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Eventi
Il corridoio vasariano come al tempo dei granduchi e le altre riaperture degli Uffizi
I visitatori di tutto il mondo potranno quotidianamente godere una passeggiata panoramica unica sopra il centro di Firenze. Si tratta del Corridoio vasariano, un percorso che li porterà a camminare sopra il Ponte Vecchio in modo da raggiungere, di là dall’Arno, il giardino di Boboli e la reggia di Palazzo Pitti.
Più che un viaggio, sarà un vero e proprio salto indietro nel tempo di quasi mezzo millennio, quando il Corridoio fu creato nel 1565 dall’architetto Giorgio Vasari. Uno dei luoghi più iconici del Rinascimento, riportato oggi alla sua originaria nudità, si mostra al visitatore come un “tunnel aereo”, lungo oltre settecento metri sopra il cuore della città, esattamente come appariva all’epoca in cui i signori di Firenze lo percorrevano per arrivare in brevissimo tempo a Palazzo Vecchio, attraversando indisturbati e sicuri il Ponte Vecchio, dalla loro dimora di Palazzo Pitti.
Non solo un passaggio esclusivo, ma la possibilità di apprezzare in tutta la sua estensione la vastità, la coerenza e la ricchezza della cittadella medicea del potere e delle arti. Questa apertura, infatti, va di pari passo con l’opera sistematica di riqualificazione e di ricomposizione museale in corso e che vede concentrate allo stesso livello le cure sia su Boboli che su Palazzo Pitti. Qui ha riaperto il Museo della Moda e del Costume, con tante novità: nuova veste e nuovo affascinante allestimento che mette in dialogo gli oltre 80 costumi che ospita, con le creazioni dei grandi artisti coevi, dal Settecento all’Avanguardia italiana. Riaperte il 21 gennaio anche le 14 sale degli Appartamenti Reali abitati, nel corso di 300 anni, dai Medici prima e da Lorena e Savoia poi. Questi spazi unici ospitano una combinazione, in perfetto equilibrio, di elementi decorativi provenienti dalle diverse dinastie che li hanno abitati: dal Gran Principe Ferdinando de’ Medici che vi abitò nella seconda metà del Seicento, a Vittorio Emanuele III di Savoia, che nel 1919 cedette il palazzo e il retrostante Giardino di Boboli allo Stato italiano. Da quel momento, Palazzo Pitti è diventato uno dei luoghi più visitati della città, attirando turisti da tutto il mondo. Tempo di inaugurazioni anche al Giardino di Boboli. Qui diventa visitabile il Giardino delle Camelie, uno degli angoli più segreti del parco mediceo, mai aperto al pubblico prima. Pensato in origine per mettere in comunicazione gli appartamenti privati dei granduchi, alla fine del Settecento fu destinato alla coltivazione delle camelie, in linea con la moda del tempo. Comprende attualmente 49 esemplari di 37 varietà, alcune delle quali molto significative per dimensioni e colori: tra queste la splendida “Candidissima”, risalente al 1830.
La Toscana dei cammini
Il Giro d’Italia sale a San Pellegrino in Alpe, occasione per trekking imperdibili
A maggio, il Giro d’Italia attraverserà la Toscana, regalando agli appassionati di ciclismo un momento indimenticabile. Tra le tappe più spettacolari, spicca l’impegnativa salita verso San Pellegrino in Alpe, il borgo abitato più alto dell’Appennino (curiosamente diviso a metà tra Toscana ed Emilia). Infatti, con i suoi 1.525 metri di altitudine, San Pellegrino in Alpe offre una vista mozzafiato sui crinali montuosi e si trasforma nel luogo ideale per vivere l’emozione della corsa in questa splendida area della Garfagnana.
