ARCHITETTO E SCULTORE GRANDUCALE
Dal 9 aprile al 9 settembre 2025.
LUOGO: Palazzo Medici Riccardi – Firenze
Uno degli artisti più influenti della Firenze tardo-medicea, viene celebrato attraverso una grande mostra monografica che rappresenta un’occasione per approfondire l’arte e il lavoro di un maestro che ha segnato la storia dell’arte fiorentina e italiana, contribuendo a plasmare il linguaggio artistico della città durante un periodo di grande fermento culturale.
MINO TRAFELI. ESSERE MODERNI / DIVENTARE CONTEMPORANEI 1968-1947
Dal 28 marzo al 15 ottobre 2025.
LUOGO: Palazzo dei Priori – Volterra
La mostra è dedicata al primo scultore volterrano che abbia compiuto il passaggio decisivo dalla figurazione alla modernità fino al postmodernismo e alla contemporaneità dei linguaggi plastici. Opere che vanno dalle prime chine e opere in legno di matrice cubofuturista del 1947 fino alle sculture in ferro saldato e “cucito”, per arrivare al ciclo Figura e ambiente in bronzo unitamente a grandi tempere e dipinti degli anni Sessanta, un genere, quello pittorico, che in Trafeli poi convertirà nel corso dei decenni in sculture dipinte, cartelle grafiche e concetti spaziali.
CARAVAGGIO E IL NOVECENTO. ROBERTO LONGHI, ANNA BANTI
Dal 27 marzo al 20 luglio 2025.
LUOGO: Villa Bardini – Firenze
L’esposizione celebra il ruolo fondamentale che Longhi ebbe nella riscoperta di Caravaggio e del Seicento italiano. Racconta la straordinaria eredità Di Roberto Longhi e Anna Banti: offre un percorso attraverso la vita e l’Opera di una tra le coppie più influenti del panorama intellettuale italiano del XX secolo, il loro impegno nella divulgazione dell’arte e l’eredità che hanno lasciato alla cultura italiana e alla storia dell’arte. Un’importante collezione di opere d’arte, tra i capolavori esposti spiccano il `Ragazzo morso da un ramano” di Caravaggio, gli “Apostoli” di Ribera e una preziosa raccolta di dieci opere di Giorgio Morandi, donate personalmente dall’artista bolognese a Roberto Longhi e Anna Banti.
MARION BARUCH. UN PASSO AVANTI TANTI DIETRO
Da 15 marzo all’8 giugno 2025.
LUOGO: Museo Novecento – Firenze
La più ampia retrospettiva in un’istituzione italiana, alla grande artista cosmopolita e versatile nata a Timisoara nel 1929. «Per me il tessile è un qualcosa che vive e palpita, ne sento l’ineffabilità del respiro o il suo flusso, un flusso continuo che è anche quello dell’intera società, riflette la storia dell’umanità e, allo stesso tempo, la dimensione sociale del lavoro».
MUSEO TESSUTO PRATO “Velvet miAmor”, ovvero Velluto amore mio, meglio se millerighe di cotone egiziano, è il titolo della mostra allestita da oggi 8 MARZO all’8 giugno al Museo del Tessuto, https://rassegna.dominiocliente.it/imm2pdf/Image.aspx?&imgatt=KI8CE1&imganno=2025&imgkey=B1YK8XP0ZCBGL&rsdoc=1&tiplink=4
(Immagine di copertina dalla mostra del Carmi con Fondazione Alinari ADA-F-008441-0000. Anderson, Michelangelo Buonarroti, David, Galleria dell’Accademia, Firenze, 1890-1900, stampa fine art da digitalizzazione del negativo alla gelatina ai sali d’argento su lastra di vetro, Archivi Alinari, Firenze)
Vernici di marzo in toscana
MADE IN ITALY. DESTINAZIONE AMERICA 1945-1954
Dal 5 aprile al 29 giugno 2025
LUOGO: Fondazione Ragghianti – Lucca
Un viaggio nel design e nella creatività italiani del dopoguerra che documenta l’evoluzione della produzione artistica, artigianale e industriale italiana negli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, evidenziando l’importanza del rapporto con gli Stati Uniti nel favorire lo sviluppo e la promozione del designed and made in Italy. Dai vetri Venini alle ceramiche di Giò Ponti, Lucio Fontana e Fausto Melotti, passando per le calzature di Salvatore Ferragamo, la mostra racconta, con un forte taglio interdisciplinare, un periodo di grande fermento creativo e di rilancio internazionale attraverso opere pittoriche, scultoree e grafiche, oggetti d’arte applicata e di design, accessori di moda, disegni di allestimenti, prodotti e documentazioni.
DANIEL BUREN – FARE, DISFARE, RIFARE
Dall’ 8 marzo al 27 luglio 2025
LUOGO: Palazzo Buontalenti – Pistoia
Una mostra antologica su una delle personalità più autorevoli del contemporaneo. L’esposizione si concentra, in particolare, sul legame di Daniel Buren con l’Italia e la Toscana con opere storiche e pensate site specific. Si esplorano i temi principali della ricerca dell’artista francese, come il rapporto tra arte e ambiente esplorato attraverso l’uso di forme, colori, materiali diversi.
THOMAS J PRICE IN FLORENCE
Dal 14 marzo al 11 giugno 2025.
LUOGO: Palazzo Vecchio e Piazza della Signoria, Museo del Novecento – Firenze
Celebre per le sue sculture figurative di grandi dimensioni che mettendo in risalto il valore intrinseco dell’individuo, le opere sono sviluppate attraverso un approccio ibrido tra scultura tradizionale e tecnologia digitale intuitiva. La mostra progettata per le sale di Palazzo Vecchio presenta opere scultoree di varia scala allestite all’interno della collezione permanente del museo civico. Completano due bronzi all’aperto, uno nel cortile del Museo Novecento e una scultura dorata di 3,6 metri di altezza che dialoga con le opere storiche in Piazza della Signoria.
TRACEY EMIN. SEX AND SOLITUDE
Dal 16 marzo al 20 luglio 2025
LUOGO: Palazzo Strozzi – Firenze
Oltre 60 opere dell’artista inglese che spaziando tra le tecniche (pittura, scultura, video, fotografia) ed i materiali, che con una modalità diretta e cruda, esplorano i temi della sessualità, della solitudine, che da momenti di vulnerabilità e intimità, si fanno metafora dell’esistenza. La mostra include anche nuove produzioni, realizzate specificamente per l’evento espositivo, evidenziando la capacità di Emin di trasformare esperienze personali ed intime, in opere potenti.
FEDERICO GALEOTTI – MURBLE DUST: FROM THE SPACE
VINCENZO MARSIGLIA. STARS AND DUST
Dal 29 marzo al 1 giugno e dal 29 marzo al 28 settembre
LUOGO: MudaC – Carrara
Due artisti in contemporanea che lavorano con la polvere di marmo, simbolo della tradizione di Carrara e della sua identità, che diventa per Galeotti il mezzo attraverso cui l’artista esplora il concetto di memoria, non solo memoria fisica, ma anche simbolica. U viaggio che collega lo spazio fisico e quello simbolico, unendo la memoria storica delle impronte lasciate dall’uomo sulla Luna con il segno che ognuno di noi imprime nel proprio ambiente, nella propria vita. Marmo che si fa polvere e diventa tessuto particolarissimo per l’opera Wrapped Marble di Marsiglia.
(In foto, Radiana Sangiorgi, Formella a rilievo in ceramica con caravella, s.d., Liceo artistico di Porta Romana e Sesto Fiorentino)
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