Impiegata, donna, italiana, età media 35 anni e con in tasca una laurea o, più spesso, un diploma di scuola superiore. E’ questo l’identikit dello spettatore del Lucca Summer Festival 2017. Evento che, nella sua ultima edizione ha generato una ricaduta in termini turistici sul territorio regionale di oltre 16.7 milioni di euro di cui 11.3 solo su Lucca. Cifre a cui vanno aggiunti gli 13.1 milioni di indotto del solo concerto dei Rolling Stones del 23 settembre scorso e che se aggiunte alle prime, fatto salire l’indotto complessivo a ben 28.8 milioni di euro.
Questi sono alcuni dei dati presentati oggi a Lucca a Palazzo Orsetti (Via Santa Giustina, 6) da Nicola Salvati e Mauro Sodini che, per conto di Toscana Promozione Turistica hanno realizzato un’indagine proprio per profilare il pubblico che ha partecipato all’edizione 2017 del Lucca Summer Festival e al concerto dei Rolling Stones. Così da calcolarne l’indotto e la ricaduta sul territorio capire il ruolo e l’impatto che i concerti e i festival musicali hanno sul turismo regionale e sull’economia del territorio.
«I dati presentati oggi – ha commentato il direttore di Toscana Promozione Turistica, Alberto Peruzzini – conferma quello che avevamo intuito nelle stagioni passate e sottolineano l’importanza di questo tipo di eventi come chiave di narrazione per un territorio con quello di Lucca e per tutta la Toscana e come volano di sviluppo per le economie locali». Grande la soddisfazione per i risultati raggiunti dal Lucca Summer Festival a 19 anni dal suo lancio anche per il Sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini, che ha colto proprio l’occasione di questa presentazione per riconfermare la collaborazione tra Comune e Festival rinnovando la convenzione quinquennale che li lega.
E il Lucca Summer Festival incassa anche i complimenti di Luigi Ficacci, a capo della Soprintendenza di Lucca, che nel suo intervento ha voluto sottolineare come l’evento lucchese sia una vera e propria Best Practice a livello organizzativo. «La ricerca realizzata dall’Università di Pisa – ha commentato Ficacci – è utilissima perché ci fornisce dati “freschi” la cui lettura è utile allo sviluppo della vita culturale di Lucca». «La conservazione delle cultura e dei beni culturali – ha aggiunto il Soprintendente – è fatta di tutela e valorizzazione, due elementi inscindibili perché non può esserci tutela se il valore dei beni culturali non è riconosciuto da tutti. E perché sia riconosciuto è fondamentale che i beni culturali siano amati e vissuti».
La ricerca, condotta dall’Università di Pisa tra un campione di 2500 persone mette in evidenza come il pubblico del Lucca Summer Festival sia composto, in prevalenza, da donne (52.7%) e come la platea lucchese sia principalmente ancora italiana (90.6%) anche se la fetta degli stranieri si sta ampliando (9.4%). E questo grazie ad una programmazione mai scontata, che riesce ad unire le star del grande pubblico ai gruppi più di nicchia. Una ricetta che quest’anno ha generato, nella sola Lucca, un indotto di 11.3 milioni di euro e una spesa media, per spettatore, di 167.5 euro. Cifra che cresce in modo esponenziale se si guarda solo agli stranieri: 714.4 euro.
Ma il Lucca Summer Festival non è un fenomeno dalle ricadute solo locali e i suoi “benefici” si diffondono anche sul territorio regionale dove l’indotto del Festival è stato di oltre 5.4 milioni di euro. E qui la spesa giornaliera cresce ancora salendo a 248.4 euro in media, con un picco di 1.425,6 euro per gli stranieri. A conferma di come, tra le tante nicchie del turismo internazionale, quella legata alla musica abbia effettivamente un impatto più grande di quando si sia portati a pensare.
In termini di ricaduta turistica, è interessante notare come il 29% degli intervistati fosse presente a Lucca per la prima volta, mentre il 47% ha visitato la città in passato indipendentemente dal Festival. Il 37% degli intervistati, inoltre, ha approfittato dell’evento per visitare anche musei, monumenti ed altre attrazioni della città, mentre un altro 19% è interessato anche a visitare altre parti della Toscana. Il tutta per una permanenza media sul suolo toscano di circa 2 giorni. Media che sale a quasi 4 per gli spettatori stranieri. E già un 4% dichiara di trattenersi oltre 7 notti.
Ai dati sul Lucca Summer Festival vanno poi uniti quelli relativi al concerto dei Rolling Stones il cui indotto è stato calcolato in 13 milioni di euro di cui 11.4 solo per la città di Lucca. I trend del pubblico sono in linea con quelli dell’intero festival, con la sola differenza che essendo composto da persone con un’età media più elevata, cresce di conseguenza anche la capacità di spesa che si attesa su una media di 210.9 euro su Lucca e sui 241,37 euro sull’intera Toscana.
Qui sotto le slide di presentazione dell’intera ricerca condotta dai professori Nicola Salvati e Mauro Sodini dell’Università di Pisa per conto di Toscana Promozione Turistica
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