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Capolavori del Trecento nelle terre di Siena

Il Metropolitan Museum di New York e la National Gallery di Londra hanno organizzato la mostra “Siena: the Rise of Painting: 1300-1350”, dedicata alla pittura senese. Ma questi e tanti altri capolavori del genio artistico senese possono essere ammirati visitando i territori che li hanno visti nascere, entrando in contatto con la cultura che da quelle basi si è sviluppata e scoprendo i luoghi che ancora oggi li conservano e li proteggono.

Duccio di Buoninsegna, Pietro e Ambrogio Lorenzetti, Simone Martini e altri protagonisti assoluti dell’arte gotica senese: basta un viaggio nei musei di queste terre, visitare i tantissimi centri storici che conservano veri capolavori per fare un tuffo nel passato più prezioso dell’arte senese. Sarà facile scoprire come le opere restano tuttora in dialogo con il loro contesto.

Innanzi tutto, i musei di Siena: Palazzo Pubblico custodisce il ciclo di affreschi del Buon Governo, l’allegoria dei valori civici di Siena nel medioevo dipinta da Ambrogio Lorenzetti. Il prezioso affresco con la Maestà, prima opera di Simone Martini, nella Sala del Mappamondo, dove si può ammirare anche l’affresco con la Consegna del castello di Giuncarico, attribuito a Duccio di Buoninsegna. Il maggior capolavoro di Duccio, la Maestà per il Duomo oggi è conservata al Museo dell’Opera del Duomo di Siena, che custodisce dello stesso artista anche un altro capolavoro assoluto: la Madonna di Crevole così come la Natività della Vergine di Pietro Lorenzetti. La Pinacoteca Nazionale conserva opere di Duccio, di Simone Martini e dei Fratelli Lorenzetti come l’Annunciazione di Ambrogio e la Pala del Carmine di Pietro e, sempre a Siena, a Palazzo Arcivescovile la meravigliosa Madonna del Latte.

E poi i Territori: Asciano, Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza. Il Trittico di Badia a Rofeno di Ambrogio Lorenzetti è oggi uno dei capolavori del Museo di Palazzo Corboli ad Ascano tra l’altro riccamente affrescato da pittori trecenteschi seguaci dello stesso Amborgio. Buonconvento conserva di Duccio la tavola della Madonna con Bambino proveniente dalla parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, la bella chiesa proprio a due passi dal Museo d’Arte Sacra della Val d’Arbia che la conserva. La Madonna con Bambino di Pietro Lorenzetti, attualmente nel Museo Diocesano di Pienza, si trovava fino a non molti anni fa nella chiesa dei santi Leonardo e Cristoforo di Monticchiello, a qualche chilometro dalla città di Pio II. A Castiglione d’Orcia, la tavola di Madonna con Bambino di Simone Martini, probabilmente scomparto centrale di un più ampio polittico, proveniva dalla pieve di Santa Degna, a pochi passi dalla Sala d’Arte San Giovanni dove è ora esposta. Un salto a Massa Marittima, nel grossetano per ammirare l’oro, l’argento, i lapislazzuli che Ambrogio Lorenzetti utilizza per la Maestà conservata al Museo d’Arte Sacra e nel Duomo la splendida Maestà di Duccio.

In foto: asciano lorenzetti-archivio FMS

Di Gabriele Benucci

26 Nov, 2024

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