Chi deciderà di seguire il Giro d’Italia potrà approfittarne per esplorare i sentieri circostanti, immergendosi in un contesto naturale unico. Tra le escursioni più affascinanti, spicca il Giro del Diavolo, un itinerario ad anello di 15 km che unisce trekking e leggenda. Il percorso si snoda tra antichi boschi e ampi panorami, regalando scorci incredibili sui crinali dell’Appennino Tosco-Emiliano. Il nome, però, evoca un’aura di mistero: secondo la leggenda, il Diavolo lanciò una sfida a San Pellegrino, patrono del borgo, per mettere alla prova la sua fede. Si dice che durante questa disputa, il Diavolo abbia tracciato un sentiero tortuoso, simbolo delle difficoltà che i fedeli devono affrontare per raggiungere la salvezza. Ma non è l’unica leggenda che vede il santo e il diavolo protagonisti.
Oggi, percorrere il Giro del Diavolo significa immergersi in paesaggi selvaggi e silenziosi in buona parte sul crinale appenninico e con qualche passaggio tra ombrosi faggeti, dove gli appassionati di funghi possono portare a casa un bel bottino. Sul percorso anche due suggestivi rifugi dove trovare ristoro, comunque garantito anche dai ristoranti del paese.
San Pellegrino in Alpe è anche una tappa importante della Via Matildica del Volto Santo, l’antico cammino spirituale che fa parte dell’Atlante dei Cammini della Toscana.
Via Matildica del Volto Santo >
San Pellegrino e il Giro del Diavolo >
Vetrina Toscana
La Toscana regina del turismo enogastronomico
La settima edizione del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano indica la Toscana come la destinazione preferita degli italiani, la regione più desiderata per i futuri viaggi enogastronomici. Il 33,9% dei turisti del Belpaese vorrebbe visitarla ed il 39,3% dichiara di essersi recato nel corso dei viaggi più recenti. La conferma dell’attrattività della sua enogastronomia e cultura proviene dall’essere stata la destinazione principale per vacanze alla scoperta dei borghi minori e delle aree interne: è stata scelta dal 19,1%, seguita a distanza dall’Umbria. La regione vanta quest’anno un ulteriore primato: la cucina toscana è la più diffusa in Italia. È presente nel 17,3% dei ristoranti della piattaforma TheFork, precedendo le cucine piemontese e siciliana.
Tra i primati della regione c’è anche quello di avere l’unico progetto ‘pubblico’ e di grandi dimensioni sull’enogastronomia a cui le imprese accedono gratuitamente: Vetrina Toscana, il progetto che promuove il turismo enogastronomico festeggia un traguardo importante: un quarto di secolo.
Con oltre 2000 imprese aderenti, 360 eventi annuali, 500 schede sui prodotti tipici, 400 ricette tradizionali, 43 mila follower, 1929 uscite sui media nel 2024, Vetrina Toscana disegna una mappa dettagliata del bello e del buono della regione e anche per questo ha ricevuto nel 2021 due importanti riconoscimenti: è stata designata dalla Commissione Europea come “best practice” nella promozione dell’agroalimentare e ha vinto il premio come “Miglior Progetto di Marketing – Italia” del Gruppo Italiano Stampa Turistica.
Proprio grazie all’esperienza nel campo del turismo enogastronomico maturata con Vetrina Toscana, la Regione Toscana è stata designata dal Ministero del Turismo come capofila per la valorizzazione gastronomica delle regioni e province autonome all’interno del progetto: “Scopri l’italia che non sapevi – Viaggio Italiano” E’ nato così: “Aromi d’Italia”, un progetto capace di raccontare l’identità gastronomica del nostro paese attraverso due azioni: un bus-ristorante di ultima generazione attrezzato con tutti i comfort che ha girato l’Italia e la creazione di un kit olfattivo che ha l’obiettivo di essere un nuovo e originale strumento di promozione del nostro paese.
Cicloturismo
La Toscana protagonista del Giro d’Italia
Il Giro d’Italia 2025 si prepara a regalare emozioni indimenticabili, e quest’anno la Toscana sarà protagonista con tre tappe straordinarie che esalteranno le iconiche colline, i borghi medievali e le città d’arte mettendo alla prova i campioni e regalando emozioni uniche agli appassionati di ciclismo.
