La presidente Stefania Saccardi: “Il presepio è uno dei segni più profondi dell’identità della Toscana”
“Il presepio rappresenta uno dei segni più profondi dell’identità culturale e spirituale della Toscana. Oggi, presentando nella sede del Consiglio regionale un presepio che vuole essere simbolo di tutti, rendiamo omaggio a una tradizione capace di unire devozione, arte, artigianato e comunità”.
Così la presidente del Consiglio regionale Stefania Saccardi ha presentato il presepio allestito in Consiglio, frutto del lavoro di Matteo Innocenti presepista di Pontedera (Pi) che è stato promosso grazie anche all’iniziativa dell’assessore Alessandro Puccinelli del comune di Pontedera. Sono intervenuti alla conferenza stampa anche i consiglieri regionali Federico Eligi e Massimiliano Ghimenti che hanno sottolineato l’importanza di questa tradizione e la qualità artistica dei presepi realizzati, Massimo Brini dell’associazione terra di presepi, Edoardo Antonini assessore del comune di Capraia e Limite, Beatrice Calvetti del presepe del Cuoio.
“In Toscana – continua Saccardi – il presepio non è solo una rappresentazione della Natività, ma un patrimonio culturale diffuso che vive nei borghi, nelle chiese, nei musei e nei paesaggi, raccontando storie di territorio, di lavoro e di fede. La Regione crede fortemente nel valore di questa tradizione, che attraversa tutto l’anno e diventa occasione di incontro, di turismo sostenibile e di trasmissione delle nostre radici, portando con sé il messaggio universale di pace e fraternità che appartiene alla nostra storia”.
Sono 107 i paesi che rientrano nell’itinerario Natale 2025 di Toscana terra di presepi, giunta alla sua 11sima edizione. Organizzato dall’associazione nazionale Città dei Presepi, l’itinerario valorizza quel patrimonio della Toscana diffusa fatto di arte, artigianato, fede e tradizione che unisce associazioni, presepisti, comuni, parrocchie e diocesi.
“Siamo molto felici di avere realizzato un’opera per il Consiglio regionale – ha detto l’assessore del comune di Pontedera Alessandro Puccinelli – ed è importante quello di trasmettere questa tradizione anche ai più giovani, perché abbiamo dei veri artisti nei nostri territori.”
“Terre di Presepi – spiega Fabrizio Mandorlini coordinatore di Città dei Presepi – è un vero e proprio viaggio esperienziale tra rappresentazioni viventi, di figura, musei e opere meccanizzate che promuove un turismo sostenibile in numeri importanti ogni anno, superando abbondantemente il milione di persone nel suo insieme. Si riesce così a dare un piccolo contributo a quella microeconomia fatta di botteghe e piccoli artigiani che permette di mantenere la vitalità nei paesi”.
Con il protocollo di “Toscana tutto l’anno” che Terre di Presepi ha sottoscritto nei mesi scorsi con la Regione Toscana, l’associazione valorizza nel periodo invernale i cammini.
Dopo aver realizzato il cammino presepiale georeferenziato sulla Romea Strata, viene proposta “La via di Francesco in Toscana nelle Terre di Presepi”, valorizzando così una realtà strategica dei cammini regionali nel pieno degli anniversari ottocentenari francescani.
Nel suo insieme, Terre di Presepi 2025–2026 non è solo un calendario di iniziative: è una narrazione corale dell’Italia, in cui la tradizione dialoga con l’arte contemporanea, il turismo con la spiritualità, i piccoli borghi con le grandi città, la memoria con l’innovazione. È un cammino che attraversa l’Italia da nord a sud, unendo comunità diverse attraverso un simbolo condiviso: la Natività, raccontata nella varietà dei materiali, dei linguaggi e delle storie. Un festival che, grazie alla visione dell’Associazione Nazionale Città dei Presepi, continua a rendere il presepe non solo una tradizione, ma un patrimonio culturale vivo, partecipato e profondamente italiano.
Il risultato è un itinerario composto da centinaia di presepi censiti, con oltre cento tappe solo in Toscana e decine di iniziative diffuse in Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Lazio, Friuli-Venezia Giulia e Marche. Un mosaico nazionale che unisce tradizione, arte, spiritualità e turismo culturale.
Questo patrimonio è arricchito dal circuito toscano dei “100 presepi da visitare”, un itinerario capillare che abbraccia città d’arte, borghi medievali, parrocchie rurali, chiostri, conventi, pievi e storici centri civici. Ogni tappa offre una lettura originale della Natività, tra tradizione popolare, artigianato artistico e innovazione scenografica.
È possibile visualizzare l’itinerario di Terre dei Presepi al seguente link: https://shorturl.at/7V86q
(Comunicato a cura dell’Ufficio stampa del COnsiglio Regionale della Toscana)




