200 anni e oltre 200 opere, tra dipinti, disegni e acqueforti, di cui molte poco o mai viste, invitano a scoprire la rivoluzione pittorica di Giovanni Fattori, l’artista della natura, della macchia, della vita sociale e militare colta nei suoi aspetti più umani.
Un percorso espositivo diviso in sezioni che dimostra la visione libera di un artista che ha saputo raccogliere gli insegnamenti della pittura italiana e i fondamenti del disegno senza mai imitare alcuno stile, cercando sempre una via personale e autentica, lontana dai clamori e dalla retorica perché “l’arte libera soddisfa e consola e distrae”.
Nell’arco di una lunga vita Fattori ha mantenuto salda la consapevolezza e l’orgoglio di avere nelle vene “sempre il sangue livornese strafottente” e sentirsi anche per questo così emancipato, sia nelle grandi opere, testimoni dei moti e dello spirito risorgimentale e della appartenenza al nuovo e potente linguaggio dei Macchiaioli, sia nelle ultime e intense prove.
Con il progetto “W Fattori” il Comune di Livorno dà anche avvio ad un programma di lungo periodo all’interno del quale sono previsti l’apertura di un punto ristoro nel parco di Villa Mimbelli, il ripristino funzionale del Piccolo Teatro Storico e la valorizzazione dei Granai di Villa Mimbelli, sede permanente del “Museo Mediceo” che con un’ampia collezione di opere, documenti e reperti testimoniano il ruolo cruciale della dinastia dei Medici nella fondazione e nello sviluppo di Livorno.
“I luoghi di Fattori” è un percorso in città tra memorie, paesaggi e ispirazioni: i luoghi di Fattori coinvolgeranno piazze, strade, edifici storici e scorci cari al maestro livornese: una proposta immersiva tra arte e territorio. Sarà possibile scoprire o riscoprire luoghi vissuti negli anni, come la Casa natale dell’artista, il Duomo, il Teatro San Marco, ma anche spazi evocativi come la statua di Fattori a Largo del Cisternino, fino ai paesaggi immortalati nei suoi dipinti, come la Tamerice d’Antignano o i Bagni Palmieri.