Tappa 9 – 18 maggio 2025
Gubbio – Siena
È la tappa degli sterrati, le famose strade bianche per cui la Toscana vanta un primato mondiale con l’omonima Classica di cui si percorreranno 5 tratti per un totale di 29.5 km. Luoghi come Pieve a Salti e Monteaperti saranno il trionfale preludio all’Ingresso a Siena da Fontebranda, con il Muro di Santa Caterina prima di arrivare in piazza del Campo.
Tappa 10 – 20 maggio 2025
Lucca – Pisa
Crono molto veloce di poco più di 28 km regalerà scorci scenografici con il mezzo giro delle Mura di Lucca in partenza per poi prendere la direzione di Pisa attraverso il Foro di San Giuliano e la stessa San Giuliano Terme. L’acquedotto Mediceo farà da sfondo alla tappa fino all’Arno. Gran finale sotto alla torre pendente in Piazza dei Miracoli.
Tappa 11 – 21 maggio 2025
Viareggio – Castelnuovo nei Monti
Da Viareggio si risale la Garfagnana passando da Barga e Castelnuovo per cominciare una salita iconica che torna al Giro d’Italia dopo 25 anni e che porterà i professionisti a San Pellegrino in Alpe con tratti al 20% di pendenza. Sarà l’occasione per vivere le colline toscane, i vigneti, gli oliveti e i borghi avvolti dall’entusiasmo di un evento sportivo di livello mondiale come il Giro rosa, e per scoprire il patrimonio storico e culturale che fa da sfondo alle tappe in un’inedita atmosfera di festa.
In Giro d’Italia in Toscana in tre step
- Prenotare il proprio soggiorno attraverso Visittuscany o i tanti tour operator internazionali accreditati
- Organizzare il proprio itinerario: Scoprendo gli itinerari ciclabili della Toscana e pedalando sulle strade dei campioni godendosi pause di benessere nelle capitali termali lungo i percorsi
- Partecipare agli eventi: Tantissimi gli eventi collaterali e iniziative organizzate in occasione del Giro d’Italia.
#mytuscany #tuscanybybike
FOTO GALLERY https://drive.google.com/drive/folders/1NMeqJJs9iqEPqUHnJqx_sWIBl9qxDRu3?usp=sharing
Made in Tuscany
Un anno di artigiani in mostra
L’artigianato toscano si mette in vetrina ogni anno grazie a numerose fiere, frequentate dai residenti ma particolarmente interessanti per i viaggiatori più curiosi. La Fortezza da Basso di Firenze ospita intorno al ponte del 25 Aprile e del Primo Maggio l’evento più vecchio a livello nazionale: è Mida (Mostra internazionale dell’artigianato) nata nel 1931. Altra mostra fiorentina è quella che, dal 1995, coinvolge un centinaio di artigiani chiamati a popolare Giardino Corsini, a due passi dalla stazione, con spazi anche per l’enogastronomia (a settembre). Sempre a Firenze, è in intensa l’attività didattica ed espositiva del Pio istituto de’ Bardi (Palazzo Capponi, nella zona Oltrarno) nato per volontà dell’ultimo esponente della celebre famiglia, proprio per sostenere gli artigiani fiorentini. Montelupo Fiorentino organizza il Festival internazionale della ceramica (Ceramica Off), evento diffuso che, per circa un mese (tra giugno e luglio) propone performance di ogni tipo, con espositori da ogni dove, per valorizzare la storica produzione locale di piatti decorati (sono coinvolte anche le manifatture locali). Da segnalare, a Lucca, il doppio appuntamento (in primavera e in autunno) di Fashion in flair, che unisce artigiani e designer da tutta Italia, con street food e molti eventi collaterali. Sempre in primavera, tra aprile e maggio, Anghiari (Arezzo) ospita una mostra di antichi mestieri e nuove arti. Nel profondo sud della regione, nella magica zona del tufo, Sorano (Grosseto) offre un evento nella settimana intorno a Ferragosto che segue il filo conduttore di Cibo, arte e artigianato: laboratori, visite guidate e artigiani provenienti da tutta Italia. Queste le fiere più note e longeve, prese da un teorico, fittissimo “cartellone”.
