I risultati ottenuti dal turismo toscano, a conferma di un trend avviato negli ultimi anni, sono il frutto di un processo e della somma dei comportamenti virtuosi di tutti gli attori. Un progetto che adesso però ha bisogno di essere strutturato per riuscire a cogliere tutte le opportunità ancora inesplorate. Il direttore di Toscana Promozione Tursitica, Francesco Palumbo, è intervenuto stamattina a Palazzo Strozzi Sacrati durante il convegno dalla Regione Toscana, in collaborazione con Toscana Promozione Turistica, Irpet e Anci Toscana, per presentare il consuntivo 2018 attraverso il Rapporto curato da Irpet. (Leggi -> Turismo, nel 2018 superati i 48 mln di presenze, +3,8% rispetto al 2017)
«I dati IRPET ci mostrano in modo chiaro come il futuro della promozione turistica passi da una sempre più mirata attività di promozione per specifici prodotti e target di riferimento – ha sottolineato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Francesco Palumbo nel suo intervento incentrato sulle Le linee strategiche del Piano Promozionale per l’anno 2020 -. Anche per questo la nuova programmazione operativa della nostra Agenzia, recentemente approvata dalla Giunta regionale, punta a riorganizzare l’offerta partendo dai 28 ambiti territoriali di destinazione, individuati dalla Regione e con i quali dobbiamo necessariamente lavorare fianco a fianco. Il lavoro con i territori è, infatti, fondamentale per strutturare e definire destinazioni e prodotti e organizzare poi il lavoro di marketing operativo che si baserà su una matrice di orientamento pensata per aiutarci a creare il matching ottimale tra prodotti e singoli mercati di riferimento».
«Per fare questo – ha aggiunto Palumbo – Toscana Promozione Turistica, in stretta collaborazione con Fondazione Sistema Toscana e tenendo conto della classificazione utilizzata a livello nazionale, sta lavorando ad un catalogo dei prodotti turistici che andrà incrociato con la domanda interna e internazionale, così da poter affinare i nostri strumenti di comunicazione di promozione». «Tra gli elementi di novità che ci saranno di aiuto in questa attività – ha detto ancora il direttore dall’agenzia regionale -, i Prodotti Turistici Omogenei: un nuovo strumento che, a mio modo di vedere, deve essere completamente integrato con gli ambiti così da superare le suddivisioni amministrative ed arrivare alla formulazione di un’offerta perfettamente in grado di dare una risposta chiara alle nuove motivazioni di viaggio».
«Il nostro obiettivo – ha proseguito Palumbo – è quello di lavorare in stretta collaborazione con i territori e di instaurare con loro un dialogo che coinvolga sia gli amministratori del pubblico che le imprese della filiera, così da capire come queste due componenti possano contribuire allo sviluppo di prodotti e destinazioni su cui operano, sia in termini di servizi che di accoglienza e informazione e mandare ai mercati un messaggio chiaro e coordinato fra tutto gli attori della filiera».
«Tutto questo – ha concluso il direttore di Toscana Promozione Turistica – si articolerà, infine, nelle cinque aree di attività che caratterizzeranno la nostra azione da oggi a tutto il 2020 e che partendo dall’ascolto delle destinazioni passano attraverso le attività di promozione nei confronti del trade sia internazionale che nazionale come nel caso del Buy Tuscany; la valorizzazione dell’offerta turistica territoriale e l’organizzazione della destinazione, fino ad arrivare alla promozione rivolta direttamente al turista attraverso azioni di co-marketing o campagne di comunicazione».
«Il 2018 – ha detto invece l’assessore al turismo della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, nel suo intervento di chiusura – mostra come l’onda di progressiva crescita degli ultimi 5 anni abbia trovato la sua conferma. Non al livello eccezionale del 2017 ma evidenziando una crescita costante. Il +3,8% delle presenze è un fatto importante ma è soprattutto la conferma di un trend, un qualcosa che grazie all’impegno di tutti può diventare strutturale. Non sarà sempre così e non lo sarà nel 2019, per vari motivi. Ma è il frutto di un processo che abbiamo cercato di stimolare, creare e strutturare dall’inizio della legislatura, con un quadro normativo e strumenti nuovi e con Toscana Promozione Turistica dedicata esclusivamente a questo obiettivo. Tentando di far emergere tutto il fenomeno e di mettere in condizione il mercato toscano di competere, a parità di regole e di carico fiscale».
«Adesso c’è bisogno di strutturare tutto questo – ha aggiunto Ciuoffo – e di un rapporto costante di accompagnamento ai territori, agli enti locali e alle aggregazioni territoriali. E soprattutto c’è bisogno di impresa, di una cultura d’impresa che abbia quella competenza e disponibilità e aggressività indispensabili quando si compete sui mercati globali. Soltanto così la Toscana potrà riuscire a cogliere in maniera ancora più consistente tutte le opportunità derivanti dal mercato. Siamo sulla buona strada ma è vietato sedersi. La somma dei comportamenti virtuosi dei vari soggetti in gioco ci consegna una Toscana con una dimensione consolidata ma con tanti spazi per innovare e da percorrere».