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Turismo 2017: l’estate toscana è già calda

Dopo una Pasqua che ha visto le città d’arte toscane prese d’assalto dal turismo anche l’estate, per la terra di Dante, si preannuncia decisamente positiva sul fronte dei flussi turistici. A distanza di tre mesi dal debutto della stagione estiva, infatti, il 50.4% delle strutture ricettive toscane ha già registrato un numero di prenotazioni pari a quelle del 2016 – anno record per il turismo toscano – e nel 17.3% dei casi siamo addirittura ad un tasso maggiore. A dirlo l’indagine congiunturale condotta, per Toscana Promozione Turistica, da SL&A turismo e territorio su un campione di circa 900 imprese turistiche durante il mese di aprile e presentata oggi da Alberto Peruzzini, direttore dell’Agenzia regionale al Teatro della Compagnia di Firenze in occasione dell’evento Destinazione Toscana 2020 davanti ad una platea di oltre 250 persone, tra enti territoriali, giornalisti e operatori di settore.

A tirare la volata alla stagione estiva toscana – per la quale già si prevede un +2% di presenze rispetto al 2016 – le località balneari dove gli alberghi, nel 23.4% dei casi, hanno già più prenotazioni dello scorso anno e nel 66.2% hanno pareggiato i conti con la stagione passata. Protagonisti di questa crescita, ancora una volta, i turisti stranieri (+2.9%), mentre sulla ripresa del turismo interno sembra ci siano ancora perplessità tra gli operatori toscani. Anche se i segnali, a livello nazionale, sembrano orientati al cielo sereno.

Un dato, quello che emerge dall’indagine presentata dal direttore di Toscana Promozione Turistica, che conferma il trend registrato durante le vacanze di Pasqua 2017 con le strutture delle città d’arte e delle località balneari, piene al 70-80% e i fatturati che hanno fatto registrare incrementi dal +4% al +9% rispetto al 2016. E bene è andata anche sul resto del territorio con fatturati cresciuti, mediamente, del +2.4%. Anche se non mancano zone d’ombra, come nel caso della montagna e delle terme. I tassi di saturazione delle strutture ricettive toscane (hotel, B&B e agriturismi) sono comunque sempre superiori alla media nazionale. Se l’Italia, infatti, ha viaggiato attorno al 42%, la Toscana si è attestata su un ottimo 60%.

 

Come prenotano i turisti

 

Tra i dati più interessanti della ricerca presentata da Toscana Promozione Turistica – anche in ottica di strategie aziendali – quelli relativi ai canali di vendita. I Turisti che vengono in Toscana prenotano sempre più spesso le loro vacanze online, tanto che il sorpasso del digitale sul l’offline è ormai dietro l’angolo. I due canali, infatti, si spartiscono già equamente la piazza. Significativo, però, vedere come quel 50% di prenotazioni effettuate online arrivino quasi tutte (34%) da portali commerciali e solo per il 16% direttamente dal sito della struttura. Entrando più nel dettaglio, si scopre poi che per gli agriturismi e le altre strutture extra-alberghiere l’online pesa di più (tra il 52 e il 56%) mentre per gli alberghi i canali “tradizionali” continuano ad essere quelli prioritari (54%).

 

Le scommesse per il futuro, tra prodotti consolidati ed emergenti

 

Cosa promuovereste di più per sviluppare il turismo sul vostro territorio? E’ questa una delle domande che SL&A ha posto agli operatori toscani durante le interviste condotte per l’indagine congiunturale commissionata da Toscana Promozione Turistica. Il risultato è la fotografia di un panorama turistico in cui convivono prodotti ormai consolidati – dal segmento arte & cultura all’enogastronomia –, su cui viene chiesto di lavorare ancora di più, e una lista di prodotti turistici emergenti che, in qualche modo, tracciano le nuove possibili rotte del turismo regionale: bici (indicato dal 24% del intervistati); arti, mestieri e tradizioni (22.1%); Francigena e altri cammini (21.3%); Benessere (17.5%); sport avventura (14.2%) e diving (3.2%). A guidare la classifica dei prodotti consolidati su cui gli operatori chiedono di spingere l’acceleratore ancora di più sono invece: patrimonio artistico e culturale (63.1%); natura e ambiente (61.8%); enogastronomia e prodotti tipici (55%); eventi e manifestazioni (47.1%).

 

Guarda la presentazione completa:

 

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Temi:

Di adm

12 Mag, 2017

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