Da quasi dieci secoli (prima attestazione 1063) l’Opera della Primaziale Pisana garantisce, con continuità istituzionale, la custodia, tutela, conservazione, manutenzione e valorizzazione di Piazza dei Miracoli: un unicum al mondo dove svetta la Torre di Pisa, un sito che dal 1987 è patrimonio UNESCO e che è visitato ogni anno da circa 4,5 milioni di persone. Oggi questa tradizione di cura incontra una sfida contemporanea: rendere l’esperienza accessibile a tutti.
A TTG – Travel Experience (giovedì 9 ottobre alle 12.15), in collaborazione con Terre di Pisa, ospiti di Toscana Promozione Turistica, l’Opera presenta un progetto che trasforma l’accessibilità in prassi quotidiana: dalla preparazione del viaggio all’arrivo, ogni passaggio è pensato perché chi ha difficoltà motorie, chi è nello spettro autistico, chi è cieco o ipovedente, chi è sordo o chi viaggia con anziani possa vivere la Piazza in sicurezza e con dignità.
Dall’ascolto ai servizi: il metodo
Il percorso è nato da un ascolto strutturato con 14 associazioni e realtà nazionali e del territorio, per comprendere i bisogni reali delle persone con diverse forme di disabilità e co-progettare risposte efficaci. Su questa base è stata avviata la formazione continua del personale di accoglienza dell’Opera, con moduli specialistici curati da organizzazioni attive su cecità e ipovisione, sordità e ipoacusia, disabilità motorie, bisogni sensoriali (come l’autismo) e demenze (come l’Alzheimer). Da questo lavoro sono nate e continuano a svilupparsi soluzioni concrete, come il percorso di visite tattili co-progettato con l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti – sezione di Pisa, corredato da materiali e strumenti dedicati.
Perché queste scelte funzionino, già prima dell’arrivo, l’Opera mette a disposizione un canale di orientamento: scrivendo ad accessibility@opapisa.it (risposta entro 24 ore, IT/EN) è possibile chiarire le proprie esigenze e ricevere le Carte dei Servizi per l’accessibilità: brochure a tre ante disponibili anche online e in biglietteria. Le quattro Carte — mobilità ridotta, ciechi e ipovedenti, sordi e ipoacusici, bisogni sensoriali — illustrano in modo immediato percorsi consigliati, tempi e modalità di visita, ausili disponibili, punti di sosta/decompressione, procedure di prenotazione e consigli pratici (ad esempio fasce orarie più tranquille e itinerari brevi), così da pianificare la visita in sicurezza e comfort.
Dalla progettazione all’esperienza: alcuni esempi
La concretezza del progetto dell’accessibilità si vede nella visita, e gli interventi già attivi ne offrono alcuni esempi. Alla biglietteria, chi ne ha bisogno può ritirare sedie a ruote di cortesia per muoversi in autonomia lungo un’area ampia che, compresi i percorsi museali, arriva a misurare oltre 3 km; il ritiro è immediato con documento, l’ausilio è igienizzato a ogni restituzione e la prenotazione anticipata riduce tempi e stress. Per chi è sensibile a rumori, luci o affollamento, una mappa sensoriale aiuta a pianificare il percorso indicando i livelli di stimolo nei diversi ambienti e suggerendo fasce orarie più tranquille, itinerari brevi e spazi meno affollati e di decompressione: uno strumento utile per persone nello spettro autistico e per i loro accompagnatori, ma anche per famiglie e senior. In caso di sovraccarico sensoriale, la sensory bag gratuita – con occhiali da sole, tappi auricolari, oggetti antistress e materiali per gestire l’attesa – offre un supporto immediato e discreto per bambini e ragazzini nello spettro autistico. Per i visitatori ciechi e ipovedenti, oltre alle visite tattili, co-progettate con l’UICI di Pisa, è disponibile una Guida gratuita della Piazza in Braille e in nero (caratteri ingranditi e alto contrasto) che accompagna la fruizione dei luoghi e integra il lavoro dei mediatori.
A sostenere e guidare questi interventi c’è il PEBA – Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, un documento di 257 pagine che ha mappato al centimetro percorsi, varchi, quote, pendenze, servizi, arredi e segnaletica, traducendo l’analisi in priorità, cronoprogrammi e schede-soluzione. Non è un volume da scaffale: è lo strumento che orienta i tecnici dell’Opera della Primaziale Pisana nelle scelte, nei cantieri e nelle manutenzioni e rende tracciabile – e replicabile – il miglioramento continuo dell’accessibilità.
Chi è l’Opera della Primaziale Pisana
Da quasi dieci secoli (prima attestazione 1063) l’Opera si occupa della custodia, tutela, conservazione e valorizzazione del complesso di Piazza dei Miracoli: Cattedrale, Battistero, Torre Pendente, Camposanto, due musei (Museo delle Sinopie e Museo dell’Opera del Duomo) e un nuovo Museo delle Antichità in corso di realizzazione. Si tratta di un ente no profit a doppia governance pubblica ed ecclesiastica che, senza finanziamenti pubblici, sostiene le attività con competenze interne: un grande Laboratorio di restauro che conta 30 addetti (area pittorica e area materica), uno staff tecnico complessivo di 58 unità, per un totale di 155 dipendenti, compresa l’area amministrativa.
Terre di Pisa
Terre di Pisa è il brand di promozione e valorizzazione turistica territoriale, nato per iniziativa della Camera di Commercio di Pisa nel 2017 allo scopo di migliorare la qualità dei servizi turistici offerti sul territorio, di valorizzare i prodotti agroalimentari ed artigianali, di accrescere la consapevolezza dei soggetti coinvolti e di attrarre i turisti in cerca di luoghi e prodotti non standardizzati, proponendo al contempo esperienze di autentico lifestyle toscano. Il brand è poi diventato il nome dell’Ambito turistico “Terre di Pisa”, in base alla legge della Regione Toscana n. 86/2016.
(Comunicato a cura degli uffici stampa di Opera della Primaziale Pisana e Terre di Pisa. Foto: piazza_miracoli@terredipisa_Guglielmo Giambartolomei)