In autunno la Toscana si svela nella sua forma più autentica: silenziosa, dorata, avvolta da una luce magica. È il momento perfetto per scoprirla a passo lento, tra cammini, borghi e colline.
In Garfagnana il foliage si intreccia con tradizioni antiche e sostenibili, mentre sul monte Amiata l’innovazione trasforma gli scarti della castagna in biocosmetici naturali.
Camminare, assaporare e respirare la quiete: il vero lusso è vivere la Toscana con lentezza, sostenibilità e autenticità.
Esperienze sostenibili: l’autunno in Garfagnana
Per vivere appieno lo spirito autunnale, un territorio si distingue per la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione circolare: la Garfagnana.
Qui il foliage non è solo uno spettacolo della natura, ma la cornice di una cultura profondamente radicata. È la terra della Farina di Neccio DOP, dove i castagneti monumentali diventano musei a cielo aperto e la raccolta delle castagne si trasforma in un’esperienza nei boschi che coinvolge tutta la famiglia.
L’autunno in Garfagnana si vive attraverso feste e manifestazioni come Terra Unica, che celebrano i frutti del territorio in un’ottica di comunità e sostenibilità.
Dai boschi dell’Amiata, invece, un esempio di circolarità trova espressione in progetti come il marchio Bio Castanea dell’Amiata del Senese, una linea di biocosmetici che trasforma gli scarti della castagna in prodotti di bellezza, dimostrando come la tradizione possa incontrare l’innovazione sostenibile.
Il ritmo lento della sostenibilità
Questa è l’occasione perfetta per percorrere la rete di cammini e percorsi che si snodano in tutta la regione.
Itinerari storici, vie di pellegrinaggio e sentieri naturalistici diventano i fili conduttori per scoprire un patrimonio unico al mondo, lontano dalla fretta. È l’emozione di camminare tra filari di vite e oliveti nella quiete della stagione, attraversare fitte foreste che esplodono di colori o percorrere le morbide strade bianche che disegnano panorami senza tempo.
Il vero lusso è l’autenticità. È l’incontro con la vita locale nei borghi che costellano i percorsi, dove il ritmo è ancora dettato dalle stagioni. È la sosta in un’antica osteria per assaggiare i sapori robusti dell’autunno, come un piatto di zuppa tradizionale o un calice di vino novello, riscaldati dal calore di un camino acceso.
Un’esperienza che permette di supportare le economie locali e le comunità che custodiscono questi territori.
Scegliere un viaggio slow in Toscana in questa stagione significa abbracciare la forma più pura di turismo sostenibile.
Significa ridurre la propria impronta di carbonio, concedersi il tempo di assaporare ogni dettaglio e vivere un’autentica rigenerazione dello spirito, tra panorami mozzafiato e una pace ritrovata.