Toscana femminile
Villa Reale di Marlia. Femminile e familiare
Se Lucca e i suoi dintorni sono un territorio così elegante lo si deve anche a una donna che ne ha tessuto la bellezza, apportando innovazione: Elisa Bonaparte Baciocchi, che tra le sorelle di Napoleone si distinse per ambizione e indipendenza. Fu donna lungimirante, capace di tessere relazioni e alleanze. Così, quando suo fratello diventò imperatore, le fu concesso il titolo di principessa di Piombino e nel 1805, anche quello di principessa di Lucca. Seppe dare impulso alle arti all’economia: un’attività che le valse, nel 1809, anche il titolo di Granduchessa di Toscana.
L’amore per i bagni termali e per le piante esotiche, che qui furono copiosamente trapiantate, è il suo lascito più grande alla città. Villa reale di Marlia, nel comune di Capannori, a circa 8 km dalle mura cittadine, ne è l’esempio più alto. Il suo primo nucleo era formato da un fortilizio abitato dal Duca di Tuscia, successivamente la proprietà passò a nobili famiglie di mercanti e banchieri lucchesi che trasformarono la fortezza in una residenza signorile. Ma fu Elisa Bonaparte Baciocchi a trasformarla, quando l’acquistò nel 1806, in palazzo ispirandosi alla Malmaison, residenza privata di Napoleone e Josephine alle porte di Parigi, e fu sempre lei a farne ridisegnare in parte il Parco secondo la moda del Giardino all’inglese.
Le camelie japoniche sono i fiori più conosciuti a Villa Marlia: ne sono presenti 40 specie. Elisa se le fece inviare dalla Reggia di Caserta e la loro fioritura è uno spettacolo di sensi che si rinnova ogni anno tra febbraio e aprile. Un invito per tutta la famiglia: i bambini sono ammaliati dalla grande quantità di specie botaniche e il prossimo 21 aprile, dalle 10 alle 18, ne avranno un’occasione in più perché potranno cimentarsi nella caccia al tesoro botanica, tra curiosità e indovinelli per scovare dove si nasconde il baule del tesoro, seguendo la mappa che verrà consegnata alla biglietteria. Ogni bimbo porterà a casa un piccolo premio. https://villarealedimarlia.it
Toscana Sostenibile
Sulle tappe del giro d’Italia – Siena città sostenibile
Tra venerdì 9 maggio e domenica 1° giugno atleti da tutto il mondo si sfideranno su uno dei percorsi a due ruote più famoso del mondo: il giro d’Italia. In toscana passeranno per le città di Gubbio, Siena, Lucca, Pisa, e Viareggio. Ogni tappa ha le sue peculiarità, una però si distingue per la sua attenzione particolare ai temi della sostenibilità. Siena, il piccolo comune di 50 mila abitanti è rinomata in tutto il mondo per il suo Palio tradizionale, per i prodotti di artigianato finissimo e non da ultima per la sua cultura enogastronomica. Nel febbraio 2023 La città ha ottenuto il riconoscimento del Global Sustainable Tourism Council (GSTC) per essere la prima città d’arte italiana e mondiale ad essere certificata come destinazione sostenibile.
Da sempre attenta al benessere delle persone, la città ha scelto di fare un passo in avanti e di impegnarsi a diminuire gli impatti ambientali e ad aumentare l’inclusione sociale secondo un modello di certificazione internazionale. Siena ha ingaggiato tutti gli stakeholders principali e ha stilato un piano che persegue un miglioramento continuo e il raggiungimento, a livello locale, degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU.
