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Uffizi: le nuove stanze del Corridoio Vasariano

La celeberrima collezione di autoritratti d’artista, iniziata dal Cardinale Leopoldo de Medici ne ‘600 e tradizionalmente conservata nel suggestivo spazio del Corridoio Vasariano – la lunga galleria che attraversa il fiume Arno aggrappandosi al Ponte Vecchio per congiungere gli Uffizi a Palazzo Pitti – riapre al pubblico in un nuovo allestimento: duecentocinquanta opere di pittura e scultura che creano una linea del tempo lunga seicento anni, dal quattrocentesco dipinto che ritrae Gaddo, Agnolo e Taddeo Gaddi, alla videoart di Bill Viola e all’opera in mattoncini Lego donata da Ai WeiWei al Museo.

A rotazione sarà possibile “guardare negli occhi” i grandi maestri del passato e dialogare con i protagonisti del contemporaneo: Andrea del Sarto, Federico Barocci, Luca Giordano, Rubens, Rembrandt, i grandi napoletani De Mura e Solimena, ma anche Francesco Hayez, Eugène Delacroix, Arnold Böcklin, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Adolfo Wildt, Marino Marini.

Accanto ai volti degli antichi sono esposti quello su specchio di Pistoletto, la scultura in ghisa di Gormley, il lavoro dello street artist londinese Endless, l’opera di Yan Pei-Ming. E non mancano le figure femminili: c’è il primo autoritratto di una scultrice, Anne Seymour Damer, che nel 1778 firma la propria effigie in caratteri greci, e poi Fede Galizia, Rosalba Carriera, Sofonisba Anguissola, Elisabeth Chaplin, Hélène de Beauvoir, Maria Lassnig, Berlinde De Bruyckere.

Altra novità la sala dedicata alla pittura Lombarda del ‘500 e le nuove acquisizioni di dipinti dell’800 che entreranno nel percorso espositivo della galleria di Arte Moderna di Palazzo Pitti, andando ad ampliare con le opere del massimo esponente del Romanticismo toscano, Giuseppe Bezzuoli, una collezione che permette ai visitatori di entrare nell’intimità dell’animo, dello stile, della tradizione e della cultura della Toscana.

Di Gabriele Benucci

22 Ago, 2023

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