Se Lucca e i suoi dintorni sono un territorio così elegante lo si deve anche a una donna che ne ha tessuto la bellezza, apportando innovazione: Elisa Bonaparte Baciocchi, che tra le sorelle di Napoleone si distinse per ambizione e indipendenza. Fu donna lungimirante, capace di tessere relazioni e alleanze. Così, quando suo fratello diventò imperatore, le fu concesso il titolo di principessa di Piombino e nel 1805, anche quello di principessa di Lucca. Seppe dare impulso alle arti all’economia: un’attività che le valse, nel 1809, anche il titolo di Granduchessa di Toscana.
L’amore per i bagni termali e per le piante esotiche, che qui furono copiosamente trapiantate, è il suo lascito più grande alla città. Villa reale di Marlia, nel comune di Capannori, a circa 8 km dalle mura cittadine, ne è l’esempio più alto. Il suo primo nucleo era formato da un fortilizio abitato dal Duca di Tuscia, successivamente la proprietà passò a nobili famiglie di mercanti e banchieri lucchesi che trasformarono la fortezza in una residenza signorile. Ma fu Elisa Bonaparte Baciocchi a trasformarla, quando l’acquistò nel 1806, in palazzo ispirandosi alla Malmaison, residenza privata di Napoleone e Josephine alle porte di Parigi, e fu sempre lei a farne ridisegnare in parte il Parco secondo la moda del Giardino all’inglese.
Le camelie japoniche sono i fiori più conosciuti a Villa Marlia: ne sono presenti 40 specie. Elisa se le fece inviare dalla Reggia di Caserta e la loro fioritura è uno spettacolo di sensi che si rinnova ogni anno tra febbraio e aprile. Un invito per tutta la famiglia: i bambini sono ammaliati dalla grande quantità di specie botaniche e il prossimo 21 aprile, dalle 10 alle 18, ne avranno un’occasione in più perché potranno cimentarsi nella caccia al tesoro botanica, tra curiosità e indovinelli per scovare dove si nasconde il baule del tesoro, seguendo la mappa che verrà consegnata alla biglietteria. Ogni bimbo porterà a casa un piccolo premio. https://villarealedimarlia.it