La città ha reso concrete alcune buone pratiche che permettono una migliore fruibilità della città a cittadini e turisti, il miglioramento della qualità dell’aria e della salute delle persone, ma anche la tutela della biodiversità e la valorizzazione dei patrimoni culturali, dei beni UNESCO e delle tradizioni locali. Per residenti e visitatori con disabilità motorie, Siena mette inoltre a disposizione una comodissima APP “Siena Accessibile” che raccoglie tutte le informazioni relative a parcheggi per disabili, mobilità e trasporti pubblici, ma anche l’accesso agli impianti sportivi e le associazioni di supporto alle famiglie.
Sul sito Visit Siena sono raccolte tutte le iniziative di sostenibilità attivate dalla città, per saperne di più: https://visitsienaofficial.it/sostenibilita/
Terme toscane
Alle terme con il Giro d’Italia 2025
Anche quest’anno il Giro d’Italia attraversa la Toscana regalando agli appassionati e alle loro famiglie occasioni di emozioni alle quali si possono abbinare momenti di relax nelle Terme che si trovano a poca distanza dal tracciato ufficiale.
La prima delle tre tappe che interesseranno la Toscana avrà come arrivo la meravigliosa Siena, entrando in toscana da Mercatale. Siamo in uno dei territori più rinomati per l’offerta termale che questa propone e non c’è che l’imbarazzo della scelta. Le Terme di Montepulciano salutano il Giro per prime e offrono acqua termale sulfurea ottima per apparato respiratorio e per i disturbi artro-reumatici. Il Castello di Velona offre paesaggi mozzafiato sulla val d’Orcia e piscine le cui acque hanno effetto sul miglioramento della circolazione del sangue, sul sistema scheletrico e sulla pelle, grazie all’altissima densità di minerali, in particolare Calcio e Magnesio. Poco più a sud le acque delle Terme di Chianciano, oltre a risolvere disturbi del fegato, hanno una potente azione antiinfiammatoria sull’apparato osseo e sulle vie respiratorie. Terme sant’Elena, sempre a Chianciano, sono rinomate per le cure idropiniche: detox per tutto l’organismo.
Seguendo il tracciato del Giro, verso Siena, si passa a pochi chilometri da Bagno Vignoni, che oltre a offrire la sua iconica piscina al centro dell’abitato antico, propone varie possibilità di cure e bagni nelle calde acque dei suoi stabilimenti. Albergo Posta Marcucci offre un’acqua che scaturisce a 49° per alleviare le pene di ossa, pelle, vie respiratorie. Adler spa Resort Thermae offre acque di salute e un ampio ventaglio di trattamenti nella spa a 5 stelle. Terme Bagno Vignoni oltre alle acque propone massaggi tradizionali e di antiche tradizioni orientali ispirati alla filosofia green.
Proseguendo lungo l’itinerario, si lambiscono le Terme di Petriolo che chiudono le visite termali della prima tappa toscana del Giro, la nona della competizione.
Dopo un giorno di riposo “termale”, il Giro d’Italia riprende con una tappa a cronometro che partirà da Lucca e raggiungerà Pisa attraversando l’abitato di San Giuliano Terme dove si trovano le acque termali dei Bagni di Pisa indicate, tra l’altro, per la cura di muscoli e articolazioni. Terza e ultima tappa toscana, partirà dal lungomare di Viareggio, in Versilia, a poca distanza dalle Terme della Versilia a Cinquale di Montignoso dove approfittare dei fanghi ottenuti dalla torba proveniente dal vicino lago di Massaciuccoli.
Prima di salutare la Toscana ed uscire dalla regione a San Pellegrino in Alpe, chi volesse può beneficiare delle Terme Bagno Barnabò, a Bagni di Lucca: 40° per alleviare dolori osteo-articolari, muscolo-tendinei, fastidi artroreumatici per una generale azione miorilassante e analgesica, insomma perfetta per azzerare le fatiche di uno spirito sportivo e ripartire in sellino.
