Nel cuore del Chianti, la sostenibilità prende forma nei gesti quotidiani di chi coltiva la terra. Qui, l’agricoltura non è solo produzione: è presidio del paesaggio, cura dei sentieri, accoglienza diffusa. Sempre più aziende agricole scelgono di aprire i propri terreni al passaggio lento di camminatori e ciclisti, trasformando vigne, oliveti e boschi in luoghi di scoperta accessibili e rispettosi dell’ambiente.
Questa nuova visione dell’ospitalità nasce da un’alleanza tra agricoltori e territorio: i primi si fanno custodi attivi della mobilità dolce, garantendo manutenzione dei percorsi e offrendo punti di sosta “bike friendly”; il secondo risponde con una forma di turismo consapevole, attento alla qualità del tempo e delle relazioni.
Il risultato è un ecosistema che unisce paesaggio, agricoltura e comunità. Un modello in cui la sostenibilità non è un’etichetta, ma una pratica concreta, fatta di terra, fatica e bellezza. E dove l’agricoltore, oltre a produrre vino e olio, diventa anche guida, narratore, ponte tra la cultura locale e chi la attraversa con rispetto.
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