Sino al 6 aprile le sale di Palazzo Blu a Pisa ospitano i capolavori degli “Italiani a Parigi”, un gruppo di artisti che sullo scorcio dell’Ottocento scelsero la Ville lumière, emblema di modernità, per le loro ricerche artistiche. I capolavori di Zandomeneghi, Boldini, De Nittis, Corcos e tanti altri invitano ad entrare in un’epoca che si distingue per la frizzantezza della sua vitalità, capace di imporre nuove mode, nuovi stili di vita e una raffinata estetica.
Fa eco a “Belle Époque”, la mostra in corso all’Istituto degli innocenti di Firenze dal titolo: “Toulouse-Lautrec. Un viaggio nella Parigi della Belle Époque”, dedicata ad uno degli artisti simbolo dell’arte di quel periodo: l’Art nouveau. Primo movimento artistico internazionale, ogni Paese lo aveva ribattezzato in modo diverso ed in Italia noto appunto come Liberty o Stile Floreale, diventa portavoce della modernità e dell’industrializzazione, attraverso il quale reinventare architettura, pittura, arredamento, scultura.
A Firenze e Lucca, questo stile si trova soprattutto nelle case private, mentre Viareggio, Montecatini Terme e Livorno ospitano nelle vie principali numerosi esempi di liberty, dalle terme agli hotel.
In Mugello, a Borgo San Lorenzo, si trova il Museo Chini, dedicato a Galileo Chini, uno dei massimi esponenti del Liberty in Italia, artista dal talento multidisciplinare le cui creazioni in vetro, gres e ceramica, che definiscono gli interni delle principali dimore liberty della Toscana, sono conosciute in tutto il mondo.
Oltre alle dimore borghesi delle strade e delle piazze che lambiscono il centro storico, Firenze ospita la Chiesa Russa Ortodossa nata per volontà della nutrita comunità russa fiorentina, e frutto della collaborazione tra costruttori fiorentini e architetti russi. Merita una visita anche il Giardino dell’Orticoltura dove ancora oggi è possibile ammirare il tepidarium – una serra in vetro – realizzato in occasione della prima Esposizione nazionale dell’Orticoltura. In Ferro e vetro anche la struttura del mercato centrale, sosta d’obbligo per degustazioni di prodotti locali.
Lucca, una delle città più amate della Toscana, offre splendide creazioni liberty che riflettono l’orgogliosa borghesia della città; passeggiando per le strade dello shopping ci si imbatte in numerose vetrine che mantengono le fattezze floreali nelle insegne e negli allestimenti.
Sul litorale la Versilia è stata, fin dai primi anni del Novecento, la meta di vacanza preferita dell’aristocrazia. Dalle ville di Massa e Massa Marittima, alle dimore di Carrara sino alla passeggiata gli esempi non mancano, come a Viareggio il Gran Caffè Margherita e il Grand Hotel Excelsior.
Anche Livorno è una vera perla del Liberty con, le Terme Corallo ricche di maioliche e affreschi, la Terrazza Mascagni, dalla celeberrima pavimentazione a scacchi, elegante punto di ritrovo cittadino da cui partono piacevoli passeggiate verso i grandi alberghi e le ville del lungomare. Da non perdere il Mercato delle Vettovaglie dalla tipica struttura in ferro e vetro ispirata all’originaria architettura de Les Halles di Parigi.
Il valore architettonico di Montecatini Terme è sancito da Unesco che dal 2021 annovera la cittadina tra le “The Great Spa Towns of Europe”. Ovunque qui si respira un’aria d’altri tempi, in pieno stile Belle Époque; infatti, le infrastrutture balneari e non solo si adeguano al movimento che aveva fatto dei luoghi termali un vero e proprio laboratorio di architettura e di ornamento. Il Padiglione Tamerici decorato da Galileo Chini come i portici del Gambrinus e le Terme Excelsior e ancora, le Terme Regina e le Terme del Tettuccio che, in virtù del ricco apparato ornamentale, di affreschi, ceramiche e decori, è considerato un vero e proprio tempio termale.