Mostre
Vernici e mostre in corso in Toscana
In attesa delle grandi mostre di primavera come Tracey Emin a Firenze e Daniel Buren a Pistoia (immagine di copertina) ecco le mostre appena inaugurate.
GIARDINO DI CARTA. IL FILO E IL SEGNO: ASSEMBLAGGI, INNESTI, LIBRI-DIARIO
Dal 15 febbraio all’ 8 Giugno 2025
LUOGO: Santa Maria della Scala e altre sedi – Siena
Dedicata a Primarosa Cesarini Sforza, artista affermata con una vasta attività internazionale, conosciuta per il personale linguaggio espressivo che integra ricamo, disegno, pittura, assemblaggi, in supporti di tela o di carta, andando a ricostruire un universo simbolico che nasce da un processo mnemonico, mai nostalgico dei ricordi.
VISIONI DI MITI E RITI ETRUSCHI A FIRENZE
Sino al 7 aprile 2025
LUOGO: Museo Archeologico Nazionale – Firenze
Una mostra su opere della pittura antica che – sebbene rimaste prive di contesto a causa degli scavatori clandestini – continuano ancora a narrare per immagini la storia, il mito e l’arte.
SALVATORE FERRAGAMO. 1898-1960
Sino al 27 aprile 2025
LUOGO: Museo Ferragamo – Firenze.
La storia del grande artigiano e il ricordo della prima esposizione retrospettiva su Salvatore Ferragamo presentata nel 1985 a Palazzo Strozzi, una mostra itinerante che rappresentò l’inizio di un nuovo modo di vedere la moda come portatrice di un messaggio culturale, denso di valori e di significati. L’arco temporale copre gli anni che corrono dal 1898, data di nascita di Ferragamo, alla sua morte, avvenuta nel 1960. Tuttavia, la prospettiva e la scelta dei contenuti suggeriscono e propongono considerazioni differenti.
MARGHERITA MANZELLI: LE SIGNORINE / PETER HUJAR: AZIONI E RITRATTI / VIAGGI IN ITALIA
Sino al 11 maggio 2025
LUOGO: Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci – Prato
Personaggi femminili popolano i dipinti di Manzelli: indipendenti, fiere, senza tempo, androgine si prendono la scena e decidono loro modalità e forme di rappresentazione, sfidando convenzioni e rivendicando la propria indipendenza.
Il fotografo Peter Hujar cattura ritratti diretti ma enigmatici di persone e animali, immagini di performer e nudi maschili, in stretta sintonia con la scena che caratterizzava l’East Village negli anni Settanta, dove emergeva il linguaggio della performance e si affermava lo studio sul movimento.
JOAN MIRÓ A MONTECATINI TERME
Sino al 29 giugno 2025
Mo.C.a. – Montecatini Terme
La galleria civica custodisce, fin dall’apertura nel 2012, la Dona Voltada d’un Vol d’Ocells, una delle cinque opere più grandi al mondo realizzate dal maestro surrealista. La mostra si pone come omaggio al rapporto tra l’artista e la città.
TESORI DI SETA. CAPOLAVORI TESSILI DELLA DONAZIONE FALLETTI
Sino al 21 dicembre 2025
LUOGO: Museo del Tessuto – Prato
In occasione dei 50 anni dalla fondazione del Museo del Tessuto, una mostra di tessuti europei dal Quattro al Settecento celebra la straordinaria donazione di Giovanni Falletti composta da oltre 2.000 oggetti tra tessuti, stampe, libri, accessori, maschere rituali e armi storiche.
