Sale ed ambienti ristrutturati ed adeguati ai più moderni standard museali, recupero di spazi funzionali all’esposizione di opere fino ad oggi non visibili al pubblico, abbattimento delle barriere architettoniche e una nuova area destinata ad ospitare eventi e convegni.
Dal sopralluogo effettuato oggi dal presidente Eugenio Giani con i tecnici della Regione e Michele Mazzoni, direttore del Settore Opere pubbliche, si perfeziona il progetto per dare nuova vita alla casa intitolata a Rodolfo Siviero, collezionista, storico dell’arte e intellettuale, conosciuto per la sua importante attività di recupero delle opere d’arte trafugate dall’Italia nel corso della Seconda guerra mondiale.
L’intervento, finanziato con un importo di circa tre milioni di euro, è dedicato ad inserire con un maggior rilievo ed una adeguato profilo storico artistico il villino in stile neorinascimentale di Lungarno Serristori a Firenze nel circuito museale cittadino, collocando nello stesso tempo la figura di Rodolfo Siviero, morto nel 1983, nel contesto della sua intensa e preziosa attività di instancabile amante del bello, che gli valse il soprannome di “007 dell’arte”.
“Dal sopralluogo di oggi – spiega il presidente Giani – inizia un percorso che da qui alla prossima primavera intende restituire a Firenze ed all’Italia un edificio di alto valore museale che consentirà a tutti di beneficiare delle bellezze e delle collezioni che Siviero ha lasciato alla Regione Toscana e che la Regione Toscana gestisce con la propria Casa Museo dal 1983. Casa Siviero si colloca dove oggi sta nascendo un percorso di grande attrazione turistica e culturale collegato alla Torre San Niccolò, al camminamento verso Piazzale Michelangelo, al Museo dell’Acqua in Piazza Poggi e che sarà inaugurato proprio con la riapertura di Piazza Poggi nel settembre di quest’anno.