Il mercato del turismo sportivo, in particolare nel segmento quantitativamente più importante dello sport-turismo, ha assunto un peso tale da non poter più essere circoscritto ad una dimensione di nicchia per una regione come la Toscana. Dal 2008 al 2015 i flussi turistici diretti sul territorio toscano e derivanti dalle varie attività sportive sono cresciuti, infatti, del 20% generando un volume di affari di oltre 800 mln di euro. Un trend positivo destinato a proseguire anche nel 2016, come ha messo in evidenza il direttore dell’Agenzia Toscana Promozione Turistica, Alberto Peruzzini, intervenuto ieri, 19 marzo, al Convegno “Lo sport per il turismo attivo a Pisa e in Toscana”, che si è tenuto all’Hotel Galilei di Pisa.
«Il turismo sportivo – ha dichiarato Peruzzini – è tra le prime cinque tipologie di prodotti turistici per le quali è prevista una crescita per il 2016. E questo anche grazie al forte aumento di eventi sportivi, sia di livello nazionale che internazionale, in programma sul nostro territorio durante l’anno». «La crescita dei flussi turistici con alla base la motivazione “sport” – ha proseguito Peruzzini – si dovrebbe attestare attorno al 4%». «Il turismo sportivo – ha concluso il Direttore di Toscana Promozione Turistica – è ormai un elemento importante di marketing territoriale, in grado di completare l’offerta turistica di un territorio, di attrarre investimenti, occupazione e di sostenere lo sviluppo economico e la riqualificazione di vaste aree geografiche».
A sostenere la crescita prevista per il 2016 saranno, secondo le stime presentate durante il convegno, principalmente i turisti stranieri e, in maniera minore, quelli italiani. Sono sempre di più, infatti, gli stranieri che scelgono la Toscana come meta delle proprie vacanze anche in virtù dell’offerta sportiva. A guidare la loro scelta un numero sempre più ampio di sport, in primo luogo il ciclismo, seguito da maratone, urban trail, trekking golf e dalle varie attività sportive outdoor. Ma sempre maggior interesse riscuotono anche gli sport acquatici come vela, canoa, surf o diving. E in crescita sono anche i flussi turistici legati al cosiddetto “sport avventura“: kayak, parapendio, arrampicata o rafting.
