Toscane per scelta! è il titolo dell’ultimo panel della giornata alla TTG 2024. L’assessore Leonardo Marras e il direttore di Toscana Promozione Turistica Francesco Tapinassi hanno introdotto Clara Svanera, responsabile per il turismo al femminile di TPT, per la presentazione di due storie di donne che hanno scelto consapevolmente di vivere e lavorare in Toscana, esprimendo in questo modo il loro amore per la regione. Si tratta di due chef: la tedesca Maria Probst e la rumena Liliana Stredie, residenti rispettivamente in provincia di Arezzo e in provincia di Pisa.

“Il nostro obiettivo è quello di prendersi cura di tutte le viaggiatrici – ha affermato Clara Svanera – La scorsa settimana abbiamo accolto nove giornaliste nella nostra regione. Uno dei punti forti della nostra azione, infatti, è la presentazione alle viaggiatrici delle eccellenze al femminile del territorio. Sono state 250 quelle su cui abbiamo puntato l’attenzione fino ad ora. Tra di esse ci piace oggi presentare la storia di queste due donne”.

“Ho lavorato in Spagna per dodici anni – ha quindi raccontato Liliana Stredie – Poi il caso mi ha portato in Toscana e qui mi sono innamorata perdutamente. Mi sento a casa, mi piace la cucina di questa regione, amo fare la pasta. Ora ho l’onore e la responsabilità di far conoscere la cucina toscana e i suoi valori nel mondo come ambassador regionale. Il mio lavoro di coking class coinvolge famiglie, amici, persone che vengono per partecipare a matrimoni e che imparano come fare la pasta e la torta per la festa del giorno dopo. Cucino nelle case, mi piace trasmettere quello che so e vedo che i clienti sono altrettanto felici di riportarsi a casa le ricette imparate qui insieme alla bellezza che hanno visto in Toscana”.

Maria Probst lavora in una tenuta biodinamica, viene dalla Bavaria, luogo di tradizione carnea. Poi è arrivato l’incontro con la Toscana e il cambio totale di rotta. “Nasco in una fattoria e a soli quindici anni anni ho scelto di diplomarmi in macelleria – racconta la chef bavarese – Il primo approccio con il lavoro è stato in un negozio, ma da subito l’ho sentito troppo limitante per me. Sono andata in un ristorante e mi sono diplomata in cucina. Ho fatto dieci paesi in sette anni per conoscere i vari tipi di cucina. Mi mancava l’Italia. Sono andata in Val Gardena, poi nelle Marche, a Modena, in un ristorante storico, e poi in Toscana al ristorante storico stellato la Tenda Rossa. Ora sono a Il Cerreto, un’azienda agricola biologica e biodinamica. Sono tante le donne e le giovani che scelgono il mio ristorante e credo che sia per la leggerezza della materia prima e l’uso di prodotti biologici. Non posso più fare a meno di stare qui. La Toscana induce dipendenza!”