L’abolizione delle Province mette in moto, in Toscana, il riordino delle funzioni in materia di Turismo, modificando l’assetto delle competenze amministrative di Regione e Comuni. Un riordino sancito dalla Legge regionale 25/2016 che, approvata il 18 marzo scorso, vede attribuire alla Regione Toscana le funzioni della formazione e della qualificazione professionale degli operatori del settore turismo. Mentre ai Comuni spetterà il compito di autorizzare l’avvio delle attività turistico-ricettive e per l’esercizio delle professioni. Proprio in questo ambito, peraltro, la nuova legge ha sostituito quella che una volta era la DIA (Denuncia Inizio Attività) con la SCIA (Segnalazione Certificata Inizio Attività) da presentare sempre al SUAP.
Le amministrazioni comunali, inoltre, dovranno occuparsi dell’accoglienza e delle informazioni turistiche relative all’offerta territoriale e sovracomunale. Quest’ultima da esercitarsi in forma associata. In alternativa, ossia nel caso in cui i Comuni decidano di non occuparsene, quest’ultima spetterà alle amministrazioni comunali dei centri capoluogo di provincia. Gli stessi che, secondo la nuova normativa, dovranno occuparsi anche delle autorizzazioni relative all’inizio dell’attività di Agenzia di viaggio e turismo; della classificazione delle strutture ricettive e della creazione e tenuta dell’albo delle pro-loco. Oltre che della raccolta ed elaborazione dei dati statistici relativi ai flussi turistici sul territorio di competenza. E competenze analoghe sono passate alla Città Metropolitana di Firenze per quanto riguarda il suo ambito territoriale.
Promozione turistica: verso un sistema integrato
Le modifiche introdotte dalla Legge regionale 25/2016, che ha aggiornato il Testo unico delle Leggi Regionali in materia di Turismo (Lr 42/2000), hanno ovviamente un riflesso importante anche in materia di promozione turistica. «I comuni – ha sottolineato Francesca Basanieri, Sindaco di Cortona e Responsabile Turismo e marketing territoriale di Anci Toscana durante il convegno Turismo in Toscana del 19 aprile scorso – dovranno fare un passo avanti per costruire insieme le informazioni e l’accoglienza turistica, ma anche per reinventare il loro rapporto con la Regione dopo l’abolizione delle Province che fino ad oggi facevano da intermediari». Passo in avanti che per la Basanieri potrebbe anche concretizzarsi nell’istituzione di un tavolo di lavoro permanente per agevolare e rendere più efficace ed efficiente il rapporto tra i Comuni e la Regione in materia di promozione turistica.
Punto, quello sollevato dal Sindaco di Cortona, che è forse lo snodo più delicato dello scenario post Province e su cui si è soffermato, non a caso, anche Stefano Romagnoli, Responsabile del settore promozione turistica, legislazione turismo e commercio della Regione Toscana. «Il nostro obiettivo – ha dichiarato Romagnoli – è di dar vita ad un sistema integrato di promozione che sia a pieno regime entro il 2017». «Oggi – ha proseguito il dirigente regionale – la legge dà una grande autonomia ai territori, ma perché questa rappresenti una vera opportunità per il turismo in Toscana è necessario che ci sia un raccordo tra i vari livelli, locale e regionale». «Con l’abolizione delle Province – ha aggiunto – sono venuti meno, peraltro, anche molti vincoli amministrativi legati agli ambiti territoriali e questo permette ai Comuni di aggregarsi non solo per lavorare, in forma associata, sulla destinazione, ma anche su singoli prodotti. Penso alla Via Francigena che passa attraverso 35 comuni diversi che, tanto per fare un esempio, potrebbero lavorare assieme su questo prodotto per garantire standard di offerta omogenei e condivisi. Ma questo implica, da parte di tutti, un cambiamento importante nel modo di pensare il “fare turismo” e anche i rapporti territoriali».
Tutte queste cose, ha specificato Romagnoli, saranno oggetto di una legge di prossima approvazione, intanto l’invito è quello a collaborare tutti, fin da subito, per gettare le basi di un modello di coordinamento tra le realtà locali e, da un lato, l’Agenzia Toscana Promozione Turistica per quanto che riguarda la promozione e, dall’altro, con la Fondazione Sistema Toscana che gestisce il portale turistico della Regione. Questo nell’ottica di realizzare, sia online che offline, una collaborazione operativa sempre più forte tra il livello territoriale e quello regionale.
Importante, in questo senso, l’istituzione dell’Agenzia Toscana Promozione Turistica che, a distanza di 6 anni dalla loro abolizione, colma il vuoto delle APT e rappresenta oggi il punto di riferimento unico per le relazioni tra i territori e la Regione in materia di promozione turistica. La nuova Agenzia, infatti, lavorerà anche come “incubatore di qualità”, supportando le best practice che arrivano dai territori e, in particolare, dai quei luoghi della Toscana che ancora hanno ampi margini di sviluppo e che non fanno ancora parte dei circuiti del turismo nazionale ed internazionale. Supporto – ci ha tenuto a precisare Alberto Peruzzini, direttore di Toscana Promozione Turistica -, «che non consisterà in contributi, ma in una sorta di co-marketing in cui l’Agenzia si occuperà della valorizzazione e della promozione di quegli eventi o prodotti a cui viene riconosciuta una valenza importante in termini di attrazione turistica».