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Il mercato turistico outgoing del Giappone e la Toscana

Con 1.3 milioni di arrivi e oltre 2.5 milioni di pernottamenti in hotel, anche nel 2014 l’Italia si è confermata come la prima destinazione europea per i turisti giapponesi. A rivelarlo sono i dati più recenti sul turismo nipponico outgoing divulgati dalla JNTO (Japan National Tourism Organization). Un flusso, quello dei viaggiatori giapponesi verso il nostro paese, che si mantiene sostanzialmente costante negli anni, nonostante il Giappone non stia vivendo una situazione economica particolarmente felice. E stabile è anche la spesa turistica dei turisti provenienti dal Giappone che si aggira, complessivamente sui 730 milioni di euro. Pur rimanendo al primo posto tra i desideri dei turisti giapponesi, sono però sempre di più i competitor dell’Italia come destinazione turistica. E negli ultimi anni ai Paesi asiatici (Taiwan, Thailandia e Singapore in testa) si sono aggiunte mete come le Hawaii, gli Stati Uniti, l’Australia, la Francia, la Germania e la Spagna.

 

Chi sono i turisti giapponesi del XXI secolo

 

La generazione dei sessantenni giapponesi, che si affacciano alla pensione con una buonuscita piuttosto consistente, è molto attiva e naturalmente ha più tempo libero a disposizione. I turisti in questa fascia di età rappresentano il 35% del turismo outgoing giapponese e sono caratterizzati da una pronunciata flessibilità di scelta del periodo di viaggio. I prodotti più popolari per i senior sono soprattutto le visite alle città d’arte, il turismo enogastronomico e il trekking. Un prodotto emergente è il viaggio crocieristico.

Per quanto riguarda i giovani/studenti (15%), anche se alcuni di essi viaggiano per fare esperienze durante il periodo della vacanza scolastica, il picco è rappresentato dal viaggio di laurea. I giovani in età lavorativa hanno una discreta capacità di spesa, ma una scarsa flessibilità con riguardo alle date di partenza. In particolare, le donne lavoratrici di età compresa tra i 20 e i 29 anni si recano all’estero per gratificazione personale, per fare lo shopping di articoli di lusso o firmati da famosi stilisti e per godere delle bellezze naturali o artistiche dei luoghi visti alla televisione o nelle riviste di tendenza.

Le coppie senza figli (15%) e i single (11%) sono più flessibili e preferiscono agire come FIT (Free Indipendent Travellers) senza associarsi ad un gruppo, onde fare esperienze più approfondite. Le famiglie con figli (7%), invece, sono più interessate all’offerta per soggiorni limitati, meno costosi e di breve distanza.

Per quanto riguarda gli uomini d’affari/professionisti (14%), a volte essi viaggiano nell’ambito del MICE (meetings, incentives, conferences and exhibitions), ma anche con la formula viaggio d’affari + leisure.

Secondo una ricerca effettuata da AB-Road, un grande portale web giapponese specializzato sul turismo, la spesa media del pacchetto viaggio (voli + pernottamenti, ecc.) è di 291.000 yen, mentre la spesa media in Italia (shopping, cibo, attività in loco, ecc.) è di 324.000 yen. Per quanto riguarda la durata media del soggiorno, secondo AB-Road essa è di 9 giorni, viaggi inclusi.

(Fonte: Rapporto Congiunto Ambasciate/Consolati/ENIT 2016)

 

Su cosa puntare per far crescere il turismo giapponese in Toscana

 

Aumentare le proprie quote su un mercato saturo come quello giapponese non è semplice. Tuttavia dai trend che caratterizzano la domanda turistica nipponica nei vari segmenti target, mettono in evidenza molti elementi che posizionano l’offerta turistica toscana come in prima linea per rispondere ai desiderata dei turisti giapponesi. Da un’indagine condotta da ENIT tra i principali Tour Operator giapponesi emerge infatti che, se  prodotti più richiesti sono le grandi città d’arte (per la Toscana Firenze) e le visite ai siti UNESCO, negli ultimi tempi si sta assistendo a un crescente interesse verso settori diversi come le città d’arte minori, la montagna, la natura & parchi ed enogastronomia. Ma in crescita è anche il turismo “wedding” in particolare per le lune di miele. Come, tra i segmenti di nicchia, si stanno facendo strada cicloturismo e termalismo. Tutti segmenti su cui puntare per far guadagnare alla nostra Regione importanti quote su un mercato i cui flussi verso la Toscana, negli ultimi anni, hanno fatto registrare un calo significativo in termini di presenze: -12.2% tra il 2013 e il 2014 e -13% nel 2015. Calo, come si legge nell’ultimo rapporto IRPET, «solo parzialmente da imputarsi alla stagnazione di lungo periodo attraversata dal paese».

 

Workshop e seminari per rilanciare la Toscana in Giappone

 

Proprio per contrastare l’andamento del turismo giapponese in Toscana, l’Agenzia Toscana Promozione Turistica in collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa sta organizzando, per il prossimo novembre un evento a Tokyo che prevede la realizzazione sia incontri B2B tra seller toscani e buyer giapponesi, che una serie di seminari formativi per operatori e giornalisti. Oltre che una serie di incontri informativi dedicati al grande pubblico. Maggiori dettagli sull’evento, che i terrà il 10 e 11 novembre prossimi al Tokyo Dome, sono disponibili sul sito di Toscana Promozione Turistica. Gli interessati hanno tempo fino al 5 ottobre per iscriversi.

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Di adm

7 Set, 2016

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