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A caccia di robbiane nei siti UNESCO della Toscana

A cinquecento anni dalla morte di Andrea della Robbia (1435-1525), nipote e allievo di Luca della Robbia, delle cui opere di terracotta policroma invetriata perfezionò la tecnica, con opere spesso in bicromia bianco/blu, con tocchi di giallo, verde e manganese, celebriamo la sua eredità artistica in alcune tappe, patrimonio dell’umanità. Andrea lasciò un segno indelebile a Firenze (patrimonio UNESCO), che custodisce numerosi capolavori. Tra questi spiccano molti tondi e rilievi, conservati al Museo Nazionale del Bargello, come un ritratto di fanciulla, ma anche la “lunetta coi Santi Francesco e Domenico” nella Loggia di San Paolo a Santa Maria Novella. Un’opera in terracotta policroma e invetriata raffigurante Dio Padre benedicente tra due angeli, entro una ghirlanda di frutta e fogliame è invece una chicca che decora una porta dei locali dellOpera del Duomo, nella Sala delle cantorie. La cifra più alta fiorentina, tuttavia, è impressa nella facciata dello Spedale degli Innocenti, vera testimonianza del genio robbiano applicato all’architettura, con la serie di Bambini Innocenti.

A Siena, si trovano tracce nella basilica di San Bernardino da Siena, più conosciuta come basilica dell’Osservanza (un luogo di culto cattolico che sorge sul colle della Capriola, in cui dimorò San Bernardino), in particolare i tondi di San Bonaventura e San Ludovico, ma anche nella Cappella Ugurgieri, dove si trova la pala dedicata all’incoronazione della Vergine.

Anche nel sito Unesco di San Gimignano ci si imbatte nell’opera di Della Robbia, nella chiesa di Sant’ Agostino, una struttura romanica internamente austera e realizzata in mattoni, con finestroni gotici. Ascrivibile al grande artista è il pavimento in terracotta.

Ma è il Santuario della Verna (Arezzo), immerso nel Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi patrimonio dell’umanità e luogo di profonda spiritualità, il vero museo a cielo aperto delle opere di Andrea della Robbia. Qui si ammirano alcune delle sue creazioni più toccanti e monumentali, tra cui la Crocifissione nella Cappella della Stimmate (la più grande opera in terracotta invetriata realizzata da Della Robbia) e l’Annunciazione nella Chiesa Maggiore, che esprimono tutta la sua maestria nel rappresentare la devozione religiosa. Il Casentino è punteggiato di robbiane anche nei comuni di Bibbiena, Stia, Poppi e Camaldoli.

(Nella foto, Santuario Francescano de La Verna – Annunciazione – Andrea della Robbia)

Di Gabriele Benucci

21 Ago, 2025

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