GIUBILEO 2025: INTRECCI DI ARTE E FEDE A PRATO
Sino al 28 dicembre 2025
LUOGO: Prato, Museo dell’Opera del Duomo
Spiritualità e la bellezza dei paramenti liturgici, delle chiese giubilari e dei documenti storici, culminando all’interno della Cattedrale di Santo Stefano con il Crocifisso ligneo di Giovanni Pisano. Una panoramica coinvolgente sul Giubileo che intreccia arte, storia e fede, invitando il visitatore alla riflessione. ⠀
REX RUSELLARUM. LE TOMBE PRINCIPESCHE DI SASSI GROSSI E LA NASCITA DI ROSELLE
Sino al 28 settembre 2025
LUOGO: Museo archeologico e d’arte della Maremma – Grosseto
Un’occasione unica per entrare in contatto con i reperti provenienti dalla tomba dei Sassi Grossi, scoperta nel 2003 durante lavori agricoli a pochi passi dall’antica città etrusca di Roselle.
Vernici e mostre di dicembre
IMPRESSIONISTI IN NORMANDIA
Sino al 4 maggio 2025
LUOGO: Firenze, Museo degli Innocenti
A 150 anni dalla mitica esposizione di Parigi che sancì la nascita del movimento, oltre 70 opere dei principali esponenti di questa famiglia artistica come Monet e Renoir e di altri importanti pittori attivi a Parigi come Bonnard, Villon vogliono testimoniare la fascinazione di queste generazioni artistiche per la Normandia, la sua luce ed i suoi repentini cambi di cielo. Valli verdeggianti, cieli infiniti e trasparenze dell’acqua fanno di questa regione del nord della Francia non solo una meta eletta ma un vero e proprio laboratorio di idee e sperimentazioni. Opere a confronto che testimoniano, inoltre, i continui scambi, i confronti e le collaborazioni tra i più grandi artisti dell’epoca che – immersi in una natura folgorante dai colori intensi e dai panorami scintillanti – hanno conferito alla Normandia l’immagine emblematica della felicità del dipingere.
ARTE TRA DUE SECOLI
Sino al 6 gennaio 2025
LUOGO: Lucca, Complesso di San Micheletto
Le scene intime e quotidiane di Silvestro Lega, i paesaggi di Plinio Nomellini, le tele di Giovanni Fattori, Galileo Chini, Giovanni Boldini, Oscar Ghiglia e di molti altri protagonisti dell’arte italiana a cavallo tra Ottocento e Novecento. Una selezione di opere fino ad ora mai esposte al pubblico e provenienti dalla preziosa e ben più ampia Collezione Vincenzo Giustiniani.
STANISLAO POINTEAU: UN MACCHIAIOLO TOSCANO DI ORIGINI FRANCESI
Sino al 16 febbraio 2025
LUOGO: Museo Ghelli, San Casciano in Val di Pesa (FI)
Terre degli Uffizi torna a San Casciano con una mostra monografica dedicata per la prima volta al pittore franco-fiorentino Stanislao Pointeau e al ruolo da lui rivestito nella genesi e nella maturazione della “macchia” a Firenze e in Toscana.
OSVALDO PERUZZI. SPLENDORE GEOMETRICO FUTURISTA
Sino al 23 febbraio 2025
LUOGO: Livorno, Fondazione Livorno
Nell’anno del ventesimo anniversario della scomparsa di Osvaldo Peruzzi, Fondazione Livorno ospita nei propri spazi espositivi la mostra, comprende circa 100 opere tra dipinti, disegni, carteggi e documenti, del futurista e aeropittore livornese.
RETROSCENA – STORIE DI RESISTENZA E DISSIDENZA NELLA COLLEZIONE DELLA RAGIONE
Sino al 2 aprile 2025
LUOGO: Firenze, Museo Novecento
Una mostra sugli artisti che hanno vissuto, subito o contrastato le politiche del fascismo. Attraverso le opere della Collezione Alberto Della Ragione. Esposte le opere di maestri che hanno vissuto, subito o contrastato le politiche del fascismo e che sono stati amati e protetti da Della Ragione, tra cui Scipione, Mario Mafai, Antonietta Raphaël, Renato Guttuso, Renato Birolli e Emilio Vedova.
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