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Firmata intesa tra Toscana Promozione Turistica e Istituto de’ Bardi per la valorizzazione dell’artigianato locale

È stato siglato ieri in Regione a Firenze un accordo di collaborazione tra Toscana Promozione Turistica e la Fondazione Istituto de’ Bardi, con l’obiettivo di promuovere il patrimonio dell’artigianato e della cultura materiale toscana. L’intesa, firmata dal direttore di Toscana Promozione Turistica e dalla presidente dell’Istituto, Livia Frescobaldi, e alla presenza dell’assessore regionale a economia e turismo, stabilisce una partnership strategica per valorizzare gli stili di vita, le tradizioni e le produzioni artigianali che contraddistinguono l’identità regionale.

L’accordo si concentra sulla realizzazione di iniziative congiunte che mirano a raccontare storie di artigiani, far conoscere le loro creazioni e creare percorsi turistici esperienziali legati al “saper fare” toscano. È, dunque, una dimostrazione dell’impegno delle due istituzioni a collaborare in modo sinergico per sostenere l’eccellenza e l’autenticità del Made in Tuscany, integrando le tradizioni locali nelle strategie di promozione turistica regionale.

Il direttore di Toscana Promozione Turistica ha sottolineato come l’intesa attesti la centralità dell’artigianato quale attrattore turistico strategico per l’azione dell’Agenzia, una centralità confermata dall’attenzione attribuita al settore anche attraverso le collaborazioni con Firenze Fiera, con MIDA e la prossima edizione della Mostra dell’artigianato. L’accordo racchiude in sé anche la valorizzazione di una bella storia toscana anticipatrice di un moderno mecenatismo che collega arte e artigianato.

Ha affermato la presidente dell’Istituto dei Bardi, Livia Frescobaldi: “L’artigianato è da sempre uno dei cuori pulsanti della nostra identità regionale. Con questo accordo intendiamo unire le nostre risorse per tutelare i saperi tradizionali e allo stesso tempo accompagnarli nella transizione generazionale che si trova davanti sfide quali la digitalizzazione e la sostenibilità. Non parliamo solo di mestieri antichi, ma di cultura materiale del saper fare, dell’intelligenza delle mani e della creatività frutto della cultura italiana. È quindi con grande soddisfazione che oggi celebriamo la firma di un accordo che rappresenta non solo un’intesa formale, ma una visione condivisa: quella di una Toscana che sappia coniugare tradizione e innovazione, radici storiche e slancio verso il futuro”.

Le aree di intervento previste dall’accordo includono:

  • Comunicazione e narrazione: creazione di contenuti multimediali (video, pubblicazioni, contenuti online) per dare voce alle storie degli artigiani e illustrare itinerari legati alla produzione locale.
  • Co-marketing e promozione: sviluppo di progetti di co-marketing con Vetrina Toscana – il progetto della Regione per la promozione del turismo enogastronomico -, interazione con tour operator, eventi dedicati e contatti mirati con la stampa italiana e internazionale per la promozione congiunta dell’artigianato.
  • Partecipazione a eventi: costruzione o partecipazione congiunta a mostre, fiere ed eventi promozionali, attivando sinergie per massimizzare la visibilità.

Le future attività e i progetti specifici verranno definiti in successivi accordi attuativi.

L’ Istituto de’ Bardi è una fondazione senza scopo di lucro, costituita per volontà del Conte Girolamo de’ Bardi; in virtù del testamento del Conte, del 1gennaio 1829, è erede di attività di formazione, perfezionamento e promozione dell’arte artigiana. Con la condizione che avesse sede nel quartiere di Santo Spirito e che fossero svolte attività gratuite di formazione per gli artigiani, fu acquistata nel 1865 dagli eredi testamentari la sede attuale: Palazzo Capponi in Via de’ Michelozzi, nel quartiere di Santo Spirito.

L’Istituto ha cercato di rendere attuale il suo messaggio impegnandosi nella realizzazione di corsi e laboratori non professionalizzanti, ma svolti da artisti e artigiani che costituiscono eccellenze del territorio toscano e non solo, oppure da operatori che, pur possedendo un’arte preziosa e che va perdendosi, non sono in grado, per le difficoltà del settore, di promuovere sé stessi ed i loro prodotti.

Di Gabriele Benucci

9 Set, 2025

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