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“Unesco in pillole” – Piazza del Duomo, Pisa

Gabriele D’Annunzio nel romanzo “Forse che sì, forse che no “ edito nel 1910, lo aveva definito «prato dei miracoli». Ed è in effetti un prodigio di bellezza la piazza del duomo di Pisa, a tutti nota, grazie a quella poetica immagine, come “piazza dei Miracoli”. Quest’area murata di 8,87 ettari è dal 1987 Patrimonio Mondiale Unesco, uno dei siti più importanti dell’arte medievale europea, composto da Cattedrale, Battistero, Torre (campanile del duomo) e Camposanto (cimitero monumentale), edificati tra XI e XIV secolo.

Il Duomo fu il primo ad essere fondato, conosciuto come la Cattedrale di Santa Maria, testimonia il prestigio raggiunto dalla Repubblica marinara di Pisa all’apice del suo successo. Si staglia maestoso al centro del prato del Campo dei Miracoli con la sua pianta a croce latina e cupola ovoidale.

Il Battistero di San Giovanni è il più grande battistero al mondo per le sue notevoli dimensioni: alto circa 55 metri e con una circonferenza di 107,24 metri.

Si trova davanti al Duomo ed è un edificio romanico a pianta circolare iniziato nel 1153 dall’architetto Diotisalvi e rimaneggiato, oltre un secolo dopo, da Giovanni Pisano.

Il camposanto monumentale è l’antico cimitero della città, circondato da una lunga galleria a pianta rettangolare. Caratterizzato dal colossale affresco che ne attraversa il perimetro delle pareti, “il trionfo della morte” dell’artista fiorentino Buonamico Buffalmacco (1290 circa – 1340) realizzato tra il 1336 e il 1341, che ritrae con vivacità narrativa e colori intensi il tema della sofferenza e della morte.

La torre pendente

È il simbolo della città di Pisa e uno dei monumenti più visitati d’Italia, da sempre richiama l’attenzione di turisti di tutto il mondo per l’insolita inclinazione, il campanile di Piazza dei Miracoli, più conosciuto come la torre pendente.

Questa struttura rappresenta il campanile della Cattedrale di Nostra Signora Assunta. Il progetto originario, attribuito a Gherardo di Gherardo, incontrò dei problemi di attuazione sin dall’inizio. La costruzione di questo capolavoro romanico iniziò nel 1173 anche se l’inclinazione non era prevista nell’edificazione. La sua pendenza è dovuta al cedimento del terreno sottostante, reso malleabile dalla presenza di acqua in profondità.  Con alterne vicende la costruzione si conclude nel 1372. L’altezza attuale si attesta a 57 metri (58,36 metri considerando il piano di fondazione) e la sua pendenza è di 3,9° rispetto all’asse verticale. Si sviluppa su 8 piani e per raggiungere la vetta bisogna salire circa 294 gradini.

Di Gabriele Benucci

27 Mag, 2024

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