Presentata oggi a San Vincenzo Toscana Promozione Turistica, il nuovo strumento di Destination Marketing di cui si è dotata la Regione Toscana per promuovere la Toscana come meta turistica. Nella nuova struttura, che nasce dalla riforma di quella che era l’Agenzia di Promozione Economia della Toscana (Toscana Promozione), lavorano 24 dipendenti guidati da un direttore, Alberto Peruzzini, senza figure dirigenziali. Obiettivo centrale della sua attività: contribuire all’incremento dei flussi turistici in Toscana e al rafforzamento del sistema turistico regionale. Per raggiungere questo scopo l’Agenzia ha a disposizione, per il 2016, un budget di 3.5 milioni di euro con i quali realizzerà 40 interventi che, a livello di strategia complessiva, punteranno a: 

• Rafforzare il posizionamento dell’immagine turistica della Toscana e dell’offerta regionale attraverso la progettazione e la realizzazione di interventi di rilevanza strategica;
• Consolidare la presenza toscana sui mercati tradizionali e sviluppare quella sui mercati emergenti attraverso strategie di marketing differenziate (azioni di comunicazione e di promo-commercializzazione mirata per tipologia prodotto/mercato);
• Attivare risorse integrative attraverso l’aggregazione di soggetti e lo sviluppo di alleanze strategiche e progettualità interne ed esterne alla regione con il coinvolgimento partecipativo del territorio (stakeholder engagement).

«Abbiamo un budget importante – ha dichiarato Alberto Peruzzini, direttore dell’Agenzia, durante la sua presentazione a San Vincenzo – di cui una parte significativa sarà dedicata alla costa. La stagione 2016 sarà un momento fondamentale sia per la promozione sul mercato interno che verso i mercati internazionali dove la sfida con i competitor stranieri è più dura. Ci doteremo di strumenti anche per intercettare quei flussi di turisti, in primo luogo quelli provenienti dalla Russia e dal Nord Europa, che non potendo scegliere il Nord Africa o la Turchia per le motivazioni socio-politiche che tutti conosciamo, cercheremo di riportare in Toscana». «Non è facile – ha proseguito il direttore – perché non basta proporsi come semplice alternativa. I turisti internazionali sono sempre più selettivi ed esigenti e dobbiamo conquistarli con un mix di offerta ingrata e di rapporto prezzo-qualità di assoluto valore. Anche per questo uno degli elementi chiave della missione di Toscana Promozione Turistica è quello di lavorare, come una sorta di incubatore, su tutti quei segmenti di offerta che, ancora non adeguatamente sviluppati, possono diventare, rapidamente, fattori di attrattività per la Toscana».  «La nostra strategia avrà un focus particolare su quelli che sono i motivi turistici più innovativi per scegliere la nostra regione come meta per le proprie vacanze – ha aggiungo Peruzzini –  con un particolare riferimento a quella parte di offerta regionale meno conosciuta dai Tour Operator o dal pubblico. Supporteremo le best practice che arrivano dai luoghi della Toscana che ancora hanno ampi margini di sviluppo e che non fanno ancora parte dei circuiti del turismo nazionale ed internazionale». «Anche per questo – ha concluso – lavoreremo molto con i territori e con gli operatori per creare un’offerta strutturata da promuovere sfruttando anche tutte le opportunità che oggi offre il turismo digitale».

Al fine di rendere l’azione più efficace, il programma di interventi previsto da Toscana Promozione Turistica per il 2016, mette in campo un mix di diversi strumenti, da quelli tradizionali a quelli più innovativi: fiere, workshop, roadshow, press ed educational tour mirati sono affiancati, infatti, da eventi che qualificano l’immagine della Regione e offrono concrete opportunità di business agli operatori e da azioni di co-marketing e di promozione integrata. Due elementi, questi ultimi, che puntano alla qualificazione del territorio attraverso vari elementi di attrattività che fanno leva sul concetto di Tuscan Lifestyle. Ossia quel valore immateriale che caratterizza tutto ciò che è toscano; quel segno distintivo che attribuisce valore tanto ai beni, quanto ai territori e che li rende, quindi, desiderabili dai consumatori, dai turisti e dagli investitori di tutto il mondo.

«Per il 2016, su indicazione della Regione – ha spiegato Peruzzini –  stiamo lavorando ad un progetto dedicato al Giubileo e che ruoterà attorno alla Via Francigena e alla Via Romea; proseguiremo il lavoro iniziato nel 2015 sul Wedding ed intensificheremo la nostra attività sul settore del Turismo Sportivo e di quello Congressuale. Un settore, quest’ultimo, sempre più strategico della nostra offerta turistica, in grado di generare una ricaduta sul territorio molto significativa. Basti pensare che, mediamente, il turista congressuale ha una capacità di spesa doppia rispetto al turista leisure. Per questo nel 2016 Toscana Promozione Turistica incrementerà le sua attività a supporto della destinazione congressuale Toscana. Da un lato creando un sistema di monitoraggio sull’andamento di questo segmento d’offerta, dall’altro producendo materiale promozionale, organizzando press trip e coordinando la presenza toscana nelle principali fiere di settore. E tra gli obiettivi dell’agenzia c’è anche la creazione di un evento b2b che favorisca l’incontro tra gli operatori regionali e il trade internazionale». «Nel 2016 – ha concluso il direttore di Toscana Promozione Turistica – la nostra agenzia investirà i 3.5 milioni di euro che ha a disposizione in promozione turistica e che serviranno per attività B2C e B2B. Saremo presenti, come sempre, alle principali fiere di settore, mentre  a maggio, in Maremma, si terrà il primo Buy Tuscany On The Road, edizione primaverile del workshop Buy Tuscany che si tiene da 8 anni a novembre e nato per favorire l’incontro tra la nostra offerta turistica e il trade internazionale. Un evento che, nell’ultima edizione, ha visto la partecipazione di 130 buyer da tutto il mondo (in rappresentanza di 27 Paesi) e 110 seller toscani, per un totale di circa 3 mila incontri di business. La versione On The Road che, di anno in anno, si terrà in un territorio diverso, è pensata per favorire una maggior conoscenza diretta, da parte dei buyer, dell’ampia offerta turistica regionale e delle peculiarità dei singoli territori».