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Il 2017 si avvia ad essere un anno record per il turismo internazionale

Tra gennaio e agosto 2017, le destinazioni di tutto il mondo hanno ospitato, complessivamente, 901 milioni di arrivi turistici internazionali, 56 milioni in più rispetto allo stesso periodo del 2016. Dato che corrisponde ad un aumento del +7%, ben al di sopra della crescita degli anni precedenti. Con prospettive ottimali per i rimanenti mesi dell’anno, il 2017 sarà, così, l’ottavo anno consecutivo di continua crescita per il turismo internazionale. Questi risultati, peraltro, riflettono la crescita sostenuta registrata in molte destinazioni combinata con il recupero di quelle che, negli ultimi anni, hanno sofferto molto per problemi di sicurezza.  E’ quanto emerge dell’ultimo numero del UNWTO World Tourism Barometer.

Tra regioni dell’UNWTO la crescita più forte si è avuta in Africa (9%) e in Europa (8%), seguite da Asia e Pacifico (6%), Medio Oriente (5%) e America (3%). Una performance confermata da esperti di tutto il mondo intervistati per l’UNWTO Confidence Index, che ha valutato molto positivamente il periodo maggio-agosto. E le prospettive degli ultimi quattro mesi del 2017 rimangono positive anche secondo gli esperti consultati.

Perché il turismo è importante (2017). Courtesy: UNWTO

Perché il turismo è importante (2017). Courtesy: UNWTO

«Il turismo è un importante motore economico e generatore di posti di lavoro – ha dichiarato il Segretario generale UNWTO, Taleb Rifai, a Londra, davanti al World Travel Market di Londra – un settore che contribuisce al miglioramento dei mezzi di sostentamento di milioni di persone in tutto il mondo».

«Mentre ci avviamo alla fine dell’anno internazionale del turismo sostenibile per lo sviluppo, dobbiamo riflettere su come gestire il turismo in modo responsabile e sostenibile anche oltre il 2017 – ha aggiunto Mr Rifai -. Massimizzare i benefici sociali ed economici del turismo, minimizzando eventuali impatti negativi sulle comunità ospitanti e l’ambiente dovrebbe rimanere al primo posto nell’agenda dei nostri sforzi per gli anni a venire, con i policy-maker, le imprese e i viaggiatori che contribuiscono a questo obiettivo condiviso».

 

Risultati regionali

 

Nei primi 8 mesi del 2017 Europa ha fatto registrare una crescita media, rispetto allo stesso periodo del 2016, del +8% negli arrivi internazionali con picchi nell’area meridionale e mediterranea (+12%) e in Europa occidentale (+7%). Gli arrivi, inoltre, sono cresciuti del +6% nell’Europa settentrionale e del +4% nell’Europa centrale e orientale.

L’Africa ha registrato la crescita più sostenuta tra tutte e cinque le regioni dell’UNWTO, grazie alla forte ripresa del Nordafrica (+15%) e ai buoni risultati dell’Africa sub-sahariana (+5%). L’Asia meridionale (+10%) ha guidato la crescita nell’area Asia e Pacifico (+6%), seguita da Sud-Est asiatico (+8%) e Oceania (+7%), mentre i risultati nel Nord-Est asiatico (+3%) sono stati più contrastanti.

La maggior parte delle destinazioni nelle Americhe (+3%) ha continuato a godere di risultati positivi, guidate dal Sud America (+7%) a cui seguono l’America centrale e i Caraibi (entrambi sul +4%). In Nord America (+2%), risultati robusti si sono avuti in Messico e Canada, mentre si registra una diminuzione negli Stati Uniti, la più grande destinazione della regione.

I risultati in Medio Oriente (+5%) sono altalenanti, con alcune destinazioni hanno recuperato fortemente dopo la crescita negativa degli anni precedenti, mentre altri hanno segnalato un calo a partire da agosto.

Turismo outbound: in crescita la domanda dai principali mercati, ripresa della Russia e del Brasile

 

La crescita del turismo Inbound in tutte le destinazioni mondiali è stata alimentata da una forte domanda in uscita. Tra i primi 10 mercati, la spesa internazionale del turismo è cresciuta più velocemente in Cina (+19%), Repubblica di Corea (+12%), Stati Uniti (+8%) e Canada (+7%). Le spese da Germania, Regno Unito, Australia, Italia e Hong Kong (Cina) sono cresciute tra il +3% e il +5%, mentre la Francia ha registrato un modesto aumento del 1%. Vale la pena notare, al di là dei primi dieci mercati di origine, il significativo recupero della domanda da parte della Federazione Russa (+27%) e Brasile (+35%) dopo alcuni anni di calo della spesa turistica all’estero.

Temi:

Di adm

7 Nov, 2017

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