La Toscana inaugura una nuova stagione dedicata al vino sostenibile, con un calendario di appuntamenti che, da dicembre 2025 alla metà del 2026, permetterà ai viaggiatori internazionali di scoprire un territorio in evoluzione. Tra filiere responsabili, tutela della biodiversità, ricerca scientifica e pratiche agricole rigenerative, la regione continua a posizionarsi come laboratorio avanzato di sostenibilità enologica.
A partire da dicembre 2025, molte cantine e consorzi aprono le porte con esperienze invernali a tema sostenibilità: degustazioni tecniche in cantina, visite ai vigneti in riposo, incontri dedicati alla gestione responsabile delle risorse idriche, attività sulla biodiversità agricola e sulla conversione biologica delle aziende. È il periodo in cui diventa più visibile il lavoro “in regia”, lontano dalla vendemmia, che sostiene il modello produttivo sostenibile.
Il primo grande appuntamento del 2026 è l’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano (febbraio–marzo 2026, date in definizione), una denominazione pioniera in Italia grazie al Protocollo di Sostenibilità Territoriale adottato da tutte le aziende. Durante l’evento verranno presentati i progressi sulla gestione dell’energia, sulla riduzione dell’impatto ambientale delle filiere e sui progetti di economia circolare legati agli scarti di vinificazione.
A seguire, la Settimana delle Anteprime di Toscana 2026 (metà febbraio 2026, date in definizione) riunirà le principali denominazioni regionali mettendo in risalto il percorso comune verso modelli produttivi sempre più responsabili: vini biologici e biodinamici, packaging alleggerito, lotta integrata, uso di energie rinnovabili e ripristino degli ecosistemi nei vigneti.
Con l’arrivo della primavera e fino a giugno 2026, la Toscana offre numerose esperienze all’aria aperta pensate per raccontare la sostenibilità direttamente sul territorio. Nei distretti del Chianti Classico, della Maremma, di Bolgheri e della Costa Etrusca si potrà partecipare a passeggiate nella biodiversità, wine trekking, cene a filiera corta, laboratori dedicati alla tutela del paesaggio, visite ai corridoi ecologici ricreati per favorire insetti utili e fauna locale, oltre a eventi culturali e musicali tra i filari.





