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Turismo: 28 nuovi ambiti in Toscana, licenziata proposta di legge PD

L’idea è di una suddivisione per la gestione in forma associata dell’accoglienza e dell’informazione turistica. Un’idea che, spiegano i firmatari della proposta di legge licenziata a maggioranza in commissione Sviluppo economico (vota contro il Movimento 5 stelle, si astiene la Lega), muove dall’esigenza di completare la Riforma varata lo scorso dicembre 2016.

Il numero della nuova articolazione in Toscana, secondo il testo predisposto dal Pd, vede 28 ambiti disegnati per dare, si spiega, una omogeneità territoriale di fondo e creare un unico ‘prodotto turistico’ attorno al quale gli enti locali potranno realizzare attività sovracomunali e politiche territoriali funzionali ad accrescere identità condivisa, attrattività turistica, possibilità di promozione adeguata.

Il nuovo disegno di legge, firmato anche dal capogruppo Art1/Mdp in Consiglio regionale e inglobato nella proposta di modifica del Testo unico della Giunta che andrà in Aula questa settimana settimana (martedì 8 e mercoledì 9 maggio), servirà, dicono ancora i promotori, alla governance del settore così come previsto dal Testo unico che, lo ricordiamo, disciplina il sistema in materia di informazione turistica e accoglienza, l’esercizio a livello sovracomunale in forma associata all’interno di specifici ambiti.

La proposta di perimetrazione include meccanismi progressivi di flessibilità sulla base dell’esperienza che si verificherà sul campo, regolamenta le modalità di convenzione e l’esercizio delle funzioni tra ambiti contigui. Lo sforzo portato avanti di concerto con Anci Toscana, sindaci, consiglieri regionali e uffici della Giunta, sottolineato in commissione, è quello di un’impostazione strategica e non municipalistica, affermano ancora i consiglieri di maggioranza.

Il Testo unico prevede che l’esercizio in forma associata venga effettuato mediante un’unica convenzione per ambito territoriale. Si definisce quindi che: la stipula avviene con la partecipazione della maggioranza dei comuni compresi nell’ambito stesso; i comuni che scelgono di non aderire possono continuare ad esercitare le sole funzioni di accoglienza e informazione relative al proprio territorio. Si prevede anche la possibilità di esercitare congiuntamente le funzioni tra più ambiti contigui, attraverso la stipula di un’unica convenzione alla quale aderiscano almeno due terzi dei comuni che appartengono a ciascun ambito.

La commissione ha respinto le due proposte di legge presentate dalle minoranze sempre sul settore del turismo in Toscana e rinviata quella a firma Forza Italia e Fratelli d’Italia per inserire tra le strutture ricettive extra-alberghiere anche le residenze d’epoca. Il testo presentato da Sì – Toscana sinistra chiedeva un corretto equilibrio fra arenili destinati alla libera fruizione e quelli oggetto di concessione demaniale marittima per finalità turistico ricreativa. Quello proposto dalla Lega, invece, puntava ad erogare le risorse regionali destinate allo sviluppo del turismo solo a strutture ricettive che svolgono in modo esclusivo l’attività turistica.

Le modifiche alla legge 86/2016, ossia al Testo unico sul turismo che ha inglobato il testo dei nuovi ambiti, intervengono sulla disciplina delle locazioni turistiche e delle guide ambientali. In particolare: per le locazioni si mantiene l’obbligo della comunicazione dei dati statistici al comune; e per la professione di guida, oltre che di accompagnatore turistico, si conferma la disciplina dell’attività con carattere transitorio e cedevole.

[Fonte: Ufficio Stampa del Consiglio regionale della Toscana]

Di adm

7 Mag, 